Al Volt di Riva, desideri gastronomici fra soft touch e charme

Al Volt Ristorante di Riva del Garda i desideri gastronomici incontrano il reale dei sogni e si scoprono nuovi orizzonti di gusto e di piacere sensoriale. E se è vero che ogni location ha un proprio spirito  Al Volt Ristorante rivela l’arte dell’accoglienza della Famiglia Poli unita alla passione per la loro struttura e per il territorio.

di Antonella Iozzo

Riva del Garda (TN) – Al Volt Ristorante Riva del Garda, desideri gastronomici fra soft touch e charme. Quando il cibo diventa appagazione sensoriale otre che gustativa, l’attimo vissuto si cristallizza in ricordo, in emozione. È quanto succede al Ristorante Al Volt Riva del Garda, un luogo unico, intimo e con un anima, scandito dalla passione e dall’ospitalità della padrona di casa Miriam Poli.

Se è vero che ogni location ha un proprio spirito Al Volt Ristorante rivela l’arte dell’accoglienza della Famiglia Poli unita alla passione per la loro struttura e per il territorio. Valori filtrati da una bellezza tattile che invita ad entrare e condividere lo charme di un ristorante dallo stile unico.  È una storia di ben 45 anni che giorno dopo giorno rinasce foriera del suo passato e carica di sentimento, quello di Miriam che con il sorriso del cuore e la freschezza di una passione mai spenta accoglie i suoi ospiti con un tocco speciale, lo spirito di famiglia.

Appena varcata la soglia si è accolti dal sorriso di Miriam e da un’atmosfera carezzevole che si eleva come nastri di eleganza magicamente intrecciati alla fascinazione del tempo. Visione sublime di un barocco mitigato dalla classe e dalla raffinatezza capace di risvegliare una storia di famiglia tra sentimento e tradizione.  Al Volt Ristorante l’architettura è contraddistinta da arcate mentre il design si sviluppa come un’apoteosi di rarefazione georgiana capace di conferire una sorta di fantasiosa allure tesa tra eterno garbo e impalpabili nuance.

Ogni angolo è un microcosmo prezioso di vissuto, basta scivolare lo sguardo e scoprire foto di famiglia rigorosamente in bianco e nero, spirits collection e vini d’annata che seducono l’immaginazione fra candelabri evocativi e oggetti vintage.

Luce sul bianco, dominante e luminoso che accende l’atmosfera e firma la mise in place grazie a seducenti tocchi di rosso che hanno un impatto profondo sui nostri sensi. Sono portatovaglioli, bicchieri, e “sottopiatti a uncinetto” creati dalla sapienza di un gesto artigianale nelle trame della memoria.

 

Eleganza classica e barocca capace d’integrarsi agli aspetti emozionali ecco allora specchi che amplificano i volumi rilasciando affascinante allure d’epoca, mentre linee geometriche e armonie curve si alternano nella scelta e nella disposizione dei tavoli come poltrone stile Luigi XIV si alternano a quelle più convenzionali per un’alchimia di bellezza che amplifica l’impatto sensoriale.

Al Volt Ristorante, raffinato e iconico declinato nella cordialità della Famiglia Poli e del suo staff per momenti che scolpiscono le emozioni con un effetto new romantic che rilanciano il perlage del Trentodoc Metodo Classico Brut “51,151” Moser. Nel nome il suo carattere, fresco e persistenze: si tratta, infatti, del record dell’ora infranto da Francesco Moser a Città del Messico nel 1984: 51,151 chilometri. 

In questa asimmetria assoluta scandita da dettagli femminili, naturalmente quelli di Miriam, l’amuse bouche è una morbida carezza che giunge dritta al cuore: una vellutata di zucca con l’aggiunta di un pizzico di cherry servita in una scenografica tazza che rimanda al quotidiano inglese d’autore.
Ouverture perfetta per la  “Julienne di carciofi con tartufo nero e scaglie di grana”. Delicata sinfonia che tocca tutte le corde del gusto. La presentazione è pura scenografia amplificata dalla decorazione floreali del piatto, che accoglie il carciofo le cui foglie esterne sono il nido di una sottilissima polpa aromatizzata quanto basta dal tartufo, il Trentingrana completa il piatto.

Decisamente diversa “l’Insalata di gamberi con valeriana e melograno su crema di canellini”, delicata intensità che scopre la perfetta consistenza del gambero nella cremosità dolce – decisa dei cannellini.

 

Una filosofia culinaria quella de Al Volt Ristorante e dello chef Maurizio Poli, che unisce tradizione e creatività e predilige i prodotti del territorio. Passione, impegno e tecnica evocano sapori e fragranze in chiave moderna e una leggerezza sempre fedele alla materia prima. È il caso dei “Canederli di rapa rossa con fonduta di Trentingrana e speck croccante”. Semplicione tradizione evolutiva che diventa gusto. Le consistenze si s’incontrano, si completano e svettano verso una saggezza culinaria che dal vissuto estrae il valore del moderno.

Vissuto e modernità nella libertà razionale di un gesto che con le “Linguine al ragù bianco di capesante e crumble di noce e limone” rilancia le dinamiche delle fragranze. Il trillo guizzante del limone è il “là” dal quale parte la melodia modulata dalla croccantezza e dalla buona cottura della pasta.

Le note orchestrano una partitura molto più complessa e profonda con il “Brasato di Manzo con verdure” che si scioglie in bocca. Massima qualità della materia prima in veste semplice e autentica, quasi un inno al buon vivere nella sua consistenza sorprendentemente elegante. Nel calice il Gottardi Pinot Nero 2016, fine dolcezza e spaziatura si fondono ai sentori di frutta rossa rendendolo perfetto per l’intensità del piatto.

 

Armonia di aromi, sapori e consistenza consolidano lo stile in cucina. Un concept che ritroviamo nelle “Costolette di agnello con panatura di pistacchi e verdure”. L’italianità si fonda all’intuizione per un gusto che richiama la purezza dei sapori, il risultato è un piatto bilanciato capace di rivelare padronanza e cura per i dettagli.

Al Volt Ristorante i desideri gastronomici incontrano il reale dei sogni e si scoprono nuovi orizzonti di gusto e di piacere sensoriale che culminano con il dessert “Passione cioccolato”. È il trionfo del cioccolato tutte le variazioni del tema sono edificate in equilibrio dal contrappunto amaro del cioccolato fondente alla dolcezza della cremoso al latte. Pulsazioni organolettiche che si scoprono man mano e ad ogni assaggio una piccola esplosione in bocca rivela l’intensità dell’amarena e la freschezza della fragola, per una nuova dimensione della dolcezza che svela sapori articolati e bel equilibrati.

Impalpabili sensazioni continuano con la piccola pasticceria, una voluttuosa carezzevole “Tenerina” al cioccolato ci abbraccia per una seducente arrivederci tra incanto e piaceri gourmet.

 

Ristorante Al Volt
Via Fiume, 73
38066 Riva del Garda, TN – Italy
t: +39 0464 552570
http://www.ristorantealvolt.com/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (10/10/2020)

 

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