Cimarosa rivela Il Matrimonio Segreto all’Alten Musik

Cimarosa rivela Il Matrimonio Segreto al Festwochen der Alten Musik Divertente, esilarante connessione con l’opera buffa di Domenico Cimarosa che all’Innsbrucker Festwochen der Alten Musik trionfa in un piacere musicale sulle traiettorie dall’opera barocca …

di Antonella Iozzo

 

fewo_2016_il-matrimonio-segreto_Rupert-Larl_Innsbrucker8Innsbruck (A) – Cimarosa rivela Il Matrimonio Segreto al Festwochen der Alten Musik. Colorata, brillante, divertente, meraviglia della commedia dell’arte, Il Matrimonio Segreto di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati, ha incantato, alla prima del 12 agosto 2016, la platea del Tyrolean State Theatre di Innsbruck in occasione del 40° anniversario dell’Innsbrucker Festwochen der Alten Musik. Alessandro De Marchi Direttore, Academia Montis Regalis Orchester, regia Renaud Doucet, scenografia e costumi André Barbe. Interpreti: Renato Girolami / Conte Robinson, Donato di Stefano / Geronimo, Loriana Castellano / Fidalma, Klara Ek / Lisetta, Giulia Semenzato / Carolina, Jesús Álvarez / Paolino. 

Sul palcoscenico azione, scenografie, costumi e tanto sano divertimento per una allusiva performance delle passioni umani tra amore e interessi veniali. La presenza scenica dei protagonisti, le movenze, l’allure barocca che indossa la teatralità allusiva di simpatici animali da pollaio rendono il sorriso dell’animo e del cuore gioia visiva e pura espressività artistico-musicale.

fewo_2016_il-matrimonio-segreto_Rupert-Larl_Innsbrucker4Divertente, esilarante connessione con l’opera buffa di Domenico Cimarosa che all’Innsbrucker Festwochen der Alten Musik trionfa in un piacere musicale sulle traiettorie dall’opera barocca al bel canto di Rossini. L’opera più popolare di Cimarosa ci riconduce alla commedia dell’arte nella sua natura divertente, ideale per brindare al 40 ° anniversario del Festival e sorridere alla parodia che, on the stage tra malintesi, strepiti, accordi, ripensamenti, gelosie intesse un’intricata e allegra commedia che si evolve come una vorticosa querelle da pollaio. Un parallelismo animato da animali da palcoscenico che giocano e tessono le file di una situazione confusa e divertente, brillante e infinitamente barocca con evidenti tratti caricaturali. Momenti sciocchi, ma affascinanti, sono il risultato di una funzionalità molto originale capace di coniugare sapientemente costumi barocchi con allusioni al simpatico mondo animale ovvero un esuberante pollame che interpreta la reale commedia umana.

La trama è molto semplice: Paolino, giovane al servizio del ricco mercante Geronimo sposa in segreto Carolina, figlia del padrone.  Geronimo, che non ha altra brama che quella di acquisire un titolo nobiliare, cerca di combinare un matrimonio nobile tra la primogenita Elisetta e il Conte Robinson, grazie, soprattutto, alla mediazione di Paolino. Ma quando il Conte giunge a destinazione rimane perdutamente affascinato da Carolina tanto da rinunciare a metà della dote promessagli pur di poter coronare con lei il suo sogno d’amore.

fewo_2016_il-matrimonio-segreto_Rupert-Larl_Innsbrucker1Come se non bastasse, a complicare la già intricata vicenda, Fidalma, sorella di Geronimo e vedova, rimasta ricca per testamento del suo primo marito, ha messo gli occhi su Paolino ed è intenzionata a sposarsi con lui. Dopo tante peripezie il segreto viene rivelato, tutti rimangono senza parole e solo dopo una manifestazione d’ira di Geronimo arriva il desiderato perdono e la lieta conclusione della vicenda.

Per l’opera di Cimarosa il regista Renaud Doucet e lo scenografo e costumista André Barbe, portano in scena una divertentissima teatralità dai toni buffi che si coniuga ad un’evidente allusione al mondo dei polli.

Doucet ha realizzato un granaio esattamene come una vecchia incisione in legno in bianco e nero, paglia, una gigantesca poltrona, forconi e ogni elemento che può ricordare il background di una casa signorile di campagna segnano punti di fuga e giochi di prospettiva per una messa in scena favolistica e allusiva. L’elegante piumaggio dei costumi stuzzica la fantasia come in una favola che evoca l’istinto immaginativo a filtrare le situazioni in una dimensione altra. Acrobatici uccelli e coleotteri che svolazzano attraverso il granaio, quasi a simboleggiare le turbolenze dell’animo umano. Non solo effetti scenografici di grande impatto ma abilità fisica e senso ritmico in curve  che disegnano linee nell’aria.

fewo_2016_il-matrimonio-segreto_Rupert-Larl_Innsbrucker5Cimarosa, lascia alla musica il compito di svelare emozioni ed emotività e il direttore Alessandro De Marchi eleva al massimo livello l’effetto, note cariche di verità e di esistenza barocca, di luce classica, di virtuosismo fedele all’espressività originale. Loquace semplicità che l’orchestra Academia Montis Regalis estremamente elegante, intreccia con cura facendo emergere il ritmo constante insito nella musica quanto l’umorismo. Alessandro De Marchi dirige con brio e sicurezza, ma sempre rispettando la raffinatezza di una partitura che non conosce un solo momento di calo di ispirazione.

Notevole il talento di Giulia Semenzato (Carolina) virtuosa interpretazione dal piglio vivo quanto affascinante, Klara Ek (Elisetta) bellezza vocale sensibile, quanto spigliata, possiede potenza espressiva e padronanza, Loriana Castellano (Fidalma) risponde con immediatezza alle richieste di regia interagendo con il tessuto connettivo dell’opera, Jesús Álvarez (Paolino) ha gusto per i profili e le torniture del fraseggio, ottima vocalità, Renato Girolami (Conte Robinson)  linea fluida e sicura, fraseggio brillante e nitida dizione, Donato Di Stefano (Geronimo) respiro lirico, ritmo, tenuta vocale e colore eterogeneo che danno brio e forma al personaggio.

Cimarosa rivela Il Matrimonio Segreto al Festwochen der Alten Musik, orchestra e solisti trasportano lo spettatore dentro le vicende con semplicità e naturalità, il trasporto di Donato Di Stefano e Renato Girolami corrono lungo l’asse del fiabesco in una tavolozza cromatica squillante e vivace capace di ridefinire l’arcobaleno sensitivo della platea, entusiasta dell’elegante interpretazione dell’Academia Montis Regalis Orchester e del suo direttore Alessandro De Marchi Direttore, una conferma, una certezza, una continua evoluzione dell’inafferrabile.

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di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (16/08/2016)

 

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