Il Manzoni palcoscenico di prestigio

È un vibrare all’unisono con chi, lavorando dietro le quinte, rende fattibile questa magnifica espressione di umana tensione vitale

VitePrivate1Milano – Dialoghi culturali nella forma vitale del teatro, è la stagione 2012/2013 del Manzoni di Milano, presentata lunedì scorso dal Direttore del teatro Raffaele Zenoni e dall’Amministratore Delegato Alberto Carletti insieme a molti dei protagonisti. Un cartellone ricco di eventi importanti che confermano ancora una volta il Manzoni palcoscenico di prestigio. Un quadro che vive, che pulsa, che crede fermamente nella propria mission culturale nonostante i non facili tempi della crisi economica affrontandola con il massimo impegno, grazie anche se non soprattutto ai suoi abbonati punti di forza del Manzoni.

Una fiducia che continua a rinnovarsi di anno in anno per la tradizione innovativa che regista il battito del nostro presente, il suo articolarsi attraverso le rappresentazioni, gli attori e i registi che ci restituiscono uno sguardo sul contemporaneo dal quale prevale una narrazione frammentata e molteplice attraverso la musica, la danza, i musical, senza però dimenticare il passato nella sua veste più classica.

Apre la stagione in abbonamento il 16 ottobre Kramer contro Kramer di Awery Corman Daniele Pecci e Federica di Martino, regia di Patrick Rossi Gastaldi, ed il reale contemporaneo c’investe in pieno: l’affidamento di un bambino, le drammatiche e dolorosi crisi di coppie, gli scontri coniugali. Un teatro che fa riflettere portando in scena l’immagine frantumata del rapporto familiare.

Cambio di scena e di emozioni con la commedia di Luigi Pirandello “Cosi è …(se vi pare)”, dal 13 novembre al 2 dicembre con Giuliana Lojodice, Pino Micol e Luciano Virgilio, regia Michele Placido. Tutto ruota intorno alla verità, la si cerca, la si intuisce, la si suggerisce, ma la verità rimane sfuggente, invisibile eppure in una nobile casa nascono invidia e ipocrisia, in cui si ricerca appunto la verità, in una lettura fuori dal comune come preannunciano gli attori alla presentazione.

Forme espressive diverse si susseguono sul palcoscenico e dal 4 dicembre al 1 gennaio 2013 l’umorismo è la carta vincente del Manzoni grazie alla divertente commedia “Il Vizietto “La Cage Aux Folles” con Enzo Iacchetti e Marco Columbro, regia di Massimo Romeo Piparo, una storia d’amore in un locale di travestiti in Francia, esuberanza teatrale nella mordace espressività dei protagonisti.

L’abbraccio del tempo si dilata, si protrae, volge lo sguardo indietro ed incontra il grande Carlo Goldoni, è teatro, è storia del teatro con “La Locandiera” dall’8 al 27 gennaio 2013 con Nancy Brilli per la regia di Giuseppe Marini. Variazioni sensuali in equilibrio sul filo della ragione, per una Mirandolina, fredda, forte e calcolatrice. Vanità, desideri, potere in una danza di azioni che oggi come ieri ne ricompone la pulsione.

L’esplorazione di un percorso dal quale può nascere un rapporto di coppia è il filo conduttore de “Il Gioco dell’Amore e del Caso”, dal 29 gennaio al 3 febbraio con, fra gli altri, Antonia Liskova e Fabbrizia Sacchi regia di Piero Maccarinelli. Scambio di ruoli, di parti, per conoscere laltro, per carpire la sua essenza, per percepire il feeling che dovrebbe essere poi il collante della loro storia damore. Ne nascono equivoci, contraddizioni e reazioni che debordano l’intero spettacolo.

Stesso regista per “Colazione con Tiffany” dal 26 febbraio al 17 marzo con Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia. Un titolo che immancabilmente ci rimanda al film con Audrey Hepburn, il lavoro teatrale è totalmente diverso, più inerente al libro e con risvolti completamente lontani dalle sequenze cinematografiche. Una lettura forse più fedele, rivista con gli occhi di oggi che crea ovviamente curiosità.

La creatività interagisce con la vita, è il teatro ne diviene espressione artistica, musica, cabaret, e tanta comicità con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli, ovvero gli “Obilivion Show 2.0: il sussidiario”,: per la regia di Gioele Dix dal 4 al 24 aprile. Parodia che diviene esperienza estetica nell’ilarità della parola.

La stagione si conclude dal 2 al 22 maggio con la commedia “Vite private” di Noel Coward. Con Corrado Tedesco e Benedicta Boccoli regia di Giovanni De Feudis. Protagonista è la vita nella borghesia inglese. Una coppia, una ex coppia e lamore che ricama una coreografica estensione di attimi vissuti, di sensazioni, di pensieri che abitano una spensierata normalità. Situazioni attraversata con gusto ed eleganza ammiccando al divertimento e al sorriso.

Per gli spettacoli fuori abbonamento dal 4 al 7 ottobre 2012 “Vengo a prenderti stasera” con Mauro Di Francesco e Nini Salerno. Dall’11 al 14 ottobre “Il miracolo di Don Cicilio”, con Valentina Stella di Carlo Bucirosso, si prosegue con la danza di Raffaele Paganini che propone “La vera storia di Zorba il Greco” dal 9 all’11 novembre. Il ritmo musicale, levanescenza del suono e la sua magmatica essenza sfumeranno lo spettacolo Le sorelle Marinetti con l’Orchestra Maniscalchi in scena   il 10 dicembre in scena, il 17 dicembre invece energia gospel con Walt Whitman & The Soul Children of Chicago. Dal 4 al 6 gennaio 2013 il Balletto di Roma propone una versione estremamente moderna e graffiante de “Lo Schiaccianoci”. Le tinte più crude dell’attualità invaderanno e modificheranno a tinte forte le nuance delicate della favola.
Dal 22 al 24 febbraio lo sport diventa spettacolo con le campionesse italiane di ginnastica ritmica in Rhyth.mix, una festa per gli occhi.

Ultimo spettacolo fuori abbonamento, dal 20 al 24 marzo, “Gabriele d’Annunzio, tra amori e battaglie” Liberamente tratto da “L’amante guerriero” di Giordano Bruno Guerri di e con Edoardo Sylos Labini, regia di Francesco Sala.
In occasione dello spettacolo il teatro ospiterà nel foyer la mostra “Gabriele d’Annunzio: tra amori e battaglie” curata dal Presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri.

Il Teatro Manzoni, nella realtà culturale milanese e non solo, si conferma sinfonica partitura teatrale dove ogni suono esprime il sentimento del fare teatro attraverso scelte artistiche che sono frammenti capaci di riflettere l’immagine del tempo e della vita tra fragilità ed energia, tra incertezza e stabilità. È un vibrare all’unisono con chi, lavorando dietro le quinte, rende fattibile questa magnifica espressione di umana tensione vitale.

di Antonella Iozzo© Riproduzione riservata
                 (14/09/2012)

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