Batard restaurant Tribeca. L’istinto della semplicità, intuito da chef

Batard Restaurant New York. Gusto come quintessenza del diletto del vivere. Un mondo diverso, unico, gourmet, nel quale la passione dello chef Markus Glocker e dello staff si unisce alla ricerca per la semplicità e al rispetto per la materia prima.

di Antonella Iozzo

New York – Batard Restaurant Tribeca, classic couture per una semplicità al suo miglior livello. Se la vera classe è una dote innata quella del Batard Restaurant è una declinazione di autenticità che persegue l’armonia dei sapori, nel cuore di Tribeca, il quartiere più trend di New York.

Informale e sobrio, intimo e raffinato disegna l’atmosfera con toni morbidi e caldi. Il design firmato Glen Coben rilascia infinite suggestioni sensoriali sul fil rouge del relax e del comfort e la sala è un inno allo spazio orchestrato con tagli di luci e tavoli che, come quinte di palcoscenico, delimitano senza chiudere.

Dettagli curatissimi dalla rarefazione sottile, tratteggiano un’elegante scenografia con rimandi alla natura, grazie e bassorilievi a forma di vite, quasi evocazioni di un dipinto astratto che trasuda le fibre dell’intimo nel modern tuch del vivere. Morbide sedute in pelle scura e mohair, segno distintivo di un eleganza senza tempo, invitano a godere di una straordinaria esperienza culinaria firmata dallo chef Markus Glocker.

Al Batard il gusto è la quintessenza del diletto del vivere. È un mondo diverso, unico, accogliente, caloroso, gourmet, nel quale la passione dello chef e dello staff si unisce alla ricerca per la semplicità e al rispetto per la materia prima di alta qualità.

Vivere un esperienza Batard significa vivere nuove sensazioni che dipingono profumi e sapori in paesaggi culinari che trasformano la degustazione in un momento raro e intenso.

Stagionalità e ingredienti eccellenti che rimangono protagonisti in ciascuno piatto che diventa ambasciatore di cultura, quella multiforme delle chef. È come se il rispetto per le diverse sfaccettature culinarie divenissero nel suo gesto condivisone cultura, integrazione di stili che esaltano sempre e comunque ogni singolo ingrediente con semplicità.

Al Batard i piaceri della tavola diventano occasione per fa viaggiare i nostri sensi. È un arte quello dello chef Markus Glocker che lo ha onorato di una stella Michelin.

Semplicità, autenticità, armonia che sublimano in sapori in piccoli scrigni di piacere e maestria come il “Madai Crudo”, che si scioglie in bocca. Ogni elemento ha un ruolo essenziale, il cetriolo compresso, la vinaigrette di agrumi speziati, esplodono al palato e rendono il piatto ben equilibrato. Nel calice il Grüner Veltliner walter buchegger “geppling”, kremstal 2016, minerale, fresco, elegante, consigliatoci dal Wine Director Jason Jacobeit, la sua professionalità e il suo fine palato rendono ogni abbinamento svettante intreccio di musicalità enogastronomica. E il Grüner Veltliner ci accompagna anche con “Coal Roasted Carrots”, mai la dolcezza delle carote ha intonato un’ode così intensa e paradisiaca. Tutte le sfumature cromatiche delle carote, arrostite al carbone,  e le sue declinazioni gustative, rilanciate con una evanescente vinaigrette allo champagne e la morbidezza speziata del goat cheese, un piatto che dimostra lucidità di pensiero oltre che trasporto emozionale.

Classico e gustoso, complesso e raffinato. La personalità dello chef e la sua filosofica dipingono ogni piatto, il suo background internazionale con escursioni europee è il mordente di una rapsodia culinaria mirabile quanto esaltante. Gli ingredienti esaltati al massimo nel rispetto della loro natura invitano a nuovi assaggi e nei “Garganelli” l’esplosione di consistenze e di sapori raggiunge un livello superiore. Il ragù di stinco di agnello fedele al gusto del tempo, è come se evocasse dei ricordi mentre ti delizia con avvolgenza rilasciando i sapori sopraffini dati dalla zucca, dalle mandorle e dal bacon croccante. Gioco di consistenze che interagiscono fra loro raccontando una storia. Jason Jacobeit ci propone l’eleganza del Pinot Nero Red Burgundy Wine Domaine Joseph Roty Bourgogne 2014, la complessità del terroir, cadenza la raffinatezza sorso dopo sorso ed è poesia.

In un piatto possiamo trovare sogni ed ambizioni? Decisamente si, se i “Whole Wheat Tortellini” sono quelli nati dalla genialità creativa elevata a cura e rispetto per la materia prima dello chef Markus Glocker. Un piatto articolato, un concentrato di tecniche. La sfoglia sottile e leggiadra come un velo, il ripieno con coda di bue brasata è morbidezza e profondità insieme, l’uovo di quaglia dona ricchezza e intensità seduttiva contrastando la purezza lirica del brodo. Il piatto diventa visione ed insieme evocazione dalla bontà sconvolgente.

L’evoluzione della semplicità diventa arte e il sapore rinasce purezza “Striped bass”. Un piatto classico ed elegante che non tradisce le aspettative. La presentazione è astrazione geometrica con un cuore, i colori freschi e vividi. L’ottima consistenza del pesce e avvolta dalla crema di verza mirabilmente leggero e la schiuma di basilico tailandese vaporoso come una nuvola, lega il piatto di una chiarezza straordinaria.

In controcanto “New Zealand Venison”. Sapore deciso, pieno in una sinfonia mahleriana che si moltiplica all’infinito ed ogni qualvolta il gusto scopre le molteplici sfaccettature della bontà. L’ottima cottura della carne, la sua deliziosa consistenza, la tradizione della salsiccia, tenera e succulenta che rilascia il calore dei ricordi, e la nota acidula del cavolo rosso per un equilibrio che rinsalda il piatto conferendo il carattere finale. Nel calice il St.-Joseph bernard gripa ‘cuvée le berceau’ 2009, tannico e fruttato con finale persistente e appagante, perfetto per una creazione che trova nuova forma espressiva nel gesto dello chef  Markus Glocker.

Batard Restaurant, passione, talento, tecnica che trasformano gli ingredienti in capolavori di gusto e sapore che con l’Executive Pastry Chef Julie Elkind raggiunge le vette della pasticceria.

Visionnaire come acquarelli delicati ed eterei, note preziose di estro e ragione in un tributo all’arte pasticcera. Quasi visioni sublimi da gustare con tutti i sensi, quasi piccoli tributi alla luce del fermento creativo. Solo così un sorbetto al mango con frutto della passione inscena una danza al palato. Cocco dacquoise gelèe msocato e coriandolo in un bel gioco di consistenze, un volano di emozioni che ci travolge e ci conquista.

Forme e texture che rivisitano il più classico dei dessert francese il Paris-Brest, semplice pasta choux, crema e scaglie di mandorle. Questo dolce è stato creato dal pasticciere Louis Durand, nel 1891 a Maisons-Laffitte, per commemorare la corsa ciclistica Parigi-Brest-Parigi, infatti, la sua forma circolare vuole rappresentare la ruota delle biciclette.

La versione dell’Executive Pastry Chef Julie Elkind è deliziosamente raffinata e impreziosita da una piccola foglia d’oro. La crema al caramello mousseline, setosa ed eterea, e l’intensità data dal gelato alla vaniglia, affumicato, sembrano parlare all’anima. Ad ogni assaggio il mondo scompare e ciò che rimane è il Paris-Brest. Mai la tradizione è stata così valorizzata da un soft touch da una Pastry Chef tanto da evocare il desiderio dei sensi. Ed il Sauternes “Castelnau de Suduiraut” 2009, caldo e setoso, si dilata tra dolcezza e acidità con un finale minerale al sapore di mandorle e nocciole tostate rende l’istante iconico.

Batard Restaurant, l’arte della semplicità, il sapore dell’ospitalità, il gusto per la qualità in perfetto equilibrio per un emozione gourmet fuori dall’ordinario.

Batard Restaurant
239 W Broadway, New York, NY 10013, Stati Uniti
+1 212-219-2777
http://www.batardtribeca.com/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (08/04/2018)

 

Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1