Gourmandia valore artigiano e gusto

Gourmandia valore artigiano e gusto. Negli spazi dell’Ex Filanda di Santa Lucia di Piave un viaggio into the food’s world. Dialoghi e confronti come espressioni di un mondo che si evolve continuamente.

di Antonella Iozzo

 

Gourmandia-byluongoSanta Lucia di Piave (TV) – Gourmandia, incontri, dibattiti, show cooking e il meglio della gastronomia italiana. Un evento da gustare con tutti i sensi.

A Santa Lucia di Piave, Treviso, si è svolta la prima edizione di Gourmandia, Le terre Golose del Gastronauta, ideata da Davide Paolini. Per tre giorni on the stage la cultura del cibo e tutto ciò che gravita intorno al mondo dell’enogastronomia ha coinvolto appassionati, esperti del settore, giornalisti. Full immersion con i grandi nomi della cucina italiana e le menti lungimiranti che rendono il Made in Italy sinonimo di qualità ed eccellenza come Marchesi, Vissani, Oldani, Massari, Cipriani, Bosco.

Gourmandia. Negli spazi dell’Ex Filanda di Santa Lucia di Piave un viaggio into the food’s world in cinque tappe: produttori, cantine, cibo di strada, incontri, show cooking. Tradizioni che si raccontano, innovazioni che amplificano le prospettive, convivialità che invita al piacere del gusto, conversazioni che inducono alla riflessione per uno sviluppo consapevole e produttori che siano da traino all’economia del Paese.

Una prima edizione con interessanti potenzialità di crescita che punta all’artigianalità, al prodotto quale essenza di un concept che mette al centro l’uomo, il suo gesto, la sua passione, dedizione e il rispetto per l’ambiente. Punti cardini per una qualità vera e autentica.

Dialoghi e confronti come espressioni di un mondo che si evolve continuamente in un gioco di variazioni su tema che, intersecandosi fra loro, veicolano emozioni, suggestioni e tendenze. Saper cogliere la giusta direzione è una ricetta non scritta ma suggerita dal nostro buon senso e che ci conduce verso approdi culinari che fanno parte di un concept molto più ampio, la nostra quotidianità come stile di vita.

Gourmandia-Massari-byluongoUna sinfonia che rilascia le note pop di Oldani, l’esperienza, la conoscenza storica e la consapevolezza del moderno di Massari e si scopre come la pasticceria è la punta di un iceberg verso l’emisfero cibo, artigianalità, ricerca, marketing, passione.

Tradizione e identità di un Paese s’intrecciano e raccontano, creando le basi per delle nuove interpretazioni di prodotti simbolo della cucina italiana, su tutto la pizza. Renato Bosco e Giovanni Santarpia sono stati i protagonisti di un divertissement sull’arte della pizza, diverse, ma anche stili diversi, diversi modi di concepire la classicità e di elevarla a experience trend, l’easy diventa rustico con brio e la tradizione neo classico informale. È il gusto personale a scegliere, è il mestiere di pizzaiolo che cambia e diventa fusion di creatività e tecnica.

Eleganza e tradizione senza tempo anche in cucina è il Cooking show di Alessandro Breda, ristorante Gellius di Oderzo, con la preparazione del piatto che l’ha reso vincitore della terza edizione del Festival Triveneto del Baccalà verso Expo 2015, Baccalà cotto e crudo con crema di patate affumicate, cenere di verdure. Semplicità, qualità della materia prima, tipicità, gli ingredienti principali per piatti che conquistano e che interagiscono con il palato creando terreno fertile per confronti sulle diverse tradizioni culinarie.

Gourmandia-Bosco-Santarpia-byluongoUn continuum di personalità che pongono l’accento sulla territorialità in comunione con le dinamiche internazionali come Nicola Fiasconaro: L’identità territoriale del Panettone: l’arricchimento del dolce meneghino con ingredienti del territorio siciliano o l’interessante dibattito “Prosecco: un futuro di un miliardo di bottiglie o della ricerca della qualità?” con Gianluca Bisol produttore di Valdobbiadene, Matilde Poggi presidente FIVI e i presidenti dei tre Consorzi di Tutela: Stefano Zanette,  Consorzio Prosecco DOC, Innocente Nardi, Consorzio Conegliano Valdobbiadene  DOCG e Armando Serena, Consorzio Asolo Montello. Se la domanda supera l’offerta e la conseguenza è una minore qualità per soddisfare la richiesta, bisogna avere il coraggio di riposizionare i canoni dell’etica imprenditoriale. Preservare l’identità equivale a preservare il futuro.

Focus tra cucina e spettacolo con Gualtiero Marchesi, fuori classe della cucina italiana, che ha presentato il suo ultimo libro “Gualtiero Marchesi. Opere, Works”.   un maestro che ha sempre saputo interagire con i tempi che cambiano, spesse volte anticipandoli. La cucina è scienza e conoscenza della materia prima, uno spettacolo sull’arte dei sapori dipinti con i colori della vita, dall’amore, dalla passione. Tutto il resto è show business con i suoi pro e contro.

L’Ex Filanda di Santa Lucia di Piave, geometrica ed essenziale si è rivelata il luogo ideale per i 100 artigiani provenienti da tutta Italia. Un allestimento semplice, informale, lineare che facilitava l’afflusso del pubblico. Ogni singolo spazio espositivo un proscenio di qualità e storia che comunicava il credo del produttore.

Tante realtà italiane selezionate da Davide Paolini sotto il cielo Gourmandia – Le terre Golose del Gastronauta. Un tripudio di sapori che ci vengono incontro ed è sorprendente scoprire la vera storia della mortadella di Bologna con Artigianquality Bologna, o i Prosciutti Levì di San Daniele del Friuli, territorio in velature di bontà che raccontano il territorio o ancora l’arte del pesto dell’Azienda Agricola Ramella, Diano Marina-Imperia, un profumo di basilico delicato e suadente, fresco e vivace che ci riconduce alla bucolica visione di orti giardini. Non ha bisogno di presentazioni il formaggio Piave D.O.P dalle Dolomiti Bellunesi, una produzione lattiero caseario al top con il paesaggio e la natura come testimonial.

Gourmandia-Breda-byluongoTradizioni che dipingono il vissuto e tipicità che incontrano il gusto internazionale con perle gastronomiche fortemente evocative. Una lettura sensoriale che sprigiona fragranze e aromi Librandi food di Cirò Marina, dal dolce al salato conserve e délicatesses.

Sfumature diverse che toccano le corde dolci con la Biscotteria Bettina, le vette del cioccolato con Bardini Cioccolato Piacenza, percezioni intense che celebrano la persistenza delle più pregiate fave di cacao, provenienti dal Madagascar, Venezuela, Equador, Cuba. Tentazioni glam che compone una coreografica messa in scena che smussa gli angoli della ragione.

 Sul podio della qualità la suprema ricerca qualitativa premia Cavia Import – Iran Darya Cardigiano di Scorzè, tutte le declinazioni del caviale in una composizione profonda e preziosa che rilascia nuance di raffinatezza cadenzate in carattere e apprezzate dai migliori chef stellati.

La qualità è una costante, i prodotti una logica conseguenza e finalmente il gusto e la salute non sono più opposti ma sintesi di un percorso tra le curve del buon vivere. Un esempio è Olio Piave, Fontanelle, Treviso, dal 1938 una passione di famiglia al servizio del cibo sano e buono. Particolarmente interessante l’olio di semi d’uva leggero e delicato e dai notevoli effetti benefici.

Percorsi enogastronomici e percorsi di vita che creano le dinamiche per un marketing internazionale che mira all’alta qualità e alla cultura del gusto, all’ospitalità e all’esperienza multisensoriale. Dall’Italia al mondo e ritorno con Cipriani, un nome che è diventa uno stile di vita, un connubio di memoria e futuro che interpreta le prospettive del presente.

E nel calice oltre al trevigiano Prosecco la Vernaccia di San Gimignano, la Falanghina del Sannio, il Lambrusco di Modena e i vini del Collio. Ma anche birre particolari fatte con mais cinquantino e una selezione di distillati, tra cui il liquore di ciliegia e il gin italiano.

Cala il sipario sulla prima edizione di Gourmandia, Le terre Golose del Gastronauta. Da Treviso il piacere del cibo, la cultura del gusto, le nuove frontiere della qualità, la tradizione come memoria futura. Un mosaico di verità e realtà da assemblare con cura e perizia per una nuova edizione che rilanci gli obiettivi distinguendosi per la concretezza e l’artigianalità come valore.

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (19/05/2016)

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