Vipiteno Sterzing, bella da vivere in tutte le sue declinazioni

Vipiteno Sterzing, bella da vivere in tutte le sue declinazioni, storia, arte, cultura, natura. Il centro storico di Vipiteno si distende come una partitura medievale perfettamente orchestrata, cadenzata da deliziosi ristoranti, accoglienti alberghi e tantissimi negozi particolari tra moderno e caratteristico.

di Antonella Iozzo

Vipiteno (BZ) – Vipiteno Sterzing, sotto il cielo dell’Alto Adige, storia, leggende, fascino e cultura dipingono uno tra i più bei Borghi d’Italia. A 15 km del passo del Brennero, tra Bolzano e Innsbruck, conquista subito il cuore dei visitatori con la sua calda accoglienza e un esprint teso fra natura e benessere

Situata a 950 m sul livello del mare, Vipiteno è dominata dal Monte Cavallo, dove si trovano gli impianti di risalita del comprensorio sciistico del paese, raggiungibile in pochi minuti dal centro, e la meta ideale per assaporare gli sport invernali e sentire pulsare il battito del paesaggio nella bella stagione. Per informazioni e visite non mancate di contattare l’Associazione Turistica di Vipiteno.

Il centro storico è un invito a entrare nel suo passato attraverso l’architettura, l’arte, le straordinarie facciate, un racconto visivo che cavalca la fantasia.

La leggenda, infatti, narra che un pellegrino storpio di nome Störz ,sia stato il primo abitante del luogo creando uno dei primi ospizi per i numerosi viandanti dell’epoca. Luogo che ebbe rapida fioritura grazie all’ubicazione straordinariamente favorevole, tra le vie che conducono ai valichi. Ancora oggi lo stemma della città lo raffigura con gruccia e rosario tra le mani sotto le ali dell’aquila tirolese.

Ma se facciamo ancora un passo indietro nella storia scopriamo che nel 14 a. C., fu fondata nei pressi della città odierna una stazione militare romana dal nome di Vipitenum.

Vipiteno da sempre vocata all’attività commerciale, grazie alla sua posizione strategica che favoriva il traffico di passaggio tra nord e sud e viceversa divenne ben presto il principale luogo di sosta e centro di fiorenti attività, tanto che il conte Mainardo II del Tirolo la innalzò a rango di città tra il 1276 ed il 1281. Economia e commercio segnarono il suo futuro prossimo e l’attività mineraria per lo sfruttamento dei giacimenti argentiferi nelle valli di Fleres e Ridanna e di Monteneve.

Vipiteno Sterzing come una nuova Eldorado
Vipiteno come una nuova Eldorado brillava di benessere e tranquillità sociale. Era come se il piacere del vivere si concedeva a commercianti, artigiani, minatori che lieti del loro stato creavano le coordinate dell’economia generando flussi e riflussi nei vari campi culturali. Sorsero grandi edifici pubblici come la Torre Civica, il Palazzo comunale, la Parrocchiale.

Quando nella metà del XV secolo, la parte meridionale del centro storico, successivamente denominata Città Nuova, fu distrutta da violenti incendi, il desiderio di rinascita che ardeva in ogni singola persona tracciò il carattere dominante di un nuovo splendore. Le luci, però si oscurarono ben presto con lo scoppiare della peste. Il commercio, le fortune legate ai giacimenti argentiferi, tutto lentamente si consumo come la luce fioca di una candela, e verso la fine del XVI secolo si moltiplicarono i segnali della decadenza.

Dalle guerre ai catastrofi naturali come le inondazioni causate dai torrenti montani che si riversavano sulla città mentre metri di detriti e sabbia ricoprivano i pascoli migliori, Vipiteno non ebbe vita facile. Tuttavia dalle sue avversità trasse ogni qualvolta la forza per continuare il suo percorso verso il domani. Foriera del suo passato e consapevole della forza e della passione necessarie per amplificare il proprio orizzonte, distende la sua bellezza lastricandola dei valori più autentici, tradizione, origini, identità, ospitalità. Prerogative di un turismo a misura d’uomo.

Il centro storico di Vipiteno si apre come una partitura medievale perfettamente orchestrata, cadenzata da deliziosi ristoranti, accoglienti alberghi e tantissimi negozi particolari tra moderno e caratteristico. L’ampia strada centrale lascia che lo sguardo possa correre libero verso le facciate colorate delle case. Sequenze armoniche che lasciano intravedere lo stato borghese della famiglia con i loro cavedii, frontoni merlati, inferriate alle finestre, archi marmorei a sesto acuto e i caratteristici “erker” (o bovindi) a testimoniare non solo la ricchezza di un tempo ma le soluzioni architettoniche adottate per sfuggire agli incendi.

Ma ciò che richiama l’iride, che svetta verso il cielo e si lascia ammirare da notevole distanza e la Torre delle Dodici, detta anche torre civica. È il simbolo, l’icona di Vipiteno e separa la Città Vecchia protesa verso Nord dalla Città Nuova verso Sud. La prima pietra della Torre venne posta dal Duca Sigismondo il Danaroso nel 1469, e i lavori di costruzione vennero conclusi nel 1473. Originariamente caratterizzata da una guglia di legno, poi, distrutta a causa di un incendio fu ricostruita con il tetto a doppia falda e frontoni di pietra gradonati.

Vipiteno Sterzing, post card da sogno
Il fronte meridionale della Torre presenta una lapide commemorativa in marmo dorato apposta nel 1478 a memoria del Duca Sigismondo. Emblema di Vipiteno segna il tempo, quello passato carico di memoria nei suoi abitanti, quello presente in constante movimento di chi la vive anche se solo per pochi giorni, quello futuro nei desideri di turisti che la sublimano attraversano post card da sogno.

A metà della Città Nuova si trova il Palazzo comunale costruito tra il 1468 ed il 1473, altezze notevoli, opere in legno e una straordinaria storica Sala del Consiglio. Una vera e propria opera dei maestri artigiani del tempo, perfettamente mantenuta. Diversi membri della famiglia imperiale vennero qui ufficialmente ricevuti, tra cui l’imperatore Massimiliano, il re Filippo di Spagna, l’arciduca Ferdinando, Maria Teresa e Giuseppe II. Ed è qui che continuano a tenersi le sedute del Consiglio comunale.

Altro scrigno artistico culturale, in Piazza Città, è la Chiesa dello S. Spirito realizzata nel 1399 insieme all’edificio adiacente, adibito originariamente a ospedale. È la più antica chiesa di Vipiteno con un interno decorato da affreschi del maestro Giovanni da Brunico, principale rappresentante della scuola pittorica di Bressanone e della Val Pusteria. Nel suo tratto appare evidente l’influenza di Giotto, prospettiva, terza dimensione, uso della luce e cura nei particolari. Purtroppo nel periodo della peste furono coperte con colate di calce per disinfettare, e vennero alla luce solo nel 1939, durante dei lavori di restauro. Restauro ripreso nel 1984 e conclusesi nel 1989, sotto il controllo della Soprintendenza provinciale ai Beni Culturali, lavori che ci consegnano l’opera in tutta la sua leggibilità.
Decisamene imponente, invece, la Parrocchiale di Nostra Signora della Palude, situata un po’ al di fuori del centro cittadino, all’uscita meridionale della città. Maestose colonne, stile gotico, affreschi barocchi, una soluzione di continuità che la rende suggestiva e allo stesso tempo contemplativa. Accanto alla chiesa parrocchiale il complesso dell’antica Commenda dell’Ordine Teutonico risalente al 1241.

In questo luogo poco distante dal centro, dove la serenità sfiora le emozioni e dipinge l’incanto dei sensi, un luogo come primo biglietto da visita di Vipiteno, il Parkhotel Zum Engel. Welcome from Engel hospitality.

Vipiteno Sterzing, bella da vivere in tutte le sue espressioni, storia, arte, cultura, natura. Natura che diventa fedele alleata per escursioni senza uguali con splendide passeggiate, diverse piste, divertenti discese in slittino, campo da golf, pista di pattinaggio, percorsi in mountainbike e molto altro ancora. E per gli amanti della buona cucina da non perdere la Sagra del Canederlo nel mese di settembre e Le Giornate dello Yogurt nel mese di luglio; manifestazione organizzata dall’Associazione Turistica di Vipiteno in collaborazione con la Latteria di Vipiteno, un modo originale per scoprire oltre la qualità dello yogurt piatti speciali, dove lo yogurt e l’ingrediente principale.

Per tutte le informazioni e per scoprire Vipiteno Sterzing e le sue meraviglia basta contattare l’Associazione Turistica di Vipiteno. Uno staff dedito all’ospitalità e ben preparato sarà lieto di proporre itinerari dedicati e d’introdurvi nelle curiosità e nella cultura di dei più belli Borghi d’Italia.

Associazione turistica Vipiteno, Campo di Trens, Prati e val di Vizze
Via Piazza Cittá 3 | 39049 Vipiteno | Alto Adige/Italia
Tel. +39 0472 765 325 – Fax +39 0472 765 441
http://www.vipiteno.com/

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (27/04/2017)

Foto: Vipiteno-Racines (Marion Lafogler, Albert Gruber)

 

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