Il Salviatino, esclusivo, ricercato, iconico. Vision precious of fine luxury

Il Salviatino, lo stile italiano declinato nell’armonia di un gusto internazionale diventa performance creativa, quasi immersive vision che il designer Alessandra Rovati Vitali mette in relazione fra dinamismo, materia e luce. Tutto il resto è istinto dell’arte e per l’arte.

di Antonella Iozzo

Fiesole (FI) – Il Salviatino, vision precsious of fine luxury. A 10 minuti dal centro di Firenze sulle colline di Fiesole, una splendida villa del cinquecento rinasce lussuoso hotel a cinque stelle ed è subito amore a prima a vista.

Un tributo alla bellezza distesa fra arte, storia, paesaggio e stile nell’elaborazione di un concept creativo che ne esalta il valore e ne codifica le forme. Sognare non è mai stato così pericolosamente affascinante, una dimensione di grazia e lusso garbato sospesa nel periplo della struttura, quasi visione sublime, quasi reale evocazione del suo vissuto.

Le ispirazioni del tempo svelano le origini cinquecentesche della Villa appartenuta alla famiglia Baldesi e subito dopo dai Bardis. Nobili che si alternano, storie che si avvicendano fra restauri e nuove rinascite fino a condurci ai nuovi proprietari i Tegliaccis di Siena e nel sedicesimo secolo alla famiglia Salviati alla quale si devono i lavori più importanti ed impegnativi.  Lo spirito del luogo è affiancato dalla magia dell’arte con affreschi e arredi che ne veicolano la bellezza alchemica.

Un allure che già allora catturava gli ospiti rimanendo inalterata per secoli. Alla fine del XIX secolo, Il Salviatino divenne proprietà del funzionario americano Mr. Phelps Thomas, la sua sensibilità artistica lo porta a scelte conservative e ad una estetica dal forte impatto data dalle opere decorative di Augusto Bruschi tra cui un superbo affresco del 1886, custodito per la gioia degli ospiti nella Suite Affresco insieme a due tele ad olio di Gabriel van der Leeuw, noto come Il Fiammingo. È la Suite dedicata a tutti coloro che percepiscono l’intima natura dell’arte. È un feeling che solca il territorio del sensibile e ricade essenza del piacere intellettivo adombrato di passione artistica.

Sul fil rouge dell’arte, Il Salviatino
Sul fil rouge dell’arte, in tutte le sue declinazioni, Il Salviatino scandisce le orme del tempo e indossa una silhouette culturale che inaugura una nuova era quando nel 1911 venne acquistato dal poeta, giornalista e critico d’arte, Ugo Ojetti. L’estetica, la verità della parola, il lirico rimando al sentimento umano e la dimensione aura dell’universo coinvolgono e attirano letterati ed intellettuali nell’olimpo de Il Salviatino, al quale Ojetti aggiunse una magnifica biblioteca frequentata regolarmente da personalità come Salvador Dalì e Gabriele D’Annunzio.

E le meravigliose vedute di Firenze, post card iconiche divengono il valore aggiunto del luogo, plus, soprattutto della camera n.8, poesia della veduta e veduta tattile con le Greenhouse Suites, con accesso diretto al parco e ai giardini della villa,  per un total living nel fremito di un pulsione governata esclusivamente dal culto del bello. Dopo la morte di Ojetti lo scenario cambia, la suggestione resta, e negli ’70 e ’80 diviene sede della Stanford University in Italia. Cambianti e situazioni che si alternano confluendo nella stasi di un abbandono lungo 20 anni che termina nel 2010, con la sua apertura come Hotel, a seguito di un enorme ristrutturazione.

Ma è alla fine del 2016 che questa nuova veste di Hotel di lusso acquista nuova luce. Di proprietà di dell’imprenditrice Alessandra Rovati Vitali, fondatrice e art director di Tearose, nonché artista, designer innovativa e stilista, Il Salviatino si apre al domani coma una fascinating destination between culture and sophisticated atmosphere. Sinergia evolutiva con il CEO Marco Milocco di MPG Italy, e le dinamiche del lusso incontrano il prestigio.

La vie en rose del lusso si veste di stile e design nella sua essenza più profonda e carismatica. È un’improvvisazione sonora che si lascia toccare, vivere, percepire, quasi un’esplorazione fra arte e comfort, cura per i dettagli e senso dell’estetica, fra ospitalità ed esclusività.

Il Salviatino è una Villa, è come tale ci avvolge nella sua magnificenza secolare. Proporzioni spettacolari e art design s’impongono con garbo alla nostra ammirazione. Una gemma incastonata in uno splendido parco con giardino all’italiana. In perfetta sintonia con un ideale parabola di bellezza Il Salviatino è tornato a volitivo splendore grazie al soft touch di Alessandra Rovati Vitali. Il piano terra è un’ode di versatilità con bar, biblioteca e living che ruotano intorno a noi nel segno ampio dell’allure storica e della creatività lucida e passionale. Senso dell’eleganza anche per la raffinata scalinata, restaurata con dedizione filologica riportandoci al suo iconico vissuto.

Il Salviatino una grande residenza con un anima
Il Salviatino, è una grande residenza con un anima, che ai piani superiori si sviluppa in 44 camere e suite ciascuna nel continuum di uno stile unico e iconico, alla base l’attenzione per quei dettagli capaci di orchestrare un contesto armonioso e l’amore per l’arte a misura di soft touch. La preziosità dell’antico, l’ardire contemporaneo s’incontrano a animano l’ambiente, nulla ferisce lo sguardo, tutto è in perfetta armonia con l’essenzialità decorativa che evita i contrasti cromatici.

 

Ogni camera è un mondo a parte, un universo con un cuore che invita ad entrare e a vivere nella sua dimensione più regale la cordialità e la bellezza nella fascinazione della sua essenza. Le pareti si dilatano, gli affreschi divengono quinte di palcoscenico dei nostri sogni tesi fra artigianato locale e moderna tecnologia. Ecco allora che lo specchio svela la sua natura moderna con una tv incorporata, e i tessuti pregiati avvolgono la qualità superlativa di un soggiorno senza uguali.

Calore e comfort sembrano guidare il design creando ambienti in equilibrio nella naturalezza del vero lusso. Sono camere come art gallery con vista, grazie alle ampie finestre che nelle Dome View Classic Room si aprono su scenari spettacolari. Mai Firenze con la cupola del suo Duomo e le sue luci al calare della sera è stato così vivida e romantica, quasi un dipinto da sfiorare con gli occhi e avvertirne la musicalità.

E quando lo sguardo cede al suo fascino scopre l’incanto della meraviglia con il giardino all’Italina de Il Salviatino, proprio sotto il nostro sguardo. Illuminato con tante fiammelle come note erranti, la quiete musicale dell’istante diventa scenografico fondale per eventi, cene romantiche, aperitivi easy e glam.

Fashion style on the charm garden by Il Salviatino. Ogni angolo si rivela un microcosmo di emozioni come la stanza da bagno, lo spazio acquista una nuova dimensione, la vista amplifica l’effetto e l’epoche s’incrociano fra classicismo e comfort contemporaneo con docce a pioggia, amenities. Cure per i dettagli che si trasformano in macchina del caffè Nespresso, WiFi gratuito, e 24-hr Service Ambassadors. Servizi che raggiungo la quintessenza del benessere in camera con un ottimo servizio di couverture capace di far sentire ogni ospite unico e speciale. Ma per i più romantici il sogno si vive nella Suite Melodia con arredi in legno scuro ed un elegante camino nella zona soggiorno che orchestra la simmetria e rendono l’ambiente estensione d’intima piacevolezza.

Il Salviatino. Esclusivo, ricercato, iconico
Esclusivo, ricercato, , Il Salviatino con il giardino da mille e una favola e il savoir-fair  di uno team coeso e animato da un solo obiettivo, riesce sempre a far sentire l’ospite a proprio agio, immerso in un’oasi di quiete e relax, dove la cura per i dettagli, l’arte e la cultura sono intessuti al morbido respiro di un design avvolgente e sensuale.

E se arte chiama arte quella culinaria non si fa attendere, a Il Salviatino Restaurant entra in scena lo chef Stefano Santo. Innovazione e tradizione, estro e ragione, sono i punti focali della sua cucina, fresca, stagionale e vocata alla qualità della materia prima. I suoi menu sono perfetti per essere degustati nel rigoglioso giardino o nell’intimità della biblioteca. In ogni sua creazione culinaria il colore omaggia la natura, le forme il design che si fa gusto.

 

Benessere a 360° che prosegue dal giardino alla Spa con trattamenti personalizzati e fragranze esclusive, come intermezzo due piscine come specchi d’acqua sotto il cielo toscano.

Al Salviatino calore e charme divengono intensa vibrazione fra piacere e cultura con la Biblioteca in legno e decori scenografici. Comodi divani e poltrone, luce modulata da candelabri d’argento e oggetti cult che richiamano le culture del mondo. La seduzione rimane sospesa fra storia e stile e riscrive la complessità e la semplicità allo stesso tempo del dolce naufragar del pensiero verso approdi lontani. Luogo ideale per rilassarsi, degustare un drink o cenare, soprattutto quando il clima invita al tepore di un ambiente accogliente. Quasi in soluzione di continuità il bar, discreto e prezioso, arredi con pezzi unici come le sedute del Rizt di Parigi vendute all’asta.

Lo stile italiano declinato nell’armonia di un gusto internazionale diventa performance creativa, quasi immersive vision che il designer Alessandra Rovati Vitali mette in relazione fra dinamismo, materia e luce. Tutto il resto è istinto dell’arte per l’arte, e quando incontra l’appeal fashion di un lusso distintivo non possiamo che trovarci tra riverbero emozionale de Il Salviatino.

Il Salviatino
Via del Salviatino, 21
Fiesole – Firenze 50137 Italy
Tel +39 055 9041111
https://salviatino.com/it/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (29/05/2019)

 

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