Francesco Berto, profile di un GM che punta dritto al cuore

Francesco Berto General Manager: vocazione al servizio, vicinanza all’ospite, cordialità e una squadra motivata. Un must? Il sorriso, un valore senza tempo. Oltre il lusso, l’human touch che punta dritto al cuore.

di Antonella Iozzo

Professione General Manager nel campo dell’hotellerie di lusso. Parole chiavi: esperienza, professionalità, passione. Tra stile e tradizione, avanguardia in strategie e modelli d’accoglienza, l’importanza di essere fedeli alla propria onestà intellettuale nella mission di creare un lusso su misura e un legame emotivo con la struttura. È il concept di Francesco Berto, veneto, con più di 25 anni nel settore dell’ospitalità, in strutture di livello internazionale ad iniziare da Villa Igea di Palermo all’Hotel Cipriani Venezia, dal Baglioni Hotels & Resorts Milan al Relais & Chateau Cala del Porto, fino all’Hotel Piccolo Sant’Andrea Suites & SPA, Praiano (NA) e al Grand Hotel Ampezzo di Cortina solo per citarne alcuni.

Più che un percorso professionale il suo è un viaggio che solca le infinite sfumature dell’’hospitality, tra location che hanno reso l’ospitalità un’arte e location dedite all’ospite protagonista di un dipinto, dove ogni pennellata si evolve in sogni trasformati in reali preziosi momenti.

Per Francesco Berto la vocazione al servizio è una dote innata affiancata dalla vicinanza all’ospite e all’innovazione, senza mai dimenticare un elemento fondamentale, la cordialità.
Un general manager deve essere sempre circondato da una buona squadra, lo sa bene Francesco Berto che non ha mai dimenticato la formazione puntando su una gestione attenta delle risorse umane attraverso un rapporto familiare. Ed ecco che i dipendenti si sentono parte della struttura, coesi e animati da un unico e solido obiettivo: creare esperienze uniche facendo sentire l’ospite sempre un po’ speciale.

Creare una squadra motivata senza mai dimenticare il motore che muove il tutto, la passione per il servizio e la ricerca costante per la qualità, è questo il concpet, l’imprinting di Francesco Berto che lo ha sempre contraddistinto durante la sua lunga carriera e che continua a trasmettere con grande umiltà.

Dirigere un hotel è un viaggio, articolato, complesso, che approda sempre verso nuovi orizzonti e a volte conduce verso territori inattesi. E’ questione di feeling, di tatto, di vision lungimirante e aperta alle esigenze di tempi moderni. Solo così nessun  ambiente della struttura passa in secondo piano, come le camere arredate con stile, funzionali, confortevoli e dotate della più moderna tecnologia, il bar sempre ben fornito e con un barman all’altezza, e un salotto glamour che inviata al lifestyle teso fra eleganza e carattere informale. Un must? Il sorriso, un valore senza tempo, oltre il lusso, l’human touch che punta dritto al cuore.

L’Arte dell’ospitalità richiede impegno, dedizione e quel battito emozionale, quel trasporto comunicativo che va oltre la professionalità e l’approccio empatico: è pura sinergia di talento e propensione a guardare oltre, senza mai dimenticare il valore della tradizione e del savoir-faire, anzi rendendoli traiettorie per un futuro capace di riaccendere il presente.

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (23/07/2025)

Photo: Courtesy by Francesco Berto

 

 

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