GombitHotel. La storia sotto la luce del contemporaneo

GombitHotel l’antico incrocia il design e viceversa creando atmosfere di misurata eleganza e abbracciando le dinamiche di un’ospitalità calda e avvolgente. Un grande viaggio nello stile, nel tempo, nell’arte.

di Antonella Iozzo

Bergamo  – Design inspiration, GombitHotel mood. Arte contemporanea sulla storia per un avventura sensoriale dal respiro internazionale che pulsa di eterna bellezza.

GombitHotel accostato alla magnifica Torre del Gombito nel cuore dei Bergamo Alta, tra il Duomo e la Piazza Vecchia si erge come una visionnaire tra mura in pietra risalenti al 1200. Il GombitHotel fa parte del circuito internazionale Design Hotels, marchio che contraddistingue gli hotel con spiccate doti architettoniche e di design in perfetta armonia con la funzionalità.

13 camere una diversa dall’altra, per una location che si apre come un grande viaggio nello stile, nel tempo, nell’arte. L’estetica diventa sentimento, emozione, passione, sovvertendo regole e schemi, per proporre armonie inedite e soluzioni inesplorate al servizio dell’ospite.

Il vissuto diventa tela d’artista sulla quale la contemporaneità traccia un’eleganza colta e ricca di fantasia. Racconti in bilico tra sensazioni e touch design che affiancano allo spirito del luogo differenti interpretazioni del moderno.

Arte e ospitalità, cura per i dettagli e comfort reinterpretate con tatto, buon gusto e pennellate chic che descrivono le intense atmosfere del presente storico tra le pieghe del passato e del futuro.

L’ospite al Gambithotel è unico e prezioso, la mission per il direttore Mssimo Santilli e il suo staff sembra essere proprio quella di soddisfare ogni esigenza, garantendogli un servizio su misura con il plus del sorriso e della qualità.

Dialoghi con l’arte in una dimensione senza tempo che ridefinisce un sobrio ideale di eleganza, ed il GombitHotel diventa quasi visione o meglio evocazione storica sognante la felicità creativa di artisti e designer per espressioni sensibile capaci di raccontare le pulsazioni della società e del nostro essere.

Intrecci di culture caratterizzanti e caratterizzate dalla profondità storica che circonda la struttura su tutto la Torre situata tra due vie romane: il Cardo e il Decumano. Da questo incrocio, detto compitum, deriva il nome della torre: Gombito, “gombet”, in dialetto, gomito in italiano. La torre mantenne la sua funzione difensiva fino al ‘500, quando venne convertita a usi civili, venne donata al Comune di Bergamo nel 1877.

Alta 52 metri è, non solo un punto di riferimento nella struttura urbana della Città Alta, ma un simbolo con il quale l’inserimento del GombitHotel, crea interazione culturale che veicola la vivacità e l’intraprendenza territoriale, attraendo un turista sempre più attento ed esigente.

GombitHotel elogio al design
GombitHotel elogio al design nella sua essenzialità e purezza senza dimenticare la verve inventiva estremante vivace.
Sotto la guida dell’interior designer Gio’ Pozzi e dell’imprenditrice Nadia Galeotti, si sviluppa una progettualità di grande leggerezza e di forte impatto visivo. Le camere si trasformano in dimore soft grazie all’impiego di colori, tecniche e materiali. L’estetica si sposa alla praticità, la preziosità al rispetto per l’ambiente, i dettagli creano arredi scenografici ma sobri, e tutto contribuisce a regalare agli ospiti sensazioni uniche.

Una continua confluenza tra antico e contemporaneo ci viene incontro fin dalla hall con il pavimento che spicca grazie alla lastra di pietra brasiliana pacific grey, sulla quale il bancone della reception, in resina bianca opaca di Gobbetto, sembra vivere la propria dimensione spaziale nella sua pura essenza geometrica.

Reminiscenze storiche in un total living into the art. Sembra essere questa la sintesi di una progettualità che ha creato luoghi ambienti armoniosi, intimi e accoglienti con un allure di vissuto e di moderno come la sala con piattaforma Internet, il cui tavolo di appoggio è ricavato da un blocco di pietra unico. La Sala della Torre, invece si distingue per il soffitto a cassettoni, originali, dal quale, quasi a caduta libera vibra l’opera originale di Steven Cavagna. Libri dal soffitto per   un’istallazione materica, dal sicuro impatto visivo ed emotivo.

Seduzioni del tempo nella forma del design e dell’arte che utilizza viti, pietre, ferro e cavi durante l’opera di ripulitura e riqualificazione dello stabile creando un continuum storico e filologico.

13 camere su 4 piani, quasi una performance creativa incastonata nella storia. I muri, alcuni con pietre a vista, sono la scenografia ideale per impressioni contemporanee che trattengono il momento e ne rilasciano il respiro in segni, gesti linee culminanti nell’opera d’arte. Benessere e raffinatezza, comfort e fascinazione sensoriale hanno suggerito  tonalità grigie per la pavimentazione a lastra grande e preziosa, corda per i lini pregiati e grigio-marrone per le pavimentazioni in legno, grigio asfalto e bianco, come tema cromatico sul quale vivono e con-vibrano toni più decisi come l’arancio, il barbabietola e il verde, semplicemente verde armonico, rilassante ideale per navigare nel mondo dell’abbandono sensoriale.

GombitHotel l’antico incrocia il design e viceversa creando atmosfere di misurata eleganza e abbracciando le dinamiche di un’ospitalità calda e avvolgente. Ogni oggetto, ogni dettaglio sembra disegnare una poesia sospesa fra sensazione ed espressione, mentre il colore distende un tessuto emozionale che rinasce attimo dopo attimo in empatia con il mood dell’ospite. È arte, è design è il GambitHotel che risveglia la storia con la luce del contemporaneo.

GambitHotel
Via Mario Lupo, 6 – Bergamo
Phone: +39 035 247009 Fax: +39 035 233341
http://gombithotel.it

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (05/05/2017)

 

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