Reale, Sociale, Pop Art, a Bondo

L’Arte cambia, conquista l’Europa, recupera la sostanza del reale
Le opere non sono più spazio della rappresentazione, ma spazio fisico della realtà quotidiana…  Gli artisti si riappropriano dell’ambiente in cui si vive con azioni che…
 

LichtensteinBondo (TN) – “Pop art e oltre… La quotidianità e i suoi miti”, un viaggio nell’arte americana che sublima i colori e cambia le prospettive del pensiero, un viaggio che inizia a Bondo (Trento), cornice ideale e suggestiva che si apre al respiro del paesaggio montano, per avanzare verso la bellezza che cambia, che si evolve che rinasce quando lo sguardo del visitatore si posa sui quindici lavori che compogono questa preziosa collettiva curata da Mario Zanetti, sede della mostra la Chiesa di San Barnaba.

Dal 15 luglio al16 settembre 2012, il visibile e l’invisibile, in un luogo che induce alla riflessione, a una meditazione su quell’oltre che continua a vivere e a guardarci dalle tele.

Philippe Daverio, attesissimo dal numeroso pubblico, ha incorniciato l’evento con una suggestiva quanto poliedrica, interessante e originale presentazione. Acuta intelligenza e mirabile dialettica intellettiva deliziavano la mente e offrivano sottili battute che strizzavano l’occhio alla simpatia, sfumature di colore nella forma della professionalità.

Pop Art: l’arte cambia, conquista l’Europa, recupera la sostanza del reale. È un’arte fatta di immagini banali, legate al consumo di massa, di semplificazioni, in cui le merci hanno più rilievo degli oggetti d’arte. Le opere non sono più spazio della rappresentazione, ma spazio fisico della realtà quotidiana. È una rivoluzione estetica che riguarda lo stile ma in particolar modo l’atteggiamento. La condizione esistenziale non è più interiorizzata ma svelata con ironia, sarcasmo, si affronta la società usando i suoi stessi mezzi, il linguaggio della pubblicità, il linguaggio commerciale, il linguaggio del consumismo.

Gli artisti si riappropriano dell’ambiente in cui si vive con azioni che includono il “prelievo” realtà, è la realtà oggi sembra deborda il mito scivolando in una quotidianità che ha radici in quel fermento artistico che infiammò il Nuovo e il Vecchio Continente.
Quindici lavori, tutti provenienti da collezioni private, allacciano la sintassi di un linguaggio internazionale nel cuore verde del trentino.

Il trionfo della Pop Art degli anni ‘60 è testimoniata da “miti” come Roy Lichtenstein e Andy Warhol che coniarono attraenti linguaggi figurativi giocando con le immagini di una società consumistica, la cui estetica patinata affiorava dalle riviste e dai manifesti della pubblicità e del fumetto, e la Marilyn, diva per eccellenza, viene trattata da Warhol come un’icona bizantina in versione multicolor. Contorni netti e semplificati per la ragazza piangente di Roy Lichtenstein, emozioni e persone della vita reale sono viste in una luce nuova, un racconto che ci cattura immergendoci nella nostra stessa vita.

E si indaga anche l’astrattismo geometrico di talenti come Frank Stella che tra scenografie di linee, colore e forma, predilige la precisione e l’assenza di sfumature. Accanto opere di David Hockney, Ellsworth Kelly, Jasper Johns e Robert Rauschenberg, che assembra fotografie, ritagli di giornali, colate di pittura, sono opere che riflettono l’importanza dell’artista di agire nell’intercapedine che separa arte e vita, sempre che siano separati perché nelle sue opere, la quotidianità , la realtà, i fatti che divengono storia sono i protagonisti di una creazione che vibra di bellezza, basta saperla guardare.

Terzo progetto culturale nato dalla collaborazione tra l’amministrazione del comune di Bondo e lo Studio d’Arte Zanetti, realtà che amplificano il senso artistico di una quotidianità che guarda oltre il mito.

di Antonella Iozzo © Riproduzione riservata
          (16/07/2012)

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Pop art e oltre…La quotidianità e i suoi miti
Chiesa di San Barnaba, via Dante 50, Bondo (Trento)
Dal 15 luglio al 16 settembre 2012
Informazioni: tel. 0365.902009

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