Fanticelli e Abbona

Fanticelli e Abbona ovvero Sigaro Toscano VS Barolo. Questo binomio rompe i luoghi comuni, sposa l’armonia dei Salotti e coniuga sotto il segno del piacere due espressioni del buon vivere.
di Antonella Iozzo

Fanticelli-AbbonaSan Cassiano (BZ) – La filosofia del piacere incontra la professionalità del marketing e della comunicazione ai Salotti del Gusto di Alta Badia. Espressione vincente e cornice ideale per la degustazione di Sigaro Toscano in abbinamento con il Barolo Chinato di Marchesi di Barolo. Un’intervista incrociata tra Stefano Fanticelli, presidente del Club Maledetto Toscano e Valentina Abbona giovane volto delle Cantine Marchesi di Barolo, si dispiega come una danza sensuale che seduce l’anima, un abbraccio tra due espressioni culturali capaci di coniugare storia e tradizioni. Parole che raccontano il sapore del vissuto, diverso eppure simile nella forza sconvolgente delle emozioni, pennellate che indossano il sentimento della vita, che sia distesa nel “terrior” del Barolo o protesa nelle pianure toscane, la sua poesia è sempre e comunque suono nell’arte della meditazione.
Stefano e il suo amore per il Sigaro Toscano
Sono un flautista ma non un salutista e pur non avendo mai fumato una sigaretta in vita mia mi sono trovato coinvolto nel “Club Maledetto Toscano” fondato da mio fratello Roberto e un gruppo di amici alla fine degli anni 80’. Amo scoprire nuove emozioni, ampliare la conoscenza, approfondire ogni nuova esperienza che la vita mi riserva. Il vino e il Sigaro Toscano sono due realtà affascinanti e anche convergenti con le quali subito sono entrato in sintonia prima frequentando un corso da sommelier e poi avvicinandomi al tabacco. Il Sigaro Toscano è un momento di meditazione, se esiste lo slow food esiste anche lo slow smoking, proprio perché il sigaro regala e suggella momenti di serenità, possiamo sentirne tutta la fluidità passeggiando, ma dove si combinano una serie di elementi come una buona seduta, una buona temperatura e un clima silente si riesce a condividere, a conversare, come dicono a Cuba a “compartir” delle grandi emozioni, piacere che chiama altro piacere, ossia un buon bicchiere. Su questo tema sono nate negli ultimi quindici anni tante scuole di pensiero, dalla classica ovvietà dei distillati, alle bollicine che riescono a ripulire e rinfrescare il palato rendendolo ricettivo agli aromi del sigaro, dai vini da meditazione come i passiti, che sono eccezionali al Barolo Chinato pura poesia, elegia che riaffiora lentamente.
Valentina e la sua dedizione per il Barolo e l’Azienda di famiglia
Produciamo Barolo da sei generazioni è quindi una dedizione nata dalla storia, dalla tradizione, da un vissuto trasmessomi con passione. È stato l’intuito femminile ad iniziare un percorso che ancora oggi è sinonimo di eccellenza, di qualità, di cultura, infatti, grazie alla grande intuizione, sul metodo di fermentazione, della Marchesa Juliette moglie del Marchese di Barolo, il Barolo ha iniziato ad esprimere il suo suono profondo. Nel 1929 la famiglia di mio padre, già proprietaria della Cantina “Cavalier Felice Abbona e Figli”, in prossimità del castello dei Marchesi di Barolo, acquista le loro cantine. Inizia un percorso nel segno della continuità, il passato ha incontrato il nostro know-how, un apporto nel segno di una tradizione evolutiva, che mantiene inalterate le radici e rilascia l’energia e lo spirito di un lavoro che altro non è che pura e concreta dedizione.
Stefano , la storia segna anche il Sigaro Toscano?
Si, naturalmente. La mission del Club è infatti divulgare la centenaria storia del Sigaro Toscano nato nel 1815 nella manifattura di Firenze … per sbaglio. Durante l’estate le foglie di tabacco, vennero sorpresi da un improvviso acquazzone, si decise comunque di non buttare via nulla e di asciugare le foglie bagnate, per poi riutilizzarle creando sigari economici. Fu subito un gran successo dovuto al fatto che il tabacco fermentato assume un gusto del tutto particolare. Nacque il Sigaro Toscano. Attualmente la sua produzione ci rimanda alla manifattura di Lucca, la più importante e grande d’Europa, altra manifattura importantissima, dove si producono sigari aromatizzati si trova a Cava dei Tirreni. La storia sembra propria che abbia bussato alla mia porta abito, infatti, a Foiano della Chiana in provincia di Arezzo, zona di coltivazione del tabacco Kentucky , tabacco con il quale si realizza il Sigaro Toscano.
Valentina, la tradizione evolutiva segna anche questo particolare abbinamento?
Sto vivendo questo fantastico mondo da poco tempo, sono ancora nella fase esplorativa, ma già avverto il feeling che lega il vino al cibo, alla cultura, alla civiltà del bere. Trovo l’abbinamento al Sigaro Toscano estremamente affascinante, è una filosofia, capace di creare uno style life in perfetta comunione con i sensi. Penso che solo percependo appieno le coordinate del proprio essere si può godere appieno di ogni momento della vita, è questa particolare situazione ti permette in entrare in empatia con una dimensione del tempo più vicina a noi.
Stefano: Salotti del Gusto, Sigaro Toscano e Barolo
Salotti del gusto diffonde la cultura del gusto con soluzioni e abbinamenti originali e ricercati. Questo binomio rompe i luoghi comuni, sposa l’armonia dei Salotti e coniuga sotto il segno del piacere due espressioni del buon vivere il Barolo e il Sigaro Toscano, una posposta che si è rivelata vincente. In questi giorni si degusta con intelligenza e raffinatezza, affiancare al Sigaro Toscano un distillato sarebbe stato esasperatamente intenso. Il Barolo, invece, con i suoi quindici, sedici gradi riesce a supportare benissimo l’irruenza del Sigaro Toscano. Per capire il carattere del sigaro ci può aiutare la parafrasi usata da Curzio Malaparte nell’introduzione del suo libro “Maledetti Toscani” è difficile essere italiani ancor di più essere toscani” e ancora “ i toscani hanno il cielo negli occhi, il fuoco nella lingua”. Parole che risuonano tanniche, forte come il Sigaro Toscano, ma la morbidezza, la dolcezza, l’aroma finemente speziato del Barolo Chinato stemperano il suo vigoroso aroma.
Valentina: Salotti del Gusto, Sigaro Toscano e Barolo
Concordo pienamente, penso sia un abbinamento perfetto proprio per via di questi caratteri, di queste note particolari che si legano, che s’intrecciano fra loro. Salotti del Gusto è il palcoscenico ideale per scoprire nuovi percorsi emozionali all’insegna proprio del buon gusto, ma è anche una finestra aperta sul mondo attraverso la quale comunichiamo i nostri prodotti. È un viaggiare con le sensazioni, rimanendo comodamente seduti in poltrona, grazie alla simbiosi di umori e sapori che si elevano dal Barolo e dal sigaro Toscano esaltandosi a vicenda.
Stefano, tre aggettivi che definiscono il Barolo
Avvolgente, caldo, profumato
Valentina, tre aggettivi che definiscono il Sigaro Toscano
Forte, appassionante, coinvolgente
Stefano, tre effetti down per il Sigaro Toscano
La frenesia, il taglio del sigaro, è come vedere solo il secondo tempo di un film, la pessima abitudine di bagnare o leccare il sigaro. E’ un gesto di cattivo gusto che forse poteva avere un senso cinquant’anni fa quando i sigari erano disidratati, certo non oggi.
Valentina, tre effetti down per il Barolo
Un abbinamento sbagliato che non valorizzi il vino, il bere senza avvertire le infinite espressioni contenute nel bicchiere che hai di fronte, la fretta. In una buona degustazione sono impliciti la calma e il rispetto verso prodotti così importanti con il Sigaro Toscano e il Barolo.
Stefano, tre colori per tre sensazioni che si provano saggiando il Barolo
Il marrone perché mi rimanda al legno, ai tralci della vite. Il verde perché traduce la gioia della vendemmia. Il giallo perché rappresenta un qualcosa di divertente, di solare, di spregiudicato ma calibrato dall’eleganza del Barolo.
Valentina, tre colori per tre sensazioni che si provano saggiando il Sigaro Toscano
L’azzurro per la serenità e il senso di rilassamento, il rosso per l’evocazione di atmosfere calde, il verde perché è il mio colore preferito e mi fa stare bene.
Stefano, la melodia del sigaro toscano?
La melodia verdiana ma il Sigaro Toscano è anche un crescendo rossiniano nonché un idillio che rimanda a quello wagneriano di Sigfrido.
Valentina il Barolo ha un suono?
Tutto ha un suono, anche il Barolo. E’ un suono fresco che nasce dalla musicalità del vino quando viene versato
Stefano quali sono le note estranee all’armonia del Sigaro Toscano?
Possono essere delle dissonanze causate da un sigaro disidratato, secco così come un Barolo fuori servizio sprigiona delle dissonanze che ne penalizzano i profumi e il gusto.
Valentina, il ritmo di un Barolo?
Lento, ben scandito ma lento
Stefano, se non avesse fondato insieme a suo fratello il Club Maledetto Toscano?
Forse la mia vita sarebbe cambiata drasticamente. Ho dedicato tutto me stesso alla musica …   in una battuta: la mia vita è un angolo a 90 gradi, il sigaro toscano è il flauto traverso.
Valentina se non fosse entrata nell’Azienda di Famiglia?
Mi ha sempre affascinato la biotecnologia, non so questo, dove mi avrebbe condotto, ma so che ho riconosciuto nella voce del vino le mie stesse radici ricche di storia e tradizione e il mio futuro non poteva che iniziare dalla più nobile tradizione.
Valentina, Stefano in tre aggettivi
Simpatico, dinamico solare
Stefano, Valentina in tre aggettivi
E’ riduttivo ingabbiare una donna in tre parole, è un universo da leggere, un libro da scrivere con un numero illimitato di aggettivi.

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (01/07/2013)

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