Il battito di Lisbona

Riflessi del Tago che taglia Lisbona ma la unisce al mare, e vivacità proveniente dalle sue pittoresche viuzze, così strette da sentire l’aria pulsare sulla pelle e quell’orizzonte sconfinato aperto all’infinito laggiù, a Belem.
di Antonella Iozzo

lisbona-tram-Lisbona – Lisbona una festa per gli occhi, una gioia per il cuore. Tra tradizione e creatività, suoni e luci, l’anima di Lisbona piena di struggente poesia ci viene incontro con il ritmo battente e le sinuose linee del fiume Tago. Bagliori soffusi, evanescente luminosità e giochi di luce e ombre per una tavolozza cromatica, i romani avevano battezzato il luogo “Felicitas”. Riflessi del Tago che taglia Lisbona ma la unisce al mare, e vivacità proveniente dalle sue pittoresche viuzze, così strette da sentire l’aria pulsare sulla pelle e quell’orizzonte sconfinato, aperto all’infinito, proprio, laggiù, a Belem.
L’architettura di Lisbona sembra avere una naturale corrispondenza con il carattere dei suoi abitanti accoglienti, cortesi, ma venati da una malinconia indefinite, quasi un sentimento nostalgico che deborda lo sguardo, quasi una sensazione che grava sull’anima, è un andamento lento chiamato saudale.
Sono stati gli eventi storici che hanno inciso il corpo della città intessuto da linee moresche, in quanto capitale di un impero coloniale. Poi, il Grande Terremoto nel 1755, la difficile e tormentata ricostruzione della città moderna, e negli anni a noi più vicini la dittatura di Antonio Salazar, con il conseguente isolamento del Portogallo, rispetto al resto del mondo. Fatti, eventi, storia che ci conducono alla pacifica Rivoluzione dei Garofani del 1974 , segnando l’inizio della democrazia e l’ingresso del Paese nell’Unione Europea nel 1986.

Fascinazione mediterranea
Lisbona-RossioFascinazione mediterranea che rinsalda il carattere del Portogallo e conquista ogni turista con la verve accattivante. È una melodia vivace, accogliente, dalle vibrazioni intense che prelude a desideri irresistibili. Sul fondale antiche case, chiese, torri e campanili, suggestiva scenografia di un viaggio che collima con il sogno di vivere il battito caldo del luogo. Lisbona vive e si lascia vivere nell’effervescenza della vita notturna lungo il fiume Tago e nel Bairro Alto, dove si trovano bar caratteristici o dal design ultramoderno, discoteche, sale da ballo, ristoranti lussuosi o semplici e genuine trattorie.  Possiamo giungervi attraverso l’Elevador de Santa Justa, un bellissimo ascensore in stile neo-gotico costruito agli inizi del XX secolo da un’apprendista di Alexandre Gustave Eiffel . Sulla terrazza, una volta giunti in cima, uno splendido panorama, accarezzato dalle stelle, la splendida Piazza di Rossio, il Castelo de S. Jorge, le stradine della Baixa che si volgono verso il fiume Tago.

lisbona-bairro-altoAppena usciti dall’ascensore sulla destra le rovine del convento Carmo, in parte distrutto dal terremoto del 1755, dietro l’angolo il Largo do Carmo, luogo-teatro nella Rivoluzione portoghese del 1974, la rivoluzione dei fiori.
I sette colli di Lisbona regalano alla vista un alternarsi di pieni e vuoti, di linee morbide e cariche di memorie, un susseguirsi ordinato e cadenzato. Dirigendoci verso il quartiere di Cidade Baixa attraversando la Praça do Comércio, conosciuta anche con il nome di Terreiro do Paço, non possiamo rimanere colpiti dai noti tram di Lisbona, gli electricos, e in particolare gli elevador da Bica e elavator da Gloria, gli antichi tram colorati che si muovono, su e giù, in pendenza per i vari saliscendi del quartiere. Un attimo ancora ed è piazza di Rossio, circondata da splendidi palazzi del XVIII secolo, è una delle principali attrazioni turistiche di Lisbona: una grande piazza acciottolata, decorata con una particolare geometria tanto da essere soprannominata la “Piazza rotolante”.
Dalla Baixa, o città bassa strade ripide ci conducono attraverso il quartiere detto la Alfama, al Castello de São Jorge, dai suoi bastioni si godono splendide vedute, fino a scorgere il profilo del Ponte 25 de Abril, molto simile al Golden Gate americano, e la sagoma a forma di croce, della grande statua del Cristo Rei, costruita sulla sponda opposta del fiume.

Tra le due colline sorge la Baixa
lisbona-belemTra le due colline sorge la Baixa, il quartiere commerciale interamente costruito dal Marchese di Pombal, dopo il Grande terremoto di Lisbona del 1755. Un quartiere commerciale, dove le linee del contemporaneo irrompono e descrivono l’altro volto di Lisbona, più trend, dove negozi e boutiques alla moda attirano abitanti e turisti. L’eleganza del quartiere è particolare e si concentra in tutta la sua estensione, dalla Praça do Comércio (le piazze di Rossio e Figueira e il largo boulevard Avenida da Liberdade, la Champs-Élysées di Lisbona, dove si annidano numerose stores, lo splendido Teatro Tivoli, in stile neoclassico, l’imponente monumento agli eroi della I Guerra Mondiale e gli uffici del Diário de Notícias, uno dei più antichi quotidiani di Lisbona.
Ma torniamo ad Alfama, una cittadella moresca presa dal primo re del Portogallo, Alfonso I, nel 1147. Alfama è situata sulla parte alta della città, da qui la vista è spettacolare, cultura antica e contemporanea si mescolano in un tumulto di colori e suoni.
Sembra quasi di vivere fuori del tempo proprio per la sua struttura tipica della kasbah: un intrico di strade ripide, scalinate, case con il bucato steso fuori ad asciugare, piccoli negozi di alimentari, taverne e cantine dove è ancora possibile mangiare e bere in allegria.

Camminando per i vicoli troviamo grandi palazzi interamente rivestiti da azulejos le caratteristiche piastrelle splendidamente decorate a mano, che formano grandi mosaici a tema prevalentemente marino, è una teatralità che si apre verso larghi spiazzi, su vedute panoramiche della città. Negozi recenti si alternano a botteghe antiche, è un alternarsi delle fasi del tempo che rispecchia il senso del fado la musica del Portogallo, rispecchia il suo carattere malinconico.
Il fado è una condizione mentale e spirituale, è un modo di essere e di percepire, è una musica materica che si sente dai ristoranti come Casas do Fado, dove grandi interpreti sono diventati monumenti nazionali, come Amalia Rodriguez, alla cui morte, avvenuta nel 1999, furono proclamati tre giorni di lutto nazionale.

Tradizioni popolari e arte
lisbona-MosteiroTradizioni popolari e arte si mescolano nel quartiere dove troviamo la Fondazione Ricardo do Espirito Santo Silva, la chiesa di Santa Engracia, il Museo Militare, allestito in una ex fonderia per cannoni e la Casa dos Bicos, con la celebre facciata con le pietre a forma di diamante. Allontanandoci verso ovest, lo shopping fa moda e divine moda lungo Rua Garrett o Chiado caratterizzato da enormi chiese barocche.
Dal centro in periferia, una kermesse cromatica molto pittoresca ricama il colore locale. Pensieri che si arretrano, emozioni che si moltiplicano, il caldo che asciuga i desideri e tutto riscrive l’andamento lento e mediterraneo, d’un tratto il quartiere di Belem con il famoso Padrao do Doscombrimentos, il monumento a forma di prua di nave che celebra le grandi scoperte per mare. Non lontano, in prossimità della riva, si trova la Torre di Belem, un luogo pieno di magia e di ispirazioni lontane.
La Torre, venne costruita nel 1515, serviva da fortezza a guardia dell’ingresso del porto di Lisbona ed era su un isolotto, in mezzo alla foce del Tago. Con il terremoto del 1755, l’isolotto si è spostato e si è avvicinato alla sponda. La torre fu fatta edificare, su progetto di Francisco de Arruda, per celebrare la scoperta della rotta per l’India, da parte del navigatore portoghese Vasco de Gama. Origami moreschi, intarsiano lo stile dell’architettura che ci riporta ai sogni di mille e una notte, romantica evasioni, storica evocazione innestata allo stile veneziano delle logge e una statua della Madonna del Buon Ritorno, un simbolo di protezione e buon auspicio per i marinai.

Lisbona-cattedraleAltra splendida perla di Belem, incastonata tra cielo e terra, è il Mosteiro dos Jeronimos, esempio di stile manuelino, lo stile caratteristico delle opere rinascimentali del Portogallo, che prende il nome dal re portoghese di quel periodo Manuel I. Dal 1983 questi esempi di architettura in stile manuelino sono iscritti come Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Il Monasteiro dos Joronimos, custodisce le tombe di Vasco de Gama, il primo europeo a circumnavigare l’Africa e arrivare in India, e quella del poeta-navigatore Luís de Camões, paragonato per la sua maestria nel poetare, ad Omero, Virgilio, Dante e Shakespeare. Nella cappella del chiostro, invece, riposano, dal 1985, le spoglie di Fernando Pessoa.
Sempre nella zona di Belem, merita una visita il Museu dos Coches, presso il Palazzo Reale di Belém, oggi Palazzo Presidenziale, dedicato alle collezioni di veicoli reali e urbani usati lungo la storia della città. Sul lato opposto la maestosità del Centro Cultural de Belém, anche noto come CCB, il più grande centro culturale del Portogallo, disegnato da Vittorio Gregotti, Manuel Salgado e Daciano Costa, un complesso tra auditorium per opera, concerti, balletti e sale congressi.

Modernità, contemporaneità, linee svettanti
lisbona-ponte-vasco-da-gamaSulla parte opposta del Tago modernità, contemporaneità, linee svettanti e protese verso il futuro è il quartiere dell’Expo, interamente costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1998, a cominciare dalla linea metropolitana rossa, anch’essa appositamente costruita in occasione della manifestazione.
Mirabile estensione sull’orizzonte il ponte Vasco da Gama, che attraversa il Tago, uno dei ponti più lunghi in Europa con i suoi oltre 17 km, e l’ Oceanarium, uno dei più grandi acquari europei. Ma l’intera area è un oasi, dove relax e tempo libero s’incontrano, dove la sinuosa linea del Myriad by Sana Hotel è una vela volante nel fascino discreto della sintesi.
Tradizione anche in campo gastronomico con i prodotti della tipicità locale. Primo fra tutti è il bacalhau (baccalà), il piatto nazionale e del quale si dice che ci siano più di 365 ricette, una per ogni giorno dell’anno.

lisbona-centro-da-gamaTra gli altri piatti popolari troviamo quindi le sarde, chiamate assadas sardinhas, così come il polpo, il nasello, la lampreda, vongole in stile “à Bulhão Pato”, zuppa di pesce stile “à fragateira”. La zona intorno a Lisbona è un paradiso del pesce e dei molluschi freschi: sono famose le cozze da Ericeira e Cabo do Roca, e le ostriche da Setúbal, il pesce spada da Sesimbra e i crostacei di Cascais.
Tra i dolci il più conosciuto è il Pastéis de Nata, piccoli, budini estremamente ricchi in genere serviti come accompagnamento ad un caffè espresso. Ottima cucina da accompagnare ad un ottimo Porto, decisamente sublime il Porto Taylor’s.
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http://http://youtu.be/Atu5geeIWvY

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (17/11/2014)

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Tel: + 351 211 597 300 Fax: +351 211 597 301
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1150-297 Lisboa – Portugal
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Olissippo Lapa Palace
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1249-021 Lisboa
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1269-072 Lisboa
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