MiArt Arte per tutti

 

 

 

 

MiArt alla sua quattordicesima edizione

si conferma cuore pulsante e punto strategico

dell’arte italiana e internazionale

 

 

 

 

MiArt_09Milano – MiArt  2009, Arte per tutti. Una kermesse di pittura, un trionfo di fotografia, video e installazioni. Le solite scoperte e le solite conferme per una fiera che ha il sapore della rinascita …. economica, ovviamente. Una moltitudine ricca e dinamica di galleristi, artisti, collezionisti, visitatori vivono con entusiasmo gli oltre 20 mila metri quadri distribuiti in due padiglioni caratterizzati da un allestimento essenziale ma elegante. Una fiera come una grande mostra, una mostra come un evento internazionale che punta su Picasso, Fontana, De Chirico, Morandi, Sironi, Burri, Severini, Ernst, Campigli, De Pisis, Warhol, Boetti, Chagall, Depero, Balla, Carrà, Kounellis, Baj, Vermi, Savinio, Marini, Mirò, Schneider, Dorazio, Vedova, Rotella, Schifano, Pistoletto, Paladino, Alviani, Basilico e molti altri ancora, per riportare la realtà dell’arte nella realtà quotidiana, una trattativa in fase d’anteprima  che implica opportunità di vendita e di crescita anche culturale. 958 gli artisti italiani e internazionali presenti in fiera, con opere di grande valore economico e simbolico, un bene rifugio che sicuro per investitori oculati e per chi vuole solidificare l’emozioni del cuore con la concretezza dell’investimento.

 

MiArt alla sua quattordicesima edizione, si conferma cuore pulsante e punto strategico dell’arte italiana e internazionale, che punta sulla nuova generazione di artisti quali Perrone, Maloberti, Vitone, Pivi, Bonvicini, Cecchetti, Paci, Vedovamazzei, Guerresi. Una panoramica ampia e articolata che fuoriesce dagli schemi prettamente commerciali per raggiungere un obiettivo preciso avvicinare l’arte contemporanea al pubblico e non viceversa. Con questo intento e per interagire con il contesto italiano ed internazionale ridefinendone il concept, la nuova edizione della fiera milanese, che da anni presenta le migliori gallerie del Novecento italiano, ha affidato questo delicato compito per il settore contemporaneo ad un curatore di prestigio, Giacinto Di Pietrantonio. Accanto a loro ha lavorato un nuovo Comitato Consultivo altamente competente composto da Emi Fontana, Giangi Fonti, Epicarmo Invernizzi, Federico Luger, Francesca Minini, Mauro Nicoletti, Mimmo Scognamiglio. Qualità esperienza, professionalità, sono state di conseguenza il marchio di garanzia delle 140 gallerie presenti.

 

L’altro padiglione di MiArt era invece dedicato al settore Moderno, gallerie italiane e straniere per una esposizione prestigiosa dal Futurismo alla Metafisica, dal Cubismo all’Informale, dalle Avanguardie all’Arte Povera. Un universo artistico per i collezionisti provenienti da tutto il mondo.

E quando l’Arte produce Arte, il risultato non può che essere un’opera unica chiamata MiArt. La fiera ha infatti coinvolto direttamente gli artisti nel progetto. Il risultato? Spazi, idee, in movimento, luoghi, micro eventi nel macro cosmo dell’internazionalità di MiArt.

 

La Receptionè stata disegnata da Mario Airò, arte al servizio della realtà. Coniugando arte, design e architettura sulla scia della  tradizione, Mario Airò ha progettato Infinite Jest, un’installazione ispirata al libro pubblicato nel 1996 dello scrittore newyorkese David Foster Wallace, recentemente scomparso. Un romanzo postmoderno di 1280 pagine dispiegato da Airò in un solo grande foglio di 2 metri per 10, incorniciato da un telaio di alluminio di 4 metri per 10, all’interno vi galleggiano 22 cerchi di neon luminosi. suggestivo ed evocativo ricco di riferimenti a Fontana, e a Fabro, di cui Airò è stato allievo all’Accademia di Brera.

Le opere di Gabriele Basilico, fotografo e artista, invece  hanno caratterizzato tutta la campagna promozionale di MiArt curata dallo Studio Cerri, sono immagini molto significative della città, che sono state inoltre  inserite nel catalogo ufficiale della manifestazione edito da Skira.

Getulio Alviani, altro grande artista contemporaneo, ha dato il suo contributo creativo progettando per Diners, Main Sponsor di MiArt, una carta di credito d’artista in esclusiva. Un’opera a edizione limitata che esalta la poetica del maestro Getulio Alviani. Il colore blu istituzionale sembra perdere saturazione per andare quasi a perdersi per poi riemergerne di nuovo, in un verde che richiama alla memoria la sensibilità ecologista che l’azienda persegue.

 

 Per finire nella Video Lounge della fiera, uno spazio dedicato agli artisti per la proiezione di video selezionati da Nav Haq direttore del museo Arnolfini Gallery di Bristol e terzo curatore della Contour Biennal for Video Art in Belgio. La rassegna video dal titolo Value presenta opere giovani, tutte incentrate al concetto di “valore”; al miglior video della rassegna, selezionato da Cristiana Perrella, Andrea Bruciati e Christian Marinotti, verrà a assegnato il Premio Rotary di 10mila euro.

Segni, colore, forma e numeri per concludere in rialzo e ricominciare dal valore della bellezza.

Un finale con brio, evaporato in un affare mancato e un furto azzeccato: è stata rubata, infatti,  la scultura Piramide di Arnaldo Pomodoro, del valore dichiarato di 50milaeuro L’opera in bronzo del 2002, alta 35 centimetri e riportante la firma dell’artista e la tiratura 4/8, era esposta nello stand di Poleschi Arte. Il gallerista ha denunciato il furto, scoperto in mattinata, e immediatamente Fiera Milano si è mossa per attivare i controlli per garantire e tutelare l’espositore.

 di Antonella Iozzo © Produzione riservata
22/04/2009

 

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