Bressanone. Vibrante, storica, ospitale. Enjoy with the heart

Bressanone, in Alto Adige, una meta sorprendente che attimo dopo attimo ci regala l’emozione della scoperta. Festivals, arte contemporanea, musica, natura in libertà, seduzione enogastronomica, a ciascuno la sua Bressanone.

di Antonella Iozzo

Bressanone (BZ) – Bressanone, il fascino della storia, la vitalità dei luoghi. Nel cuore della Valle Isarco, in Alto Adige, Bressanone si distende tra stupore e magia rilasciando ad ogni sguardo cultura, bellezza paesaggistica, arte, enogastronomia. La città vescovile è circondata dai pendii del Monte Ponente, S. Andrea sulle pendici della Plose e dalle località di Albes, Elvas, Millan, Eores e Sarnes.

Scoprire Bressanone è un viaggio sorprendente che attimo dopo attimo ci regala l’emozione della scoperta. Sport, natura, relax, benessere e quel dolce naufragare tra le vie del centro, fil rouge emozionale che cesella l’esperienza in memoria.

Bressanone con i suoi 1000 anni di storia è considerata la città più antica del Tirolo, arte cultura e storia, infatti, permeano la sua identità che emerge con garbo nel centro storico medievale.

A volte le vicende storiche creano delle connessioni dirette con l’immaginazione, ma quando i fatti divengono tangibili espressioni architettoniche come il Duomo, la pieve e il palazzo vescovile, il racconto assume il valore del tempo.  Nel 901, il re carolingio Ludovico IV regalò il “Meierhof Prihsna” al Vescovo Zaccaria di Sabbiona. L’insediamento si trasformò in città e, nel 1150, fu circondato da mura. Inizia la storia di Bressanone.

Ogni epoca ha lasciato segni, tracce, iconiche testimonianze scolpite dai movimenti artistici, su tutti è stato il barocco ad imprimere il carattere alla città modificando l’aspetto del Duomo, il Palazzo Vescovile, fu ampliato e trasformato in un palazzo di rappresentanza.

Bressanone per la sua pozione acquista molta importanza nel 1867 con la costruzione della ferrovia del Brennero. Luci alle quali seguirono le ombre gettate dalla Prima Guerra Mondiale che la trasformò in luogo di guarnigione e di lazzaretto. 

Eventi, conflitti, periodi bui che si susseguirono fino al 1945, solo dopo Bressanone rinasce come una fenice tra splendore artistico e culturale fortemente improntato sulla scia valore religioso tantoché nonostante nel 1964, la sede vescovile viene trasferita da Bressanone a Bolzano, la città continua ad essere un punto di riferimento fondamentale per la popolazione cattolica dell’Alto Adige.

Bressanone tra le fibre della storia
Terza città per grandezza dell’Alto Adige, e centro economico della Val d’Isarco, Bressanone continua ad incantare i suoi visitatori con la sua arte, la sia entità culturale, la sua vitalità moderna che volteggia tra le fibre della storia e rilascia nuova linfa creativa modulata in performance tese al domani ma capaci di volgere lo sguardo al passato.

Basta ritrovarsi nella spazialità di Piazza Duomo, nel centro storico medioevale, posto sotto tutela dell’arte, per iniziare un percorso esplorativo ricco di fascino sotto i portici, tra le viuzze con i tradizionali merli, i tesori museali e l’artigianato, senza dimenticare i siti archeologici invitano ad un suggestivo viaggio nel tempo. E proprio in Piazza Duomo si erge in tutta la sua magnificenza, il Duomo risalente al X secolo con rifacimenti in stile romanico dopo due furiosi incendi. Nel segno del cambiamento l’estetica ricama il suo stile e gli affreschi di Paul Troger, che si stagliano come emblemi della nuova costruzione barocca dal 1745 al 1754, rilanciano la sua gloria.

Superbo, maestoso, ridondante e l’affresco di 200 m² circa al centro della navata raffigurante l’Adorazione dell’Agnello che attrae l’attenzione. Con il naso all’insù l’iride viaggia nel suo effluvio di colori e di forme, è una sintassi emotiva che persiste fin quando scopriamo l’altare maggiore di Theodor Benedetti.  33 diversi tipi di marmo pregiato costituiscono gli interni, è un’apoteosi che ci avvolge sviluppando una melodia di rarefazione che immancabilmente sfiora la Musica, quando l’occhio scopre un organo con 3335 canne e 48 registri, ed è come avvertire le sue intense vibrazioni congiungersi con il cielo. Forse è questa quiete musicale in cui sembra essere assorta la Madonna tardo-gotica di Hans Lienberger.

Si prosegue con il Chiostro di Bressanone, architettura romanica con volte a crociera del XIV secolo. È un palcoscenico del tempo, volte come sequenze di palcoscenico sull’evoluzione dell’arte medioevale. Affreschi dal 1390 al 1500 come fondali di pittura murale tardo-gotica. Veri e propri racconti iconografici, alcuni ancora mostrano colori vividi e un’eleganza del gesto che trasuda il sentimento dell’artista. Molto suggestivi l’adorazione dei Magi e la rappresentazione dell’elefante Soliman, che nel 1552, si fermò a Bressanone per due settimane durante il suo viaggio per Vienna.
L’elefante era un dono di Giovanni III., re del Portogallo, a suo nipote, l’arciduca Massimiliano d’Austria. Il lungo viaggio da Lisbona attraversò Genova in direzione delle Alpi era un evento eccezionale e l’arrivo a Trento e Bolzano fu accolto dagli applausi della gente, primi fra tutti i vescovi e i cardinali. A Bressanone gli abitanti scesero in strada per assistere all’ingresso del pachiderma, una vera festa di benvenuto tra stupore ed ammirazione, almeno così racconta la leggenda.

Bressanone vive tutte le dinamiche del tempo
Vibrante modernità sulla storia, Bressanone vive tutte le dinamiche del tempo ed interagisce con ciascuna di esse in un sorprendente gioco di rimandi emozionali. E passeggiando per le vie del centro la storia ancora una volta avanza con la Torre Bianca della chiesa parrocchiale intitolata a S. Michele Arcangelo, la cui forma attuale risale al 1459. Con i suoi 72 metri di altezza ricorda la sua funzione protettiva: in cima, dietro i tipici quattro sporti con tetto a doppio spiovente, si celava, la stube di una guardia che aveva il compito di suonare l’allarme in caso d’incendio.

Festivals, arte contemporanea, musica, natura in libertà, seduzione enogastronomica, a ciascuno la sua Bressanone. I mille volti del piacere, del relax e dello svago tratteggiano l’itinerario di un viaggio sempre unico e sempre diverso, per ciascuno di noi. Shopping sotto i portici, cene gourmet,  deliziosi momenti easy e convivialità, ottimi vini dai bianchi freschi e minerali della Valle Isarco alla vasta gamma dei vini altoatesini. Ma su tutto, l’ospitalità, calda, cordiale, autentica. Un valore aggiunto, un carezzevole soft touch che conquista chiunque giunge a Bressanone per viverne le sue molteplici espressioni. 
a due passi da Bressanone meritano una visitare L’Abbazia di Novacella carica di fascino e intimità che ci regala un’interessante esperienza degustativa dei loro vini e Fortezza con il suo Forte. Diverse per storia, vissuto, identità. Uniche per emozioni.

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di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (29/06/2018)

 

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