Hotel de Seze, un piccolo mondo di ospitalità nella magia di Bordeaux

Hotel de Seze. Atmosfera senza tempo che rivela il sentimet del luogo e il sussurro della nostra anima, basta saperla ascoltare, magari accanto al camino sormontato da un ritratto di Raymond de Seze.

di Antonella Iozzo

Bordeaux – Hotel de Seze, racconti dal passato declinati in comfort ed eleganza nel centro di Bordeaux. Lo spirito del luogo sembra dipingere le sue origini risalenti al XVIII secolo. È durante questo periodo, infatti, che sono stati costruiti i tre edifici che ora formano l’Hotel de Seze.
Situato all’angolo tra le Allées de Tourny e la Rue de Sèze, a pochi passi dalla famosa Place Quinconces accoglie gli ospiti affiancando differenti interpretazioni del moderno ad una calda accoglienza.

I lavori di restauro iniziano il 1° dicembre 1927, quando l’Hotel de Seze aveva appena 24 camere. Da allora stile classico ed essenziale, design inspirato al mondo del viaggio e cura per i dettagli hanno ridefinito lo spazio e ampliato il numero delle camere a 55 comprese tre suites.

La facciata è un sunto di classicismo e stile napoleonico con splendidi balconi in ferro battuto che donano un touch new romantico e delineano il perimetro della via.

Una sinfonia di arredi del XVIII secolo e mobili esclusivi dialoga con il colore della carta da parati, diversa per camera, che seduce il tatto e amplifica l’effetto sensoriale.

Lo spazio sembra essere misurato dalle emozioni, non eccede, non comprime, ma fluisce dalla vista alle sensazioni in modo intenso e al contempo funzionale, a vantaggio del comfort e del relax.

La qualità dei tessuti, la poro piacevolezza al tatto rende l’ambiente intimo e sobrio armonizzando la luminosità naturale in nuances di trasparenza.

Camere da bagno in granito, dove ogni dettaglio ci viene incontro per momenti di piacere e benessere quotidiano, come i prodotti per la cura della bellezza, Anne Sémonin e Omnisens.

Lo stile classico rinasce fresco ed attuale come una fantasia che emerge dal desiderio di interagire con la quiete musicale delle camere che duetta con la moderna tecnologia ad iniziare dal DirectStreams e wifi, iPad, iPhone e la tastiera senza fili Key Sonic per pause business.

Hotel de Seze, Welcome alle varie forme del piacere
Welcome wellness con la SPA de Seze. Bagni di vapore, saune, idromassaggi Jacuzzi,  docce emozionali nel fascino della pietra che ci avvolge per un living senza tempo. Dolce abbandono sensoriale nel cuore di Bordeaux con veri e propri rituali di bellezza. Trattamenti signature come il trattamento viso “Le Collier de la Reine” o il massaggio con l’olio di Argan “Massage de Sèze” … entrambi irresistibili per una pelle che rinasce luminosa e dalla texture perfetta.

Le varie forme del piacere continuano al ristorante Le Comptoir de Sèze, dove viene servita anche una colazione continentale a buffet.

Atmosfera informale e french cuisine in chiave contemporanea sono le caratteristiche della location con un valore aggiunto che gratifica la vista, le ampie vetrate attraverso le quali i giardini e il ritmo di Bordeaux disegnano il nostro fondale.

Dalla Hall alla Lounge room e alla smoking-lounge una sola linea melodica. Relax e distensione dei pensieri. Atmosfera senza tempo che rivela il sentimet del luogo e il sussurro della nostra anima, basta saperla ascoltare, magari accanto al camino sormontato da un ritratto di Raymond de Seze. Riflessi e riflessioni culturali s’intrecciano all’Hotel de Seze e rivelano i tanti libri sulla storia di Bordeaux che affasciano e attraggono gli ospiti. Sono letture capaci di aprire porte su mondi sconosciuti, romanzi, racconti, poesie come perle che arricchendo la nostra conoscenza nutrono la coscienza grazie al valore intrinseco dell’emozione.

Hotel de Seze, un piccolo mondo di ospitalità che si tramanda da secoli con semplicità, discrezione e tatto, lasciandosi vivere, lasciandoci vivere nella magia di Bordeaux.

Hôtel de Sèze **** 
23 allée de Tourny 33000 Bordeaux FRANCE
T. +33 (0) 5 56 14 16 16 – F. +33 (0) )5 56 14 16 10
http://www.hotel-de-seze.com/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (23/06/2017)

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