All’Hangar-7 il volto dell’Italia

 

 Hangar-7 di Salisburgo
 Un luogo innovativo concepito per nutrire i sensi la mente

 

 

Hangar_7Salisburgo ( A) – Volare alto dove le emozioni abbracciano le nuvole e le architetture del cielo rivelano la perfetta simmetria tra Arte e passione.  L’immenso nell’ Hangar-7 di Salisburgo voluto dal fondatore di Red Bull, Dietrich Mateschitz, grande appassionato di volo. Un luogo innovativo concepito per nutrire i sensi e la mente, una dimensione estetica che comunica con il tempo e lo spazio perché ciò che gli occhi vedono, l’anima lo percepisce nell’invisibilità dell’esistente. Vivere la liberta in una linea dell’aria, riscoprire il fascino dell’universo e volerlo condividere riproponendolo in una concezione di eclettica bellezza, ecco allora, all’interno il ristorante Ikarus, che ogni mese ospita un grande chef di un paese diverso, e il Mayday bar, un bar super hi-tech, ma soprattutto troviamo raffinate mostre d’arte.  

Dal 2005 ad oggi, il programma artistico HangARTE -7, in cooperazione tra l’Hangar-7 ed  il centro di documentazione artistica basis di Vienna, ha presentato in tredici esposizioni l’Arte figurativa nella sua semplice complessità con più di cento artisti provenienti da Paesi comela Cina,la Francia, l’Islanda, il Messico, l’Austria, il Portogallo,la Russia,la Svizzera,la Spagna, il Sudafrica e gli Stati Uniti.  

Per il titolo della tredicesima edizione, in corso dal 4 luglio al 16 settembre 2009, si è scelto una citazione da una lirica dello scrittore e regista Pier Paolo Pasolini, “Una Forza del Passato” : un segmento di energia primordiale in perenne mutamento, una materia tumultuosa che rinnovandosi raggiunge il nostro tempo proiettando poi nel futuro l’essenza del passato. Quasi un codice scritto nelle pieghe dell’esistenza e letto da occhi attenti nei segni e nei gesti lasciati da questi artisti con la consapevolezza che nuove tecniche e nuove tematiche traggono la loro forza e la loro autenticità dal passato e l’immortale spicca il volo nel vento dell’ispirazione.

La mostra presenta per la prima volta il volto artistico dell’Italia nell’interpretazione di otto talenti: Gabriele Arruzzo da Pesaro, Alessandro Ceresoli e Valentina D’Amaro da Milano, Francesco De Grandi da Palermo, Francesco Lauretta da Firenze e dalla Sicilia, Francesca Pizzo da Bologna,Pietro Ruffo da Roma e Sibylle Trafoier da Merano.

Dall’Alto Adige alla Sicilia passando per Milano, Bologna, Firenze, Roma, Pesaro, una geografia creativa su tela per suggestioni figurative che rileggono la forma elaborando interpretazioni personalissime, originali, divertenti, fantasiosi, concettuali, una fusione di stili per un perfetto convivio.

L’Italia baciata dal sole e sull’onda dell’innovazione tecnologica, sospesa tra sinergie dinamiche e adagi incastonati nel fluire delle stagioni è il paese che esprime al meglio opposti e contrari , una realtà molto viva a Milano capitale dell’Arte, come conferma anche Lioba Reddeker, Curatrice e direttrice del programma HangArt-7, dove l’intreccio tra passato e contemporaneo pulsa innanzitutto nell’espressività pittorica, creando dialoghi intensi e alternativi, suite  sulla pelle urbana e tra i tessuti epiteliali più nascosti della società. Dissonanze nella melodia del tempo, assonanze nella voce figurativa di un passato che ritorna.

 di Antonella Iozzo © Produzione riservata  
                 ( 07/07/2009 )

Foto di Helge Kirchberger/Red Bull Photofiles

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