Cantine Marchesi di Barolo, tradizione evolutiva

Cantine Marchesi di Barolo. Oggi la famiglia Abbona continua a condurre l’Azienda nel segno di una tradizione evolutiva capace di far emergere l’anima della persone che vi lavorano, la poesia dei vigneti, lo spirito del luogo.
di Antonella Iozzo

Cantine Marchesi di Barolo, tradizione evolutivaBarolo (CN) – Quando la storia ha il sapore di una favola il sogno sfuma la realtà, librandosi in una danza di profumi a aromi che decantano la poesia di secoli di cultura enologica nel segno del Barolo. Se poi ci troviamo in Piemonte, proprio nel comune di Barolo, per una visita alle Antiche Cantine dei Marchesi di Barolo e siamo accompagnati da Ernesto Abbona, erede di una tradizione che si rinnova corroborandosi nel tempo, la fascinazione del luogo e del racconto ci avvolge completamente proiettandoci tra versi di cultura che compongono la melodia del vino, la stessa che ha cadenzato la vita di chi gli ha dedicato cura, passione, impegno.

Il paesaggio armonioso e suggestivo, si apre al pensiero e disegna emozioni in perfetta armonia con i profili irregolari e dolci delle colline che circondano il comune di Barolo, il cui terroir unico ci rimanda alle continue trasformazioni dell’universo. In epoche diverse fondi marini, non dimentichiamo che qui giungeva il mare, ricchi di minerali divengono una composizione ideale per questo particolare vitigno che è il Nebbiolo, vitigno dalla forte personalità, sobrio ed elegante quanto lirico ed essenziale.

Cantine Marchesi di Barolo, tradizione evolutiva

La nostra storia inizia nel 1807 quando il Marchese di Barolo Carlo Tancredi Falletti, sposa Juliette Colbert di Maulévrier, nobildonna francese e pronipote del famoso ministro delle finanze del Re Sole. La Marchesa, donna di raffinata intelligenza non solo intuisce le singolari qualità del Nebbiolo ma interviene concretamente, mediante l’aiuto di enologi ed esperti, per attuare il miglior sistema capace di determinarne e garantirne la qualità.

Primo passo, una completa fermentazione all’interno delle cantine e non più all’aperto, ed un prolungato affinamento in legno. Cantine che fece costruire su terreni rivolti verso il castello dei Marchesi Tancredi Falletti, era come affacciarsi sulla propria idea divenuta concreta espressione, un desiderio che si veste di vita e di natura.
Oggi in questo luogo ricco di storie e di fascino, oltre alle cantine, trovano spazio, in una forma aperta e proiettata al domani, l’enoteca, la vineria e la foresteria. È qui che giunge l’uva al momento della vendemmia, nell’ampio cortile interno coperto si, ma non alla luce che penetra con tutta la sua luminosità inondando di energia, entusiasmo e vitalità ogni momento che accompagna il vino, il suo gesto e quello della famiglia Abbona la cui storia ci rimanda ancora una volta a quella dei Marchesi Falletti, dinastia estintasi nel 1864, con la morte di Juliette. Il suo ricordo, però, continuò a vivere nell’attività benefica dell’Opera Pia Barolo che nacque nel Palazzo Barolo, a Torino.

Dalla terra alla tradizione, nella nobile forma del suo frutto: la vite, e dalla vite a Pietro Abbona che aveva già fondato la propria cantina “Cavalier Felice Abbona e Figli”, e che insieme al fratello Ernesto e alle sorelle Marina e Celestina, acquista le antiche cantine di vinificazione ed affinamento dei Marchesi di Barolo.

Inizia un orchestrazione di sentimenti e pensieri in grado di esprimere nel tempo l’universo Barolo. Un vino che porta in sé i segni, i gesti, le forme i profumi della sua terra, profumi conservati nelle botti, alcune storiche appartenute alla Marchesa Falletti e che si possono ancora ammirare nelle cantine Abbona. Tutto ciò è vissuto, è emozione, è esperienza di vita, è musicalità che ridefinisce la bellezza di creare vini di qualità e di viverli comunicandoli al mondo con passione e impegno da più di cinque generazioni.

Oggi la famiglia Abbona continua a condurre l’Azienda nel segno di una tradizione evolutiva capace di far emergere l’anima della persone che vi lavorano, la poesia dei vigneti, lo spirito del luogo. Una felice combinazione che sfocia nel cantico dei cantici il Barolo che profondo e vellutato ci conduce verso nuove sensazioni che esaltano il perfetto binomio originalità e qualità. Originalità di vitigni autoctoni, di suoli che trattengono il passato e rilasciano la preziosità della loro variegata composizione argille, marne calcaree, marne bluastre, tufo, arenarie e sabbie, di un microclima temperato grazie all’azione dalle Alpi e dell’Appennino e di escursioni termiche tra il giorno e la notte, fondamentali per la formazione dei profumi, che diverranno mirabili afflati di grazia dopo la vinificazione. Caratteristiche che raggiungono l’apice grazie ad una filosofia che punta su livelli qualitativi eccelsi.

Cantine Marchesi di Barolo, tradizione evolutiva

Il fascino discreto della famiglia Abbona: Ernesto, la moglie Anna, ed i due figli, è l’imprinting di una conduzione altamente professionale, scrupolosa nella cura dei dettagli, sensibile alle dinamiche del domani che avanza. Se l’esperienza scivola fra le anse del tempo e la storia di una famiglia diviene tessuto connettivo fra il passato e il presente, quella della famiglia Abbona più che il tessuto è la tela sulla quale da gesti accurati, sapienti e precisi nasce il ritratto di una grande vino, il Barolo. La natura è l’immensa tavolozza nella quale i vitigni autoctoni trovano la dimensione perfetta per essere la migliore espressione identitaria. Ogni luogo ha il suo interprete, ogni vitigno è anima e terra di quell’angolo di mondo che pulsa la sua essenza unica.
E la famiglia Abbona con profondo rispetto ne preserva la tipicità vinificando singolarmente le uve di ogni singolo vigneto.

Vini intensi, strutturati, ma anche morbidi ed eleganti che rappresentano il profondo dialogo dell’azienda con il territorio. Dai Crus Storici alle Riserve, dalla Tradizione alle Selezioni, voci del tempo tra passione ed esperienza, come il Cru Barolo Cannubi, dal nome della zona di produzione, una collina posta al centro dell’area di Barolo molto calcarea e accarezzata da un clima che ne eleva le potenzialità, le uva di conseguenza risultano armoniche, equilibrate nei profumi e nella struttura e ciò che avvertiamo al primo sorso è la forza dell’autenticità, la spiccata personalità dei produttori e l’amore per il passato. Un Barolo con un bel tannino, che ti prende per mano e ti parla dolcemente. Così come il Barbera d’Alba Peiragal la cui vocazionalità territoriale sconfina nella ricchezza aromatica che esplode in bocca e invoglia ad un nuovo sorso.

Ogni vino prodotto dalle Cantine Marchesi di Barolo è un effluvio etereo quanto vigoroso, un gioco di equilibrio dal lungo epilogo. Uno stile inconfondibile quello della famiglia Abbona che unisce sempre il gusto della storia a una feconda creatività. Anima sfaccettata e audace capace di evocare emozioni e riaccendere l’energia con il Moscato D’Asti Zagara, vivace, zuccherino, coinvolgente, l’altro gusto della storia dalle cadenze aromatiche che si distendono in un giallo paglierino dai riflessi dorati, non è vino, ma nettare nato da mosto parzialmente fermentato. 

L’anima del vino si degusta, si ascolta, si percepisce, è una musica infinita che disegna la storia, scandendo arte e passione. È un’armonica partitura di verità e sensazioni che ci viene incontro dalla cantina, qui il legno, il passato, le botti dimorano nelle vibrazioni del tempo, quelle storiche poi, accuratamente ripulite rinascono e rivivono mentre il vino invecchia e respira. Dalla cantina procediamo verso l’enoteca, un vero scrigno dove i secoli sono raccontati da antiche bottiglie accuratamente conservate come quelle firmate Cavalier Felice Abbona e Figli l’inizio di un lungo cammino che s’incrocia con i Marchesi. È la fascinazione della storia che diviene storie di vita e di emozioni, di idee e di progetti. È una realtà intrisa di tradizione sopita in ogni bottiglia. Annate che sembrano quasi il controcanto di avvenimenti internazionali storici, politici e sociali, numerose sono infatti le testimonianze, le lettere, i ringraziamenti per quelle case di Barolo che hanno siglato il presente che cambia intorno a noi.

Cantine Marchesi di Barolo, tradizione evolutivaLa visita presso le Cantine Marchesi di Barolo non poteva che concludersi in Foresteria, ed è come se si entrasse in un’atmosfera raffinata data da una cifra decorativa raffinata, formale, astratta. Un ristorante nel quale predomina il bianco. Il bianco come inizio, come prima pagina di un racconto il cui protagonista non può che essere il Barolo con il suo rosso intenso, caldo, avvolgente. Le superficie si dilatano, invitando a soffermarsi ora sul rosso scarlatto di sensualissime rose poste come centrotavola, ora sul design, ora sulla spettacolare vista: vigneti baciati dal sole. È una questione di classe, di stile, di buon gusto che ci riporta alla signora Anna. Linee morbide che trovano la perfetta corrispondenza con il gusto, raffinati chef infatti propongono una cucina di qualità, che interpreta la tradizione e il carattere di chi la custodisce e la tramanda con intelligenza e competenza.

Cantine Marchesi di Barolo un romanzo da degustare, un territorio da leggere ascoltando la musicalità di vitigni autoctoni, Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Grignolino, Moscato, tutto intorno una sola grande sinfonia il Barolo. 

 

Cantine Marchesi di Barolo
Via Alba, 12 – 12060 Barolo (CN) – ITALY
Telefono: +39 0173 56.44.00  –  http://www.marchesibarolo.com

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (16/09/2013)

 

 

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