Cantina St. Pauls, nell’origine la differenza

Natura, territorio, identità, valori di una comunità che vive, vibra, pulsa nell’anima di ogni vitigno, di ogni vigneto, di ogni vino La cantina St. Pauls ne è l’emblema, fedele alle origini ma proiettata verso un futuro
di Antonella Iozzo

Vigneto-San-PaoloSan Paolo – Appiano (BZ) – Il domani porta sempre con sé le tracce della storia, sedimenti che custodiscono il valore della tradizione. Espressioni del tempo dal forte carattere identitario che si tramandano alle generazioni future. Cantina St. Pauls di San Michele-Appiano. Cultura e territorio, origine e passione, innovazione e professionalità, la qualità ha trovato il suo spazio.
Dal 1907 quando 36 viticoltori danno vita alla cooperativa Cantina Produttori St. Pauls ad oggi con oltre 200 soci un continuo crescendo di emozioni e competenze al servizio della viticultura.
Il vino è cultura, natura, arte, convivialità. Da importante fonte di nutrimento in passato a essenza quotidiana del saper vivere. Evoluzione mentale e sensoriale amplificata, elaborata ed espressa ai massimi livelli dalla Cantina St. Pauls. Una realtà vissuta, sentita, interpretata da ogni singolo produttore, protagonista insieme al suo vigneto di quell’eccellenza chiamata Alto Adige, perché è proprio dalla terra, o meglio dal terroir che nasce l’autenticità del prodotto e insieme il sentimento che lo nutrono.
Un terrior variegato quanto il paesaggio, pendii, colline soleggiate, alture alpine, ogni zona racchiude le sue peculiari caratteristiche che emergono dall’unicità del prodotto, sono infatti vini freschi, minerali al palato, strutturati nel gusto.
Vigneto-San-PaoloUna poesia nell’affresco della vita i cui versi riprendono simbolicamente il profilo dei vigenti che circondano la Cantina St. Pauls. L’essenzialità della sua filosofia si sviluppa su concetti fondamentali ai fini qualitativi: selezione delle varietà in base ai vigneti, riduzione delle rese, per uve più ricche e pregiate, e introduzione delle tecnologie che s’innestano sul mantenimento della tradizione e della storia. Leggendo, infatti, l’architettura della cantina scopriamo che la costruzione originaria era formata da due cantine sovrapposte, un ambiente era adibito a tinaia e l’altro a zona di lavoro, mentre una rampa d’accesso molto ripida conduceva ai piani superiori, dove veniva depositato il mosto, come avviene ancora oggi. Nel corso degli anni l’innovazione è sempre più presente e la vinificazione diviene un processo sempre più attento e controllato, dalla metà degli anni 60’, arriva in cantina l’uva intera. Interventi scanditi dal tempo, dalla lungimiranza e da anniversari che ne segnano il percorso. Ogni anno si aggiunge un tassello che contribuisce al processo di modernizzazione come l’impianto d’imbottigliamento interamente automatico del 68’ o la presa in carico del mosto mediante piattaforme elevatrici, la sostituzione delle botti in larice con quelle in acciaio dei primi anni 80’.
barik-san-paoloAttualmente la Cantina è sinonimo di tecniche enologiche modernissime e di design anche nella moderna enoteca nata dal precedente punto vendita. È un continuum sul quale si fondano le forme della memoria, archivi rielaborati in un sunto materico di efficienza e riverbero storico culturale, una seduzione innovativa modellata dalla funzione e dalla creatività. Le nuove vasche di acciaio presso le vecchie mura sono il simbolo perfetto dell’interazione tra vecchio e nuovo, accanto alle grandi botti di legno e piccole barrique. L’invecchiamento è un Arte: lento e silenzioso riposo verso la meditazione dei sensi, sotterranea rinascita in botti di rovere di provenienza francese perché ogni vitigno ha bisogno dell’ambiente giusto per invecchiare. Vini preziosi che danzeranno nei calici portando in se note legnose, pennellate fruttate, carattere e passione, dai grandi rossi ai grandi bianchi raffinati, eleganti, armoniosamente sapidi.
È un crescendo ispirato dal passato e realizzato per le generazioni future, un prezioso lascito vivo e pulsato che innerva il presente, che si fonde con la comunità che ne è l’anima, che rinasce ogni giorno nell’alba di un credo fattasi tangibile essenza attraverso i gesti di persone semplici, di produttori che coltivano la terra con passione e rispetto. Origine che rivela il suo particolare legame con il paesaggio in un rigoglioso richiamo della natura. Mosaico di sapienza, competenza ed emozioni, proteso in avanti da un team giovane, ad iniziare dal direttore Alessandro Righi e dall’enologo Wolfgang Tratter, dinamico, intraprendente, fortemente motivato che trasmette il valore dell’appartenenza, della cultura enoica, del vivere il proprio territorio e comunicarne l’espressività attraverso un prodotto che trattiene e contemporaneamente trasuda tutta la musicalità e l’intensità armonica dell’universo Cantina St. Pauls.
Bunker-San-PaoloVisitare i luoghi, scoprire i paesaggi, carpire il fascino dei vigneti, ci troviamo nell’Oltradige ed è proprio su queste fertili colline che si trova Appiano, è un’esperienza coinvolgente e di grande suggestione se poi siamo accompagnati dall’enologo Wolfgang Tratter scopriamo una nuova dimensione d’infinito, quell’infinito che vive in questi terreni, anfratti di semplice bellezza, che non potrebbero essere più eterogenei per condizioni climatiche, per caratteristiche dei terreni, per esposizione. Ed è solo grazie alla completa dedizione e alla sapienza dei vignaioli se da ogni appezzamento emerge l’unicità di sapori e profumi inconfondibili perché solo qui i vitigni autoctoni come il Lagrein, il Gewürztraminer o la Schiava sviluppano tutta la loro identità e il loro carattere.
Una sinfonia che si completa con il Pinot Bianco sui versanti più alti e ancora il Sauvignon. Alture diverse per vitigni diversi, un’alternanza di monti e valle, un microclima differente e un ampio ventaglio geologico insieme a sistemi di allevamento come il Guyot e tecniche come l’irrigazione a goccia e gesti antichi che ritornano per lavori manuali come la vendemmia rigorosamente a mano, e non potrebbe essere altrimenti con vigneti spesso molto irti e scoscesi. Elementi questi, o, meglio, realtà che danno vita a un quadro dal quale si diramano le linee guida, si aprono le forme ,nascono le sfumature che rendono ogni vino un’opera d’arte.
OLYMPUS DIGITAL CAMERAVini che si rivelano e rivelano la buona gastronomia, se poi il panorama intorno abbraccia l’intera valle da Bolzano a Merano l’incanto è perfetto. Da poco più di mille metri s.l.m una vista spettacolare si distende sotto i nostri occhi ci troviamo al “Gasthop Lipp” di Predonico, poco sopra Appiano. Un poso ideale per una degustazione, qui il gusto rustico della tradizione si sposa con la leggerezza e la genuinità. Una semplicità esaltata da un ottimo Pinot Bianco Plötzner DOC St. Pauls fresco, sapido, armonico e molto delicato, lascia un retrogusto che continua ad avvolgerci con morbidezza. Invisibile fermezza che accompagna l’elegia dei sapori che si elevano dai piatti tradizionali. Atmosfera agresta che il Pinot Bianco circonda, apre, riflette, fino al dessert. Intermezzo gustoso tra un vigneto e l’altro, che comunica la cordialità e l’arte dell’accoglienza della gente del posto, ed i vini non possono non riflettere l’essenza del luogo, l’origine, il carattere unico che rende inimitabile la qualità dell’Alto Adige e quindi della Cantina San Paolo.
Tra la linea classica dei vini San Paolo, la luce dai riflessi dorati ci conduce verso Pinot Grigio DOC, per poi dolcemente scivolare verso l’aromaticità intensa del Gewürztraminer Justina DOC, prima di scoprire la linea Passion nata nel 2007 e presentata in occasione del centenario della Cantina, anche qui Pinot Bianco, Sauvignon, Gewürztraminer e tra i rossi il Pinot Nero Riserva raffinato ed elegante ed il Lagrein Riserva.
Botti-Legno-San-PaoloIl valore della tradizione nell’espressione dei migliori vini, una scultura sonora che evoca profumi, colori, emozioni e rinasce aurora bagnata dall’esperienza e dalla professionalità. Valori tra il respiro della creatività: nasce nel 1979 il marchio PRAECLARUS, Lo Spumante. Un’eccellenza consegnata al tempo e dal tempo è rinata con il nuovo metodo classico PRAECLARUS presentata al pubblico pochi mesi fa con una nuova veste che ne valorizza la qualità superiore. Un prodotto sul quale l’enologo Tratter, ha lavorato con profonda dedizione e cura meticolosa riuscendo a rendere eterea e fluttuante tutta la fragranza ed aromaticità dell’uva Chardonnay, base del Cuvée St. Pauls proveniente dai vigneti collocati nelle zone più in alte della Cantina St. Pauls e soggetti a notevoli sbalzi termini fra il giorno e la notte. La maturazione di 48 mesi sui lieviti in un vecchio bunker militare a temperatura costante intorno ai 12°, suggellano la complessità esclusiva di questo capolavoro.
Natura, territorio, identità, valori di una comunità che vive, vibra, pulsa nell’anima di ogni vitigno, di ogni vigneto, di ogni vino. È lo spirito del luogo, di Appaino e di tutte le sue frazioni, uno spirito che dimora nella luce del domani, la stessa che traspare da ogni calice e rende protagonista ogni produttore, ogni famiglia del produttore. Generazioni che camminano uniti, compatti, animati da un obiettivo comune: preservare la ricchezza di questo immenso patrimonio. La cantina St. Pauls ne è l’emblema, fedele alle origini ma proiettata verso un futuro in cui sempre di più le forme dell’innovazione e quelle della tradizione s’incontrano. Terroir di vini ed emozioni.

CANTINA PRODUTTORI SAN PAOLO
Via Castel Guardia, 21
39050 San Paolo – Appiano (BZ)
ALTO ADIGE – ITALIA
Tel. +39 0471 662183  – Fax +39 0471 662530
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di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (18/08/2013)

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