Tenuta San Leonardo, l’anima della tradizione. Nel tempo

Tenuta San Leonardo. Una partitura armonica che rivela lo spirito del luogo, la passione e la dedizione della Famiglia Guerrieri Gonzaga, una corrispondenza di sensi che inevitabilmente vibra nei vini, emblema d’eccellenza nel mondo.
di Antonella Iozzo

TenutaSanLeonardo-VignetiBorghetto All’Adige (Tn) -Tenuta San Leonardo, l’inizio di una tradizione che si custodisce e si tramanda nella verità del vino. La memoria del tempo sulla pelle della natura disegna l’incanto dei luoghi, evocazioni che percorrono l’orografia della Vallagarina, fino a giungere lungo la strada provinciale che costeggia la riva sinistra dell’Adige a Borghetto All’Adige in Trentino,dove la Tenuta si trova. Dinanzi a noi un cancello ed una bassa cinta muraria, una volta oltrepassata ci troviamo dentro le fibre della storia. Intorno a noi la scenografia naturale di un’ampia corte ed è come se improvvisamente percepissimo il pulsare del passato nella voce di un antico sapere in costante dialogo con il presente. La tipica architettura trentina appare evidente dalle grandi case che oggi ospitano gli uffici, la cantina, l’antico granaio oggi museo, varie zone di servizio per l’attività agricola.

Curioso colpo d’occhio piccole Fiat 500 in livrea mimetica, a disposizione dei collaboratori per gli spostamenti interni all’azienda, quasi un prologo alla collezione di trattori storici dei primi del ‘900 tra cui spiccano i famosi Landini. Al di là degli uffici una tavolozza cromatica si apre alla vista rivelando un curatissimo orto.

TenutaSanLeonardo-Panoramica

Geometriche ripartizione spaziali ordinano la vivacità delle rose, dei fiori, i profumi delle erbe officinali, la bucolica presenza degli ortaggi. Piacevole sosta prima di inoltrarci lungo il viale alberato e scoprire il laghetto, il parco, le vigne, il giardino e la Villa de Gresti. E’ una partitura armonica che rivela lo spirito del luogo, la passione e la dedizione della Famiglia Guerrieri Gonzaga, una corrispondenza di sensi che inevitabilmente vibra nei vini, emblema d’eccellenza nel mondo. Ed è proprio il Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga ad accompagnarci in una piacevole, quanto intima e suggestiva passeggiata in auto, fra la Tenuta. Riflessi d’immenso circondati dai Monti Lessini, quinte sceniche che riparano i 300 ettari della proprietà dai venti freddi del Nord, delimitando senza chiudere la meraviglia della natura, crea un particolare microclima caratterizzato da forti escursioni termiche tra giorno e notte, anche in estate ideale per la maturazione delle uve. Natura capace di sorprenderci con bucoliche visioni da fiabe, quali cervi, caprioli e camosci.

Non è raro, infatti, ci racconta il Marchese Carlo, che scendano fino ai margini dei vigneti in cerca di morbide foglie. 300 ettari di cui 25 a superficie vitata, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e le antiche vigne di Carménère. Essenza bordolose e un richiamo autoctono, il Carmenère che per dare uve importanti richiede potature severe che ne limitano la produzione. Ascoltare il Marchese Carlo è un’esperienza emozionale, è ripercorrere le anse del tempo, rivivere l’alternarsi delle stagioni, avvertire il battito del vino fremere nel cuore del Marchese. Un vissuto che s’intreccia con la natura, con il territorio, con chi vive e lavora la terra. Persone prima che dipendenti per i quali il Marchese nutre profondo rispetto, persone che da generazioni offrono la loro esperienza, divenendo parte integrante di una realtà familiare dove il lavoro è coesione sociale. Quasi la biografia di un pensiero quella del Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga, scritta dalla nobiltà d’animo.

Impronta Bordolese
Tenuta San Leonardo, l’anima della tradizione. Nel tempoImpronta bordolese tra impeto e raffinatezza, forza e morbidezza, caratteristiche rese vive dalla maturazione dei vini che avviene separatamente e da un assemblaggio, che per lo più viene effettuato solo poco tempo prima dell’imbottigliamento, dopo una severa selezione barrique per barrique. Composita armonia che nasce in cantina, dimora suggestiva che si rivela nella maestosità della barricaia. Lo spazio si dilata, rinsalda le emozioni e si manifesta rapido e improvviso, grazie ad un ingresso a sorpresa ricavato dalla piccola sala destinata alla collezione delle vecchie annate del San Leonardo. Nulla è lasciato al caso, tutto è rigorosamente controllato. Efficienza che sposa la tradizione e viceversa, i tini, in cemento, dedicati alle fermentazioni nella sala di vinificazione, a livello del suolo, sono la concreta espressione dell’essenza generazionale.

San Leonardo, il vino simbolo della Tenuta: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Carménère e Merlot. Solo le annate migliori per un vino che è musica infinita. Intensità, struttura, poesia in un lirico accordo rosso rubino. Molti i premi e i riconoscimenti, molte le acrobazie della mente che la sua aromaticità innesca, è una semplice complessità da vivere sorso dopo sorso. Ogni vino si evolve meravigliosamente nel tempo come “Terre San Leonardo”, classicità bordolese in grado di sorprenderci. Solo i più antichi vigneti della Tenuta possono regalarci la forza dell’autenticità di “Villa Gresti San Leonardo”, spiccata personalità, tannini vellutati, ottimo equilibrio che entusiasma il palato. Rossi intensamente rossi e un vivace contrasto sopra le righe “Vette di San Leonardo” Sauvignon Blanc, profumatissimo, minerale, acidulo. Un bianco dall’eleganza informale, dalla verve accattivante.

L’Anima del Tempo
L’anima del tempo si distende nei nostri pensieri tratteggiando il profilo della storia e la poesia di storie, dal sapore lontano eppure così vicine alla vita della Tenuta San Leonardo, ad iniziare dal 588 d.C quando tra le sue mura ci celebrarono le nozze della Principessa Teodolinda, figlia del re di Bavaria con Autari re dei Longobardi. Le porte della suggestione si spalancano su libri, documenti, testimonianze preziose cucite addosso al piccolo feudo passato nel 1215 ai Frati Crociferi, un ordine religioso molto diffuso nel tardo Medio Evo, e sono stati proprio i frati, oltre che ad edificare il loro monastero ad avviare una florida attività agricola. Visitando la Tenuta San Leonardo tutto ciò ci viene incontro nella quiete musicale di ambienti che trattengono ancora il fascino di epoche passate come l’antico refettorio, oggi sala delle botti di Rovere di Slavonia, e l’abside romanica, unica traccia del monastero, che conserva resti di un affresco del 1200 e dall’abside alla chiesetta dedicata a San Leonardo, patrono dei carcerati, il passo è breve.

Tenuta San Leonardo, l’anima della tradizione. Nel tempoLirica evanescenza che trasuda il vissuto più forte, vero e umano della Famiglia Guerrieri Gonzaga, qui, infatti, riposa la Marchesa Gemma de Gresti Guerrieri Gonzaga, moglie del Marchese Tullo, nonno di Carlo Guerrieri Gonzaga, una donna molte determinata, influente e animata da un profondo senso umano, che nel 1916 riuscì a far rimpatriare dalla Russia circa 12.000 prigionieri trentini, triestini ed istriani dell’esercito austro-ungarico, detenuti in Siberia nei campi di concentramento. La nobile famiglia de Gresti, infatti, divenne proprietaria del monastero nel 1794 trasformandolo in un fiorente borgo, completamente autosufficiente, grazie alla coltivazione dei prodotti primari, all’allevamento del bestiame e al più remunerativo settore della coltura del baco da seta, oltre, naturalmente, alla coltivazione vitivinicola. Il matrimonio tra Gemma de Gresti e Tullo, segnò l’inizio della tradizione Guerrieri Gonzaga, nobiltà e carattere dalla vita alla vite.

Marchesi Guerrieri Gonzaga, nel nome, l’origine che fa la differenza. Simboliche valenze tessono ideali e valori che dal 1445 contraddistinguono la Famiglia, quando Niccolò figlio di Ottobono, fu detto il “Guerriero”, da cui il nome della sua stirpe, per il suo ruolo determinante nella conquista della marchigiana rocca di Fermo. Pulsioni valorose che giungono alla corte mantovana dei Gonzaga con il figlio Ludovico al quale in segno di riconoscenza il Marchese Francesco concesse nel 1506 il diritto di aggiungere al proprio, il nome e lo stemma Gonzaga, nonché il titolo di Marchese.

Marchesi Guerrieri Gonzaga, grandi personalità protagonisti del tempo
Grandi personalità protagonisti del tempo, che hanno sempre sentito la Tenuta San Leonardo parte di sé. Un amore che diventa vocazione, una vocazione che arde di passione evolutiva in armonia con il paesaggio circostante e con le persone, valore unico e insostituibile. Gesti che ritroviamo in ogni calice, perché ogni calice traduce la lunga esperienza viticola dell’Azienda, come testimoniamo le antiche etichette dell’800 che riportano i nomi Borgogna, Rulander, Chablis, Riesling. Ma è con Carlo Guerrieri Gonzaga, che tecnica e passione viaggiano all’unisono verso l’assoluto, vero il parnaso dei vini. Un amore incondizionato che lo condurrà nella fascinazione dei Bordeaux. Studia enologia a Losanna, approfondisce in Francia ed in Toscana, ascolta la musicalità più piena dei vini, si affida nel 1984 all’enologo Giacomo Tachis, indiscussa autorità in materia e all’epoca consulente di Piero Antinori. Una forte amicizia li lega e cesella nel tempo una sinfonia che non ha confini, capace di raggiungere le più alte vette qualitative. Idee, punti di vista, intuizioni prendono forma e sostanza in conversazioni tecniche, sempre sfumate dal sentimento, una proficua amicizia, una profonda collaborazione durata sino al 1999.

TenutaSanLeonardo-arcoE se il talento coltiva la passione, l’impegno genera le dinamiche di un curriculum brillante, come quello di Carlo Ferrini, che dal 2000 segue i progetti della Tenuta ad ampio raggio, occupandosi delle condizioni della vigna, grazie alle competenze agronomiche, insieme ai consulenti Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, competenza, professionalità e intuito al servizio del vino. Con piglio deciso e meticolosa attenzione Carlo Guerrieri Gonzaga, cura i suoi vigneti, seguendo passo passo tutte le fasi. Nelle sue parole si avverte il respiro dei suoi vigneti, e cose se ascoltando il ritmo, le cadenze, le modulazioni di ogni foglia, di ogni acino percepisse le vere e le più nascoste condizione dei vigneti, le stesse che solo la passione e l’esperienza riescono a vedere. Simbiotiche visioni che Carlo Guerrieri Gonzaga ha trasmesso al figlio Anselmo, titolare della Tenuta. Stesso feeling comunicativo, stessa filosofia gestionale, stessa nobiltà d’animo.Oltre le persone, la dedizione che questi offrono pazientemente, quotidianamente, incondizionatamente, da generazioni.

È una vita parallela che scorre sottopelle e con-vibra di sentimento coniugato all’esperienza, esattamente come quella di Luigino Tinelli direttore della Tenuta. Mente, cuore e quella sensazione che accompagna ogni attimo, ogni decisione, ogni consulenza aziendale, la stessa che spira la brezza del luogo esattamente come l’Ora del Garda rilasciando tutti i suoi benefici.

Il Museo, le Forme della Tradizione
Tenuta San Leonardo, l’anima della tradizione. Nel tempoAll’interno della Tenuta San Leonardo, c’è un posto unico, una dimora che, nella sua penombra avvolgente, assume la forma della storia, è il Museo che racconta una trama culturale dalle profonde radici attraverso oggetti e testimonianze della civiltà contadina: dalla produzione vitivinicola alle varie coltivazioni agricole, dall’allevamento del bestiame fino ai vari mestieri e alla coltura del baco da seta. Una ricca documentazione apre pagine della prima guerra mondiale, la villa di San Leonardo fu, infatti, sede del comando del 29° Corpo d’Armata Italiano ed è stato in queste mura che si discussero le trattative dell’armistizio firmato, successivamente, a Villa Giusti ad Abano.

Eventi culturali, tensioni storiche, vicende quotidiane, realtà che s’incontrano e riscrivono le coordinate del futuro. Stilemi intellettivi che fioriscono, sbocciano e librano le sue assonanze in un’intima conversazione con il nettare degli Dei, elevando i pensieri allentando le inquietudini del mondo, ieri come oggi.

Il senso della terra, la sua essenza più viva nello sguardo interiore di una vocazione dal respiro bordolese, Tenuta San Leonardo, la massima espressione di eccellenza nel mondo dei vini. Superiore tradizione artigianale, rispetto per l’ambiente, amore per ciò che si crea. Marchesi Guerrieri Gonzaga, tutte le sfumature del vino, una sola anima San Leonardo.

Tenuta San Leonardo
Località San Leonardo – 38060 Borghetto A/Adige – Avio (TN) ITALY
Tel +39 0464 689004 –  www.sanleonardo.it

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (09/06/2014)

 

 

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