Era Ora Restaurant italian touch a Copenaghen

Era Ora Restaurant, la stella Michelin più longeva dalla Scandinavia, grazie all’eccellenza della materia prima e alla saggezza evolutiva di Elvio Milleri. Soft design e allure intima disegnano l’ambiente, profondità romantica che sembra perseguire la naturale inclinazione del fascino italiano in taste of quality. 

di Antonella Iozzo

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Copenaghen – Il buon sapore della cucina italiana è un sunto di tradizione, semplicità, identità che continua a sedure il mondo. Il made in Italy enogastronomico diviene icona del lifestyle italiano capace di dettare i ritmi del marketing con un crescendo continuo di export nei mercati internazionali. Massima espressione dell’Italia spesso in caduta libera nelle scelte poco etiche di chi specula sul valore Italia penalizzano il settore e la nostra immagine. Troppo spesso sul tavolo estero troviamo copie scadenti del made in Italy, è una sequenza kitsch e vintage di cattivo gusto che scivola nei retrobottega dei tanti ristoranti e punti vendita sparsi per il globo.   

Dalla Scandinavia, da Copenaghen la città dove il Noma regna sovrano, la smentita più autentica, la realtà culturale ed enogastronomica italiana apprezzata ed elogiata dall’esigente clientela scandinava e da un parterre internazionale che ha saputo riconoscere l’essenza della tradizione italiana elevata a quintessenza della nostra straordinaria varietà regionale: Era Ora Restaurant semplicemente anima italiana nel landscape dell’alta qualità. La stella Michelin più longeva della Scandinavia, infatti, da ben 19 anni risplende nel cielo della cucina gourmet di Copenaghen, grazie all’eccellenza della materia prima e alla saggezza evolutiva di Elvio Milleri.

eraora-restaurant-panzanella-byluongoEra Ora Restaurant naturalmente ha un cuore e una mente italiana Elvio Milleri, colui che nel 1973 inizia una nuova era della cultura culinaria italiana all’estero con un piccolo ristorante di 28 coperti. Dalla provincia di Perugia, i sentieri della vita lo conducono a Copenaghen, lo città lo affascina, diversa sotto tutti gli aspetti dalla nostra penisola, ne vive il flusso culturale e ne trasporta la sua passione e il suo amore per la cucina italiana, la vera cucina italiana, quella a km zero, quella fatta con l’eccellenza della materia prima, quella che profuma di terra e di mare. Allora, personalmente approvvigionava il suo ristorante: una volta al mese sale in macchina e guida fino al suo paese per rientrare con prodotti che diventeranno l’emblema del nostro Made in Italy, esaltando il palato internazionale.

Milleri, incontra i produttori e ascolta i loro prodotti capaci di raccontare storie e tradizioni, qualità e naturalità ed inizia il fantastico viaggio dei sapori nella città di Copenaghen, tra i vecchi canali di Christianshavn, in un edificio del 18° secolo completamente ristrutturato.

Soft design e allure intima disegnano l’ambiente, ricercato, discreto, avvolgente. È la moglie Edelvita ha curare personalmente gli arredi. Attenzione per il dettaglio, cromie calde, vettovaglie candidamente bianche in una geometrica disposizione che arreda, quasi a richiamare un’opera mondriana. Obiettivo fusion con un corner dal tipico stile danese, tavolo e sedute in legno sagomate, curve morbide, è la natura che entra in scena.  Dall’ampissima vetrata la luce e i richiami di un giardino che ricorda l’Italia, con reperti del tempo passato in dialogo con il contemporaneo e la vegetazione. All’interno la seduzione scivola dalle opere d’arte capace di richiamare l’eclissi di luna, le costellazioni, i pianeti mentre ad ogni sguardo il destino del cielo sembra sfumare il pathos emozionale dell’animo.

eraora-restaurant-carbonara-byluongoProfondità romantica cesellata da una paradisiaca estensione culinaria: Amuse-bouche che sembrano perseguire la naturale inclinazione del fascino italiano in taste of quality.  “Wild rice, Burrata and Beluga” la cremosità della burrata abbraccia la ricchezza del cavialem esclusivo, prezioso come un diamante incastonato nella sua raffinata venatura decisa ma delicata esaltata dalla croccantezza del riso selvatico. Sontuosità di sapori che si espandano dalla “Frolla, clams and emulsion of Parmigiano and garlic”. Perfetta armonia dei sapori, equilibrio delle spezie, aglio e peperoncino, esaltano la leggerezza della vongola sospesa nel parmigiano, è un elogio, dove tutti i sapori sono riconoscibilissimi ed equilibrati. La triade si conclude con “Puffed quinoa, tomato and Ricotta salata” una croccante chips di quinoa sospesa nella verve della ricotta grattugiata, intensità che si rafforza con le olive taggiasche e l’acidità del pomodoro, il tutto annaffiato dalla bollicina persistente del Franciacorta.

Personale, per la maggior parte di casa nostra, a dir poco eccellente, il Maître con precisione, professionalità e savoir faire italiano, spiega i piatti ed induce l’ospite a percepire la fragranza dei vini e le delizie culinarie, immergendolo, amabilmente, in un’esperienza sensoriale che si apre come una sinfonia e avanza come un’opera lirica sul palcoscenico della freschezza e della stagionalità.

Il menu che stiamo saggiando è, infatti, il menu primaverile, un’implosione di profumi e aromi che richiamano la solarità vivace e al contempo sfumata di un preludio d’estate.

eraora-restaurant-agnello-byluongoLo chef, preparatissimo, italianissimo e giovanissimo, è Nicola Fanetti, tensione creativa tesa fra tradizione e inventiva ci sorprende per la sua abilità tecnica e la sua passione che affiora in ogni piatto come in “Memories by the water. Tonnetto with fennel, pine nuts and salsa tonnata”. Ovvero italian style in un luminoso concept estetico che sposa materia prima e semplicità innovativa, il finocchio e la rucola puliscono il palato sedotto dalla salsa che veste l’essenzialità del tonnetto, lasciandolo respirare. Nei calici il Verdicchio San Paolo, 2009, Marche, dai profumi delicati e vivaci un buon controcanto. Profumi delicati come una carezza e composizioni artistiche degne di un dipinto di Monet, sono gli accordi sonori della “Walking through the kitchen garden. Panzanella Toscana. Chef’s Interpretation”. Nel nome la sua filosofia, nella presentazione la sua elevazione sensoriale, nel gusto l’intuizione dello chef nel far parlare le verdure, semplicemente accostandole con gusto, sapienza ed estro culinario. È un canto che inizia dalla vellutata di lattuga con poche gocce di aceto sul quale sono adagiate zucchine, carciofi, peperoni, asparagi, puntarelle, carote, e curve dense di pane come spugne marine. Ogni verdura con la sua forma sferica, lineare o geometrica una danza della fantasia nel solstizio di primavera, semplicemente joie de vivre allo stato puro. Dalle Marche all’Umbria, attraverso sorsi di fragranze che richiamano il territorio italiano, il Grechetto Tili 2013, sapido e di buona struttura, rilascia note minerali e agrumate, ottimo l’abbinamento.

Living nel benessere del gusto della grande cucina italiana, interpretata magistralmente dallo Chef Fanetti  che continua ad entusiasmarci con “Into the wild. Stuffed guinea fowl with mushrooms, black truffle, tomato confit and variation of sweet peas”. Faraona farcita con funghi e tartufo nero, aromatica, intensa, profonda, è un ritratto di terroir che rimanda alla mente l’artigianalità, la manualità, il sapere di un tempo nell’interpretazione del gusto di oggi. Classicità che sogna nella tenerezza dei piselli, voluttà che rinasce nella nota acuta dei pomodorini, una complessità ben orchestrata con il Nero d’Avola Castello Svevo, 20014 Sicilia.

eraora-restaurant-pre-dessert-byluongoC’è tradizione e modernità, libertà e razionalità nei piatti dell’Eraora Restaurant, ma, soprattutto, c’è un solido universo di valori portati avanti da Elvio Millari e dal suo staff.  Il cibo racconto e nell’interpretazione dello Chef Fanetti, la regionalità di casa nostra, diventa costante movimento, rinnovamento ma sempre comprensibile e tangibile. La sostenibile leggerezza di una particolare carbonara “Patata pillow pazzia. Roasted patatos, emulsion of carbonara, crispy Pancetta and vegetable ash”. Le idee si fondono con la tradizione in una declinazione di fuggevole fantasia che associa gnocchi di patata, leggermente saltati, a un’emulsione di uova che come pennellate di solarità italiana ricadono sulla consistenza della pasta, il croccante della pancetta le conferisce la propria identità, e il tocco d’artista si evince dalla cipolla, piccola nota di acidità giusto per contrastare. Il tappeto sonoro del Nebbiolo 2009 Giuseppe Cortese, Piemonte, distende frutta rossa matura e aromi intensi ed esalta l’espressività.
È un viaggio nella fantasia dell’arte culinaria riletta ogni volta in modo diverso, come con la “Hillsides of Sardegna. Spring lamb carrel, alongside smoked eggplant and raw rhubard”. Afflato di consistenze diverse, diventano emozione, gusto, in un virtuoso solstizio di cibo e natura. Agnello tenerissimo che sfoggia un naturale equilibrio tra la leggera affumicatura e la melanzana. Tensione musicale all’unisono, dove la purezza dei sapori convive con la ricerca ed implode nel finale grazie al rabarbaro, quasi a chiedere un brindisi con il rosso loquace Barbera 2007 Brovia, Piemonte. Woman in red loquace e suadente in ogni sorso. Piatti d’autore anche per i nomi che colgono lo l’esprit d’artifice e l’immaginifica prospettiva di un orizzonte infinito.

Tutto è poesia che nasce dalla meticolosa selezione di materie prime provenienti dall’Italia. È la firma di Elvio Milleri e del suo ristorante Era Ora.

Un’armonica esplosione di sapori che si conclude nel dualismo cromatico dei dessert “Mediterranean Flavors. Tartara of mozzarella with apricot, capers and focaccia”. Dolce e salato, freschezza e profondità, contrasti che si accordano con in ritmo che apre il respiro conducendoci verso la “Spring in Modena. Strawberry, balsamic” spuma di fragole, come nuvole sospese nel giardino dei sensi, dove l’aceto balsamico emerge prepotentemente, poi, si stempera ma rimane nella lunga persistenza, aggraziata dal Moscato Piemontese, La Morandina. Il gusto si tinge di nuova luce, poi petite patisserie celebra la notte in un bacio after dinner, pericolosamente intrigante, chioccolato bianco e frutti di bosco.

Era Ora Restaurant, la memoria si fonde con l’estro contemporaneo, la natura alla passione di Elvio Milleri che richiama alla purezza dei sapori e a saper cogliere le emozioni, plasmandoli in sentimenti dal cibo all’anima e viceversa.

Era Ora Restaurant
Overgaden Neden Vandet 33B, 1414 København, Danimarca
Telefono:+45 32 54 06 93
http://www.era-ora.dk/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (07/06/2015)

 

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