Elisabetta Fabri heart and soul Starhotels Istinto e visione

Elisabetta Fabri. Fare l’imprenditrice nel settore dell’hôtellerie è uno dei mestieri più belli del mondo grazie alla sua varietà straordinaria. Il nostro terzo boutique hotel londinese sarà un’oasi esclusiva di 35 camere e suites: affacciato sugli Egerton Gardens, sarà un rifugio nel cuore della dinamica e vivace Knightsbridge.

di Antonella Iozzo

Elisabetta-Fabri-President-CEO-StarhotelsElisabetta Fabri, President and Ceo Starhotels, autentica, discreta, concreta. L’ispirazione che nasce dal cuore, la vocazione che conduce al cuore del brand, ovvero scelte di carattere guidate dalla classe e da una lungimiranza intraprendente e dinamica. Spirito e intuito femminile nella fascinazione di un pensiero modulato in un inforgettable italian lifestyle che invita a vivere le emozioni Starhotels.  E se la mente è il motore delle idee per un successo internazionale, la passione è il fuoco che accende l’Italia nel cuore, of course, nel segno imprenditoriale di Elisabetta Fabri.
Essere una realtà, Made in Italy, sul panorama internazionale è sempre una marcia in più?
E’ la nostra scommessa. L’Italia è simbolo di stile e qualità nel campo della moda e del design ma nel campo dell’ospitalità non abbiamo un’immagine forte. Noi vogliamo contribuire a coprire questo vuoto rafforzando costantemente la nostra presenza sul mercato e costruendo il nostro prodotto ispirandoci ai valori riconosciuti dell’italianità: amore per il bello e la qualità fino nei dettagli, gusto per la “vita dolce” e per il comfort, calore umano e convivialità. Una scommessa che da forma alla nostra identità aziendale come suggerito dal pay-off aziendale: “l’Italia nel cuore”.

Elisabetta Fabri, quale idea alla base della sua strategia imprenditoriale?
L’albergo inteso non come luogo dove si va solo per dormire, ma anche e soprattutto luogo da vivere. Per questo abbiamo voluto che ogni nostro albergo fosse unico nel design, dotato di una forte personalità ed espressione della città nel quale è ubicato, del suo stile, delle sue bellezze e delle sue specialità enogastronomiche, oggi anche grazie alla partnership con Eataly che garantisce l’originalità e la qualità degli ingredienti usati nelle cucine dei nostri alberghi.

Il successo del brand, secondo Lei, a cosa è dovuto?
Il successo della nostra azienda sta in un mix di fattori che contraddistinguono la nostra offerta: la facilità di accesso alle strutture, dovuta alle locations dei nostri alberghi, situati nel cuore delle città nelle quali siamo presenti; un servizio standardizzato di elevata qualità; grazie anche alla nostra dimensione di catena che ci permette di fare continui investimenti sulla formazione delle persone addette e l’innovazione degli strumenti di lavoro; la qualità del design degli ambienti che sono pensati in ogni minimo dettaglio, confortevoli e funzionali.

Forget Home! Oliviero Toscani firma la nuova campagna pubblicitaria del Gruppo. Un tocco di leggerezza e originalità per comunicare ….
Volevamo comunicare in modo nuovo rispetto a quello che si vede solitamente nel nostro settore. Per questo ci siamo rivolti ad una grande creativo “di rottura” come Oliviero Toscani. Insieme ci siamo detti di partire dall’essenza del nostro prodotto: noi vendiamo il letto, l’accoglienza, il far star bene le persone…il piumone è quell’oggetto che viene a contatto con noi, dal quale ci sentiamo avvolti e confortati, il simbolo del nostro prodotto. Al tempo stesso volevamo raccontare la nostra presenza internazionale “contaminata” da una leggerezza ed una gioia di vivere tutta italiana: sono i valori positivi del nostro paese che vogliamo esportare attraverso la nostra ospitalità. Questi gli inputs che abbiamo dato ad Oliviero il quale ci ha consegnato una campagna che è un invito a viaggiare innanzi tutto.

Elisabetta Fabri, a breve aprirà il terzo hotel a Londra, cosa ci può anticipare.
Il nostro terzo boutique hotel londinese sarà un’oasi esclusiva di 35 camere e suites: affacciato sugli Egerton Gardens, sarà un rifugio nel cuore della dinamica e vivace Knightsbridge.  Un luogo che combinerà il calore di una casa privata con un servizio da grand hotel e altamente personalizzato. Il design è firmato da Anouska Hempel, che nota per il suo stile estroso e romantico, è già stata autrice di boutique hotel concepts molto innovativi.

Un viaggio, secondo Lei, inizia e finisce in un hotel?
Nella misura in cui viaggiare è vivere per un periodo – breve o lungo – in un luogo diverso da casa, è molto probabile che coinvolga l’esperienza di soggiornare in un albergo. Oggi esistono forme alternative di ospitalità – basta pensare al fenomeno Airbnb –  credo però che le esigenze delle persone rimangano le stesse: trovare un ambiente ed un servizio all’altezza delle aspettative e chi vuole avere garanzia di questo ed evitare brutte sorprese continuerà a cercare un’esperienza alberghiera al riparo di un brand affidabile e riconosciuto.

Il suo viaggio ideale?
Un viaggio senza intoppi, nel quale le preoccupazioni pratiche siano minime e ci si possa così dedicare interamente al godimento di esperienze di qualità e stimolanti, sia intellettualmente che dal punto di vista sensoriale. E’ l’idea di viaggio alla quale in Starhotels  vogliamo contribuire con l’elevata efficienza dei nostri servizi e il design delle nostre strutture.

Profilo di una donna manager di successo, allo specchio, in tre aggettivi.
Dai miei collaboratori mi aspetto: curiosità e passione, integrità e dedizione al lavoro. Siccome so di attrarre chi mi somiglia ritengo che siano anche le mie principali caratteristiche personali, oltre un buon intuito femminile. Sono molto esigente con me stessa e per questo mi permetto di esserlo anche con i miei collaboratori.

La cosa più importante nel suo lavoro?
Penso che fare l’imprenditrice nel settore dell’hôtellerie sia uno dei mestieri più belli del mondo grazie alla sua varietà straordinaria; si ha a che fare con il marketing, con la finanza, il design, il cibo e soprattutto con le persone: i dipendenti, la cui dedizione al lavoro e professionalità rappresentano il fattore competitivo più importante, ed  clienti, al cui benessere siamo votati. In particolare amo l’albergo perché nella sua vocazione rassicurante di accoglienza ci offre la visione della varietà umana: ogni ospite ha una storia da raccontare, un motivo che lo ha portato da noi, e così il mondo è a portata di mano, ogni giorno in maniera diversa.

Elisabetta Fabri, i sogni che posto occupano nella sua vita?
Sognare cose realizzabili è l’essenza del mestiere imprenditoriale. Siamo costantemente chiamati a fare scelte, prendere decisioni importanti in condizioni di incertezza – perché questa è la caratteristica del futuro; se non si è animati da un sogno, da una visione chiara si rischia di perdersi. Quindi per me sognare cosa sarà Starhotels domani, fra un anno o fra 10 anni è un esercizio costante nel quale metto alla prova la mia capacità imprenditoriale.

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (12/04/2016)

 

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