Fieracavalli, lo show equestre diventa leggenda

Fieracavalli: spettacolo, turismo e sport, formula vincente per una città sempre sulla cresta dell’onda, una città poliedrica che sa disegnare il volto della contemporaneità.

di Antonella Iozzo

Fieracavalli-salone-arabo-byLuongoVerona – È calato il sipario sulla 115esima edizione di Fieracavalli, una conferma che si rinnova di anno in anno, un successo caratterizzato da tantissime competizioni agonistiche, compresa l’unica tappa italiana della Coppa del Mondo di salto ostacoli e da molti volti noti dello sport come Federica Pellegrini, dello spettacolo, della cultura, della politica.
Una passione chiamata Fieracavalli dal 1898 e mai spentasi che si accende di allegria e professionalità, di entusiasmo e natura, di tradizioni e competizioni agonistiche, d’illusionismi e acrobazie con gli spettacoli serali, di creatività con i disegni dei bambini che popolano il padiglione numero ‘ interamente dedicato a loro.
Fieracavalli: spettacolo, turismo e sport, formula vincente per una città sempre sulla cresta dell’onda, una città poliedrica che sa disegnare il volto della contemporaneità.
People and questa volta nel segno del mondo equestre. In quattro giorni il meglio che questo sport può offrire basta ricordare gli undici ring di gara i tre campi prova, 29mila metri quadrati di superficie il 35 per cento in più del 2012, proprio per ospitare la Coppa del Mondo di salto ostacoli e i suoi protagonisti come il britannico Ben Maher, numero uno del Ranking, e lo svizzero Campione Olimpico in carica Steve Guerdat e tra le amazzoni in gara Athina Onassis de Miranda e la spagnola Marta Ortega-Perez, figlia di Amancio Perez proprietario del marchio Zara. Grandi nomi del jet set, ma se si allargano gli orizzonti scopriamo una platea di appassionati e di praticanti trasversale, sia dal punto di vista sociale che generazionale, sono molti, infatti, i giovanissimi che gravitano intorno a questo strepitoso e affascinante mondo e Fieracavalli ne offre una concreta e tangibile testimonianza, basta osservare le numerosissime file per assistere agli spettacoli del Gala d’Oro Opera, senza dimenticare il Westernshow e la particolare attenzione riservata alla tradizionale sfilata delle carrozze nel centro storico di Verona, ed ancora oltre tremila cavalli, tra cui Charlie, il pony più piccolo al mondo, e la razza Shire. Novità di questa edizione il debutto del PalaFiera, una struttura coperta con 1.800 posti a sedere dedicata alle esibizioni equestri di ogni razza presente in fiera: oltre alle finali del concorso di Talenti & Cavalli, in scena qui anche la prima gara di tiro del tronco con i Cavalli da Tiro Pesante Rapido (TPR), di cui Verona è sede dell’unica associazione italiana riconosciuta TPR.
Fieracavalli è sempre più internazionale, con gruppi di operatori specializzati per la prima volta da Russia e Marocco, oltre a una selezione di 40 top buyer da Svizzera, Croazia, Slovenia, Macedonia, Repubblica Ceca, Romania, Turchia. 650 espositori oltre 150mila visitatori, di cui 20mila stranieri da 75 paesi, 20 delegazioni di operatori internazionali, 35 associazioni allevatoriali e più di 180 eventi, gare sportive e convegni. Numeri che muovano le fila dell’economia, basti pensare che vi siano 50mila addetti e un giro d’affari stimato in circa 6 miliardi di euro e che la stessa Fieracavalli vi contribuisce ogni anno allo sviluppo di questo comparto, generando sul solo territorio di Verona un indotto di circa 40milioni di euro.
Non solo cifre che irradiano luce sulla città, ma anche spettacolo dicevamo, ed il suo tocco si vede e si sente al Gala d’Oro Opera! regia di Antonio Giarola: tre serate dove saggi di volteggio e dressage, virtuosismi tecnici, caroselli e coreografie hanno entusiasmato il pubblico. Un Gala che ha regalato anche un tributo al suo gioiello veronese l’Arena, infatti in occasione dei cento anni della Fondazione Arena di Verona, sono stati eseguiti due omaggi a Verdi e Wagner, nel bicentenario della loro nascita. Atmosfera decisamente diversa al Westernshow, il meglio delle gare di monta americana come il circuito di Barrel Racing, le performance di Team Penning e di reining freestyle, nonché il primo campionato Europeo Pony Western, per i giovani cowboy under 17. Il vecchio west rivive poi al Saloon di Fieracavalli, dove ci si poteva cimentare in corsi gratuiti di balli country.
Un palcoscenico che regala suggestioni e divertimento ma quando entra in scena la classe della vera eleganza, l’armonia delle forme, la fierezza della razza non possiamo che trovarci dinanzi ad uno dei protagonisti, se non al protagonista assoluto, di Fieracavalli: il Cavallo Arabo. In uno spazio che si apre maestoso e teatrale grazie alle scenografie della Fondazione Arena di Verona utilizzate per l’Aida, il Cavallo Arabo si mostra in tutto il suo splendore, in questo scenario si sono svolte moltissime competizioni ed esibizioni tra cui il Campionato Europeo di Morfologia affiliato ECHAO ed il II Gran Premio Fieracavalli, riservato ai cavalli nati ed allevati in Italia; eventi che hanno richiamato principi, sceicchi e magnati di tutto il mondo.
Nel Salone del Cavallo Arabo il passato rinasce leggenda, e la storia ricama fantasia e immaginazione, è pura bellezza di forme e stile che cavalca sotto i nostri occhi, durante i ricchi spettacoli. Sono stati 150 i cavalli di purosangue arabo provenienti da allevamenti d’eccellenza di tutta Europa ospiti del Campionato Europeo, una fascinazione da mille e una notte.
Fieracavalli, una storia, una tradizione, una realtà che continua nel segno del domani per regalarci nuove edizioni nel segno dell’emozione.

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                     (11/11/2013)
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