Merano Wine Festival inspiration, wine international experience

Merano Wine Festival inspiration, una vetrina e un punto di contatto dove le possibilità di aggiudicarsi l’Award Rosso, Gold o Platinum consolida le prospettive future.

di Antonella Iozzo

Merano (BZ) – Merano Wine Festival inspiration. Creare momenti di piacere enoico internazionale è nel carattere del MWF, consolidare le dinamiche della comunicazione del marketing e della cultura è la sua natura.
800 etichette tra wine Italia e wine international, charity wine masterclasses, selezione dell’union des grands crus de bordeaux, catwalk champagne, e il convegno d’apertura naturae & purae. Si apre un mondo nasce un must, il Merano Wine Festival.

L’Italia del vino è in mostra al MWF, una vetrina e un punto di contatto con il parterre internazionale dove le possibilità di aggiudicarsi l’Award Rosso, Gold o Platinum consolida le prospettive future.

Cambiano le coordinate geografiche ma non le aspettative per i produttori di Wine International: Francia, Germania, Austria, Spagna, Argentina, Romania, Slovenia, Svizzera, propongono non solo ottimi vini ma aprono le porte verso terroir che ancora per molti sono da scoprire o per lo meno da rivalutare. Interessante il focus Istria. Simili e diverse, soprattutto, le classiche malvasie istriane nelle diverse versioni anche spumantizzate e nelle diverse declinazioni dei produttori.

Merano Wine Festival inspiration, wine lovers ed esperti, come sempre, affollano le sale del Kurhaus, testimoniando un successo in continua crescita che diventa tradizione.

La qualità al MWF non è un optional ma l’assoluto che premia e gratifica e regala splendide realtà come la Longevity Vintage Collection, con Bellavista, Ferrari, Berlucchi per passare poi agli strepitosi bianchi di Terlano e San Michele Appiano, fino a raggiungere i grandi rossi, Barolo, Brunello, Amarone.

Merano Wine Festival inspiration ha dato il benvenuto con il convegno Naturae&Purae il 9 novembre ai Giardini di Castel Trauttmansdorff. Riflettori puntati sui vini naturali e bio con Attilio Scienza, Luca D’Attoma, Franz Josef Loacker, Werner Morandell, Angiolino Maule e Carlo Nesler. La forte ascesa del mondo del bio certificato, la ricerca, la sperimentazione. Tematiche sempre molto care al Merano Wine Festival non sono un caso, infatti, se la sezione Bio & Dynamica detiene ben 104 cantine.

Merano Wine Festival inspiration ed è promanade nella qualità che inizia con i vini dell’alto Adige con Alois Lageder pura essenza, la classe senta tempo di Manincor, la vitalità e la completezza dei vini della Cantina Valle Isarco, Cantina Bolzano, Cantina Caldaro, plus di qualità che continua con la Cantina Terlano. Un vortice di emozioni che sfiorano le vette della qualità con il Grande Couvee 2015 Beyond the Clouds di Elena Walch.

Rossi che interpretano il territorio e pulsano del gesto del produttore come il Cannubi Barolo di Poderi Luigi Einaudi, o il Sarmassa Barolo di Marchesi di Barolo, una persistenza aggraziata e vellutata che trionfa. E che dire dei rossi della Tenuta San Leonardo? Semplicemente eccellenti. Vini da Nord a Sud fino a ritrovare i Feudi di San Gregorio o la Tenuta Cavalier Pepe ed è voce del Taurasi.

Un gran tour al Merano Wine Festival inspiration che non può che approdare in Toscana con Petrolo, Il Borro, Marchesi Frescobaldi, Ornellaia, sono i grandi nomi del vino o meglio chi ha scritto la storia del vino italiano. E da Capalbio la qualità firmata Monteverro, un nome, uno stile superiore che conquista i palati internazionali per eleganza, finezza e autenticità.

Zone vocate, oasi di wine essence, per wine experince indimenticabili firmate Allegrini non solo Valpolicella, con il suo Amarone o il fantastico La Poja veronese rosso IGT, ma anche con le perle toscane Poggio al Tesoro Bolgheri pura freschezza il Vermentino, e Poggio San Polo con il suo Rosso di Montalcino. E ancora Bertani, Cesari, Guerrieri Rizzardi.

Merano Wine Festival inspiration, giro di valzer che ci conduce da Pasqua Vigneti e Cantine e un amarone fuori dai soliti schemi, Mai dire Mai, Pasqua Amarone della Valpolicella 2010. Deciso, austero, di carattere. Non ama le vie di mezzo, non tradisce la qualità, non scende a compromessi. Nella sua corposità l’essenzialità fluttua e flette le coordinate di un tannino e di una persistenza che continuano per molto lento a rilasciare le note preziose di una sinfonia complessa strutturata ma carica di pathos.

Al Merano Wine Festival il vino si vive non solo si degusta. È una filosofia di vita, un concept, un lifestyle che assume dimensioni sempre più importati e variegate. Non solo per gli addetti ai lavori ma anche per i neofiti, molto coinvolgenti le Charity Wine Masterclasses, all’Hotel Terme Merano. Un modo per conoscere, confrontarsi e dialogare sul mondo del vino e suoi protagonisti, dal Mito di Bolgheri alla verticale di Federico Ceretto, dal viaggio nel TrentoDOC ai 30 Years Of Löwengang Chardonnay di Alois Lageder con Alois Clemens Lageder. 6 annate per festeggiare un grande vino che nel tempo ha dimostrato longevità, eleganza, equilibrio.

Se il vino chiama al Merano Wine Festival il cibo risponde con Gourmet Arena, prelibatezze che abbracciano il mondo dell’olio, della cioccolata, della pasticceria, dei formaggi, dei salumi, della pasta, dal caviale al pane, dei pomodori e tanto altro ancora. Senza dimenticare le selezioni delle birre artigianali, BeerPassion, e delle grappe, AquaVitae.

Ricca e intrigante la Cooking Farm, che attraverso quattro macro temi: Cibi fermentati, con lo chef Norbert Niederkofler, Cucina innovativa e cucina tradizionale a confronto, Cucine tradizionali a confronto, e performance dei 18 chef vincitori del Premio Godio dal 1994/2016, in quattro giornate hanno esibito la migliore espressione culinaria, a ciascuno il suo stile.

Merano Wine Festival inspiration ed è evolution, con idee in movimento che prendono forma nella collaborazione tra il Merano Wine Festival e Fico Eataly World. Per un ambizioso primo evento, il “Vino Fico Festival” in sinergia con il Merano Wine Festival, Fico Eataly World e la cui data è ancora da individuare.
30 giovani produttori, nati dopo il 1980, i cui vini selezionati dal The Wine Hunter Helmuth Köcher, con almeno 90/100 punti nella guida The WineHunter e che abbiano ricevuto l’Award The WineHunter Gold, ed altri 30 vini selezionati dalla nuova guida di Vinitaly, saranno i protagonisti di tre giornate di degustazioni e masterclasses; i 10 vini più venduti avranno la possibilità di entrare nell’assortimento dell’Enoteca di Fico.

Insieme per essere artefice delle nuove frontiere del futuro con il Merano Wine Festival e le sue collaborazioni è possibile.

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (15/11/2017)

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