Château Monfort, una favola a cinque stelle

Château Monfort ridefinisce i sogni e accende la fantasia proiettandoci in una dimensione romantica sospesa tra la favola e la dolce melodia dell’inafferrabile. Un reale del circuito Relais e Château e perla incastonata nella collezione Planetaria Hotels
di Antonella Iozzo

Chateau-Monfort-Milano-byluongoMilano – Château Monfort luxury hotel, l’alba di un sogno in una realtà da favola. Milano, poco distante dal Duomo, alle spalle di Piazza San Babila, tra fashion e moda, impressions et souvenirs, danzanti la fantasia, dipingono un elegante palazzo storico che porta la firma dell’architetto Paolo Mezzanotte autore di Palazzo Mezzanotte sede della Borsa. Alla fine di Corso Monforte, affacciato sulla piazza del Tricolore, la maestosa regalità storica si anima nel suo tenue color rosa per sedurre i suoi ospiti. Incanto e poesia, ospitalità e fantasia, professionalità e fascino sono i trait d’union per una romantica evocazione o evasione che rinasce palpabile emozione in un Urban Château a cinque stelle.

Raffinata seduzione dell’anima che scivola da ogni dettaglio curatissimo e dalla personalità unica. Restauri, arredi, decori, illuminazione, si sviluppano come l’armonica orchestrazione di opera lirica che richiama a se immaginazione e creatività, intraprendenza e senso estetico, sentimento ed emozione, caratteristiche che contraddistinguono il segno dell’architetto Sofia Gioia Vedani, nonché proprietaria della dimora che si è avvalsa dello studio di progettazione FZI-Interiors per camere e suite semplicemente da favola.

Irresistibili effect dream
Irresistibili effect dream sulle ali della fantasia che risveglia in noi il desiderio di rivivere le meraviglie incantate rimaste negli anfratti della memoria. Atmosfere sognanti e suggestive che la mente deborda e ora riscopre sulla pelle del reale. Un reale che trova la più prestigiosa delle collocazioni con l’affiliazione al circuito Relais e Château e perla incastonata nel mosaico esclusivo della collezione Planetaria Hotels, di cui Sofia Gioia Vedani ne è l’Amministratore Delegato, catena alberghiera italiana con dimore di lusso nelle più belle città d’arte italiane.
Costruito nel 1903, questo straordinario edificio commissionato da una facoltosa famiglia milanese, trattiene nelle sue mura, ancora oggi, l’aurea magica che ha cadenzato il respiro del tempo. Fluttuanti vaporosità che veicolano fiabe prendendo sottoforma di coniglietti teneri e dolci, mascotte che caratterizzano ogni angolo della dimora.

Attraversando i corridoi sembra quasi di sentire un dolce sussurro: “C’era una volta un mago molto famoso Chateau-Monfort-Milano-Loungebar-Mezzanotteche risiedeva in questo Palazzo, Mago Ambrogio. Il mago portava in scena i suoi spettacoli insieme ad un preziosissimo e validissimo partner, il coniglio Juan Le Pen. Dalla platea gli applausi scroscianti giungevano in palcoscenico sempre accompagnati dal sorriso di adulti e bambini.

Ma Le Pen, stanco e desideroso di ritrovare la libertà abbandonò Mago Ambrogio, che sconsolato continuò da solo le sue esibizioni. Un bel giorno nel prato dinanzi al palazzo, il Mago ritrovò tantissimi deliziosi coniglietti, Juan Le Pen, era tornato con il suo seguito, insieme alla libertà aveva trovato l’amore”.

Nuances favolistiche capaci di accarezzare la nostra tenerezza celata appena l’occhio si posa su un coniglietto che come per magia si anima nel fascino di Château Monfort. Piccoli dettagli fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni e resi tangibili dall’estro creativo dall’rchtetto Sofia Gioia Vedani, perché ogni soggiorno possa diventare esperienza dei sensi tra il sogno e la sua messa in scena nel quotidiano frangente del vivere.

Questione d’arte e di fantasia
Dalla Hall alla favola, semplicemente una “divine arabesque”, danza che si sviluppa nelle cromie tenui e nel contemporaneo concept di reception. Ecco allora che la naturale eleganza della modernità accosta il design e crea il feeling ideale per entrare subito in sintonia con l’ambiente. Rarefatta sensazione, impercettibile intuizione, in grado di diramarsi nei vari luoghi del Hotel, ad iniziare dall’attiguo Lounge Bar Mezzanotte, questione d’arte e di fantasia, di preziosità antiche e di stile. Un cantico che inizia a comporre la melodia dell’angolo bar con colonnine, riccioli e patinature in rame, gli accordi in bianco del soppalco, l’intimità morbida che si adagia sulle sedute neoclassiche e dal grande orologio che più che il tempo sembra segnare la sua essenza carica di un’allure in divenire. Sotto una meravigliosa cupola di vetro che permette alla luce naturale di cadenzare lo spazio con un gioco di riflessi tra interno ed esterno, il relax e il piacere di degustare originali apertivi, cocktail creati dal bravo barman o semplicemente sorseggiare un caffè o un the, disegna l’orizzonte del desiderio, flette la memoria, rimanda la mente nel borderline del tempo e perfino sfogliare l’originale menu che ci rimanda alle pagine di un giornale d’epoca, cesella la suggestione.

Chateau-Monfort-Milano-Sala-dolce-risveglioDegustazione sempre più raffinata con la proposta dei vini del mondo, nettari del panorama internazionale di carattere e dalla personalità ben precisa espressioni culturali dai quattro angoli del globo.
Ma il vero scrigno del vino è la Cella di Bacco, prezioso luogo tra le segrete di Château Monfort. Pareti rosse ricoperte di nobiltà e carattere, e sua maestà il vino che accoglie l’ospite per raffinate degustazioni enogastronomiche, curate dal sommelier, vincitore del concorso AIS “Miglior Sommelier d’Italia 2006”, Michele Garbuio.

Professionalità e dedizione per sorsi che diventano il sunto poetico di terroir e tradizioni. Una caratteristica fontana dalle sembianze di Bacco, da cui sgorga il vino durante le degustazioni, ci riporta indietro nel tempo, è un viaggio che sfiora antiche leggende e risuona di echi lontani attraverso la suggestiva cancellata che custodisce il più loquace dei tesori.

Piaceri sensoriali che ci conducono direttamente al Ristorante Rubacuori. Lo sguardo incontra il radioso splendore della favola più romantica che si possa immaginare. Impercettibili titillazioni dell’anima avanzano lentamente nella Sala del Dolce Risveglio, petali di luce e di rose, teiere magicamente trasformate in lampade e la colazione, maestosa, golosa, intrigante, si lascia servire da camerieri usciti dal libro Alice nel paese delle meraviglie. La sera, invece, percorrendo il soffice sentiero dell’amore giungiamo nella Sala Rubacuori, tavoli specchiati, sedute a forma di cuore nei colori pastelli alle quali si affianca un rosso intenso e coinvolgente. Tra felicità e sgomento, tra stupore ed emozione, il coinvolgimento empatico accende le stelle. Spazio che si assottiglia in lontananza fino all’Alcova del Rubacuori o Sala degli Specchi, comodi divani retrò, in chiave moderna distendono l’irradiare di riverberi e ombre, sul lato opposto La Sala della Caccia o dei Trofei, evocazione country chic con trofei di caccia in ceramica bianca nel calore di un raffinato eclettismo. Location favolosa e un caleidoscopio di sensazioni, incontri e suggestioni continue e diverse, preludio al gusto con le raffinate creazioni culinarie dell’Executive Chef Marco Offidani.

Scrigni da favola
Chateau-Monfort-camera-Executive-IbiscusOniriche suggestioni e arte visiva guidano l’istinto in un sobrio ideale di eleganza che cadenza il design e lo stile di 77 camere di cui 5 suites e 5 junior suites. Scrigni da favola dove la tecnologia al servizio del confort e la bellezza dipingono la dimensione del riposo.

Camere Superior, Executive e Deluxe, ridefiniscono i sogni e accendono la fantasia proiettandoci in una dimensione romantica, sospesa tra la favola e la dolce melodia dell’inafferrabile. Musica che racconta nelle forme degli arredi, nei materiali pregiati, nei dettagli che illuminano d’immenso il nostro cielo, l’essenza dello charme. Colori tenui, forme morbide e l’ascendente immaginifico dell’interior design creano una perfetta visione favolista. Un turbine d’idee che puntano dritto al cuore, empasse emozionale capace di evolversi fino a toccare con i sensi la fascinazione fantastica.

Ogni camera sembra quasi un armonico intermezzo teatrale, come la Camera “Civetta” nelle tinte pastello, caratterizzata da simpatiche civette che vegliano sul nostro sonno e arredi aperti alla meraviglia e con una splendida vista sulla Chiesa del Sacro Cuore. Evocazioni materiche, illusionistiche e raffinate come l’armadio, al suo interno una civetta i cui occhi luminosi ci guardano dall’enorme serratura pronta a suggerire una dimensione sognante proiettata in una realtà incantata. Effetto cromoterapia e specchi cadenzano la ripartizione spaziale scivolando liberamente attraverso la vaporosità di leggerissime tende.

Chateau-Monfort-Milano-Suite-TraviataQuante possono essere le sfumature della fantasia? Innumerevoli, per l’accostamento narrativo di storie e pensieri, ovvero stupefacente orizzonte scandito di arte e passione che disegna l’anima della Camera Hibiscus. Design venato di romanticismo e classicità senza tempo, si aprono alle suggestioni di uno stile unico, candore che si distende dal letto a baldacchino rivisitato, alla doccia a vista, ai petali che disegnano le emozioni della proprietaria e di chi soggiorna lasciando aperte le sue porte a una nuova avventura dell’anima.

Arte e architettura, scenografia e design, musica ed estetica, vanno in scena nelle suite, rivelando la cultura di una città da sempre sensibile all’opera lirica, alla grande musica classica e ai protagonisti che hanno reso il Teatro alla Scala, e la sua città, simbolo della pulsione artistica- culturale italiana. Varcare la soglia di ogni suite è come entrare silenziosamente nella fascinazione delle opere liriche più conosciute e più rappresentative. È un sogno che veste la fantasia e viceversa, lo spazio si apre come quinte di palcoscenico, la scenografia curata da FZI-Interiors ripercorre le storie di Turandot, della Traviata, della Butterfly, con dettagli che svelano lo spirito di ogni opera. Quasi un dolce naufragare fra le arie struggenti di Turandot, fra l’amore di Violetta, Croce e delizia che incatena e divampa, fra la speranza rapita di Butterfly.

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La suddivisione degli spazi intesse seduzioni intellettuali, grazie ad arredi che sembrano prelevati dalla messa in scena teatrale per fluttuare magicamente nella leggerezza e nella poesia. Un intreccio di evocazione e felicità progettuale resa impalpabile da un sapiente gioco di luci.

Ogni cosa si mostra nei suoi dettagli più suggestivi e come vere e proprie opere d’arte ci trasportano nell’illusione, nell’invenzione fantastica, che si dispiega nella sua potenza e suggerisce una lettura più armonica dello spazio intorno a noi, così reale, eppure così straordinariamente proteso verso l’infinito mistero fiabesco. Le locandine delle opere tenutesi alla Scala, sono il fil rouge tra la realtà vista e quella sognata, ed ancora elementi come la zucca e la carrozza ci riportano alla Cenerentola, è tempo di chiudere gli occhi e di respirare il fiorire della propria anima nella musica dipinta delle suite. Partiture che continuano a dispiegarsi con tutta energia dell’Uccello di Fuoco, veemenza vestita di luce e fervido battito nel segno di Stravinsky.

Tutt’altra atmosfera per Lo Schiaccianoci, di Cajkovski, balletto natalizio per eccellenza che ci riporta tutti bambini. È come se l’immaginazione improvvisamente divenisse tangibile con i soldatini posti ai piedi del letto. E improvvisante è come se il sogno di Clara, la battaglia dei topi, il viaggio fantastico, la danza russa, inscenassero una meravigliosa coreografia solo per i nostri occhi. Nessun artificio solo la vivida atmosfera ricreata in un hotel di charme e di sogni.

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Château Monfort interpreta i desideri
Ogni castello ha i suoi segreti, quello di Château Monfort è saper interpretare i desideri del vivere contemporaneo con classe, fascino e discrezione ed un pizzico di magia che conquista e seduce.
Solo così ogni evento, può divenire l’evento dell’anno, ed ogni meeting rivelarsi crogiuolo di sinergie che interagiscono con le dinamiche del domani senza rinunciare al piacere dell’estetica e della bellezza, ci troviamo nelle segrete di Château Monfort, area congressuale dotate delle più moderne tecnologie sotto la suggestione di una volta a botte come per dire lontano dai luoghi comuni, l’impareggiabile interprete dello stile e della funzionalità.

La sala dell’Incantesimo, invece è un elegantissimo proscenio circolare che suggella l’attimo. Linearità, essenzialità, romantici stilemi floreali e quel bagliore soffuso mitigato o intensificato dalla luce che proviene dal soffitto, una cupola in vetro che ci riporta esattamente al bar Mezzanotte. Luce che si espande nella vastità di un desiderio che si accende di luce e promana la sua essenza come inondato di beltà e fashion.

Beauty visionnaire tra corpo e anima, tra benessere fisco e psichico tra mente e cuore. Eterna bellezza scolpita in un frangente di materia pulsante, la forma della perfezione con la Spa Amore e Psiche. Setoso turgore che leviga la nostra profonda intimità e sboccia Chateau-Monfort-Milano-Spa-byluongofemminilità e self confidenze nella scenografica piscina con acqua salina, effetti cromoterapia per una liquidità che bacia la felicità delle sensazioni.

Spa Suite per due, vasca idromassaggio, e ancora sauna, bagno turco, docce emozionali, fontana di ghiaccio e zona relax. Intense atmosfere, cromatismo caldo e avvolgente, linee morbide ma vitali che permettono di raggiungere una sorta di quiete meditativa un senso di sensualità e di passione. Scenografici palcoscenici del benessere che edificano le forme della bellezza, musica che rinasce della vastità del piacere e culla la dionisiaca e apollinea ebbrezza che lambisce la dimensione sconfinata della bellezza.

Gesti per nude effect nel segno dei prodotti Pañpuri .
Château Monfort l’altro suono di Milano, “divine arabesque” nella sublime magia liquida della musica più eterea e sognante.

Château Monfort Hotel
Corso Concordia 1 – 20129 Milano
tel. +39 02 776761 — www.hotelchateaumonfort.com

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (10/10/2014)

 

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