Booking Alto Adige, il turismo che sorride dal web

Booking Alto Adige: l’Alto Adige punta su una piattaforma locale per il turismo in regione. È  online da alcuni anni ed è cresciuta in modo considerevole: “In generale il 2015 è stato un anno estremamente positivo, le prenotazioni provenienti dall’Italia sono cresciute infatti del 28% rispetto all’anno precedente. Un dato che conferma il Belpaese come uno dei mercati principali assieme alla Germania.

Redazione

Manfred-PinzgerProporre una valida alternativa ai colossi internazionali di prenotazione online come Booking.com e HRS. È questo il principale obiettivo di Booking Alto Adige, il portale locale e indipendente per le prenotazioni online in Alto Adige, che nel 2015 ha registrato una crescita del 28% di prenotazioni da parte di turisti italiani rispetto al 2014. “Nell’arco di alcuni anni vogliamo diventare il principale punto di riferimento per le vacanze in Alto Adige – grazie ad una stretta collaborazione con le strutture alberghiere, le associazioni turistiche e gli altri protagonisti del turismo altoatesino”, afferma Manfred Pinzger, presidente dell’unione degli Albergatori e dei Pubblici Esercenti (HGV) e responsabile di Booking Alto Adige. “Dobbiamo dire addio in modo definitivo ai tempi in cui gli alberghi e i nostri ospiti venivano sottomessi alle regole dei grandi portali internazionali di prenotazione online”. La direzione intrapresa è quella giusta: lo scorso anno Booking Alto Adige è cresciuto notevolmente da tutti i punti di vista.

Booking Alto Adige Prezzi alti, provvigioni, problemi: “Negli scorsi anni alcuni colossi internazionali della prenotazione online sono riusciti a impadronirsi di una grossa fetta di mercato. Hanno poi sfruttato la loro posizione in innumerevoli modi, per esempio con la cosiddetta clausola “miglior prezzo garantito” e con tasse e provvigioni elevate”. Secondo il presidente dell’HGV Pinzger tutti questi fattori hanno portato a una situazione svantaggiosa sia per gli albergatori che per i loro ospiti. Associazioni di albergatori in tutta Europa si sono ribellate alla situazione, anche procedendo legalmente contro la formula del miglior prezzo garantito. Gli albergatori altoatesini hanno sostenuto questi sforzi e hanno elaborato già da tempo una chiara alternativa lanciando il portale locale di prenotazione online Booking Alto Adige. “Abbiamo creato un’alternativa locale condivisa in primo luogo dalle strutture alberghiere altoatesine, ma anche dalle associazioni turistiche locali, con l’obiettivo di riprendere il controllo del mercato locale della prenotazione online ora nelle mani dei colossi internazionali”.

La piattaforma Booking Alto Adige è online da alcuni anni ed è cresciuta in modo considerevole: “In generale il 2015 è stato un anno estremamente positivo, le prenotazioni provenienti dall’Italia sono cresciute infatti del 28% rispetto all’anno precedente. Un dato che conferma il Belpaese come uno dei mercati principali assieme alla Germania. La stagione estiva 2015, in particolare, è stata la migliore mai registrata: le prenotazioni da parte di italiani sono aumentate del 151% rispetto al 2014”, afferma Pinzger. Tali dati confermano la forte esigenza, da parte del visitatore, di un portale di prenotazione online con un forte legame territoriale. “Ci concentriamo sulla nostra competenza principale, ovvero l’Alto Adige come meta di vacanza, sul nostro ruolo di mediatore tra gli ospiti e le strutture alberghiere e, in caso di necessità, offriamo il nostro supporto anche nella scelta dell’offerta più indicata”. Il numero delle strutture alberghiere prenotabili su Booking Alto Adige è aumentato di oltre 400 strutture rispetto alla fine del 2014 e, secondo Pinzger, entro la fine dell’anno aumenterà ulteriormente, raggiungendo quota 2500 strutture alberghiere prenotabili online. Dati positivi anche per quanto riguarda la soddisfazione degli utenti che prenotano con Booking Alto Adige: il punteggio medio secondo le recensioni di Trustpilot è di 8,9 su 10.

In quanto alle mete preferite dei visitatori dell’Alto Adige, nel 2015 gli ospiti provenienti dall’Italia hanno scelto Merano e dintorni (17% delle prenotazioni). Seguono la Valle Isarco (15%) e, a pari merito, l’Alta Val Pusteria e Plan de Corones (13%). Nella media gli ospiti hanno trascorso 3,4 giorni in Alto Adige. In confronto, la durata media dei soggiorni prenotati sulle piattaforme internazionali è di solamente 2,77 giorni.

 

 Redazione
(08/02/2016)

 

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