Italia e Austria nei calici. Wine emotion like Piacevoli Incontri Diverse per tradizione, simili per passione e impegno. L’Austria si rivela, l’Italia si mostra in un Tasting Masterclass. Condotto da Willi Klinger, Austria Winemarketing e Othmar Kiem, Falstaff – Redazione Italia.
di Antonella Iozzo
Lido di Jesolo (VE) – Incontri di differenze per un wine tasting che scopre l’Italia e l’Austria nel calice, paso doble danzante armonici contrasti sul fil rouge della qualità. Location d’eccezione il Falkensteiner Hotel & Spa di Lido di Jesolo, regia della Falstaff Magazin, rivista leader nel settore enogastronomico in Austria, Germania e Svizzera la cui attenzione per i vini italiani interagisce con la dinamicità della sua attenta filosofia.
Falkensteiner Hotel & Spa, una nuova struttura che sembra inspirata dalla suggestione del mare accoglie l’ospite nelle cadenze di un design moderno dalle tinte pastello su fondo bianco. Bianco radioso accarezzato dalla luminosità che invade gli spazi grazie alle immense vetrate, anzi è come se la struttura fosse un enorme parallelepipedo in vetro in un labirintico intreccio di linee rigorosamente bianche. In quest’apoteosi di luce e informale eleganza Piacevoli Incontri tra declinazioni di red wine e raffinate interpretazioni di vini bianchi, invitano, svelano tre eccellenti aziende austriache di altrettanti differenti regioni, Gruber Röschitz (Niederösterreich), Feiler Artinger (Burgenland) e Wohlmuth (Stiria), in un dialogo con tre aziende italiane di tre regioni differenti: Vie di Romans (Friuli Venezia Giulia), Bertani (Veneto) e Tenuta San Leonardo (Trentino).
Nella linearità essenziale dal tocco contemporaneo del Lounge Bar la degustazione è una promanade da assaporare con ogni senso, perché ogni banco d’assaggio è una scoperta, un piacevole incontro con una realtà vicina a noi ricca di storia e poesia coniugata al gesto del produttore alla sua sapienza e competenza, al territorio, al microclima, in una sola parola al terroir.
Wine lovers, esperti, giornalisti seguono con interesse lo svolgersi dell’evento degustando la quintessence della qualità con la Tenuta San Leonardo. A sud del Trentino i Marchesi Guerrieri Gonzaga hanno saputo dare forma al valore dell’uomo e alla voce della terra con vini che ne trasudano l’essenza. Intense vibrazioni che continuano con Bertani di Grezzana. La storia è nella loro fibra, sono stati, infatti, i primi a esportare il vino italiano al di fuori dell’Italia, arrivando già nel ‘800 fino agli Stati Uniti. Tradizione ed espressioni che rilanciano come Vie di Romans dall’ Isonzo Sauvignon e Chardonnay, degni del vitigno, il top non è un’eccezione.
Dal Friuli all’Austria il passo è breve e decisamente coinvolgente. Dal Weinviertel a nord di Vienna, culla del Grüner Veltliner, il sapore speziato di uno dei vini austriaci più diffusi che i fratelli Gruber -Roschitz, ci lascino scoprire insieme ai loro Riesling e Chardonnay. Dalla Stiria con passione e autenticità l’azienda Wohlmuth interpreta le diverse espressioni Sauvignon Blanc con estrema dedizione, lasciando che le caratteristiche del luogo e del vitigno con vibrano della loro personalità.
Landscapes nei calici che riaffiorano nell’aromaticità dell’Azienda Feiler Artinger a Burgenland, proprio sulle sponde del lago di Neusiedel ad est di Vienna, la zona più calda di tutta l’Austria, ideale per rossi intensi e vellutati da degustare nella meraviglia di una melodia che sviluppa continuamente nuovi accordi e nuove verità.
Saggezza ed evoluzione, conoscenza e interazione di stili e culture. Diversi per tradizione simili per passione e impegno. L’Austria si rivela, l’Italia si mostra in un Tasting Masterclass. Condotto da Willi Klinger, Austria Winemarketing e Othmar Kiem, Falstaff – Redazione Italia. Cinque fligts ciascuno dei quali ha messo a confronto due vini italiani e un vino austriaco.
Loquacità comunicativa, intraprendenza volta a coinvolgere il pubblico, tematica stimolante. Capisaldi di una introspezione nel mondo del vino dove le emozioni veicolavano note tecniche, curiosità, analisi organolettiche tra il piacere dello stare insieme ampliando gli orizzonti della conoscenza. Fuori dagli schemi, dentro le dinamiche di una idea in continua trasformazione, atta a condurvi nei diversi aspetti del vino che fluttua nel nostro calice. Vedere con occhi diversi, degustare con la consapevolezza che ogni sorso può essere l’inizio di un percorso tra gesti e luoghi di un mondo che racconta di sè lasciandoci interagire con esso.
Klinger e Kiem, feeling professionale, intesa emozionale, tutto il resto è piacevole atmosfera per wine experience che fanno bene alla mente e al cuore.
Se il primo flight si veste di bianco con il soave Bertani, il Weinviertel Gruber -Roschitz e il Friulano Dolée Vie di Romans, scoprirli non è così semplice come appare, acidità e mineralità, aromaticità, profumi che culminano in un’empasse sensoriale. Tutte le anime del Savignon invece svettano nel secondo flight Vie di Romans,Wohlmuth e Inama particolarissimo, quest’ultimo con le sue caratteristiche che ci rimandano allo stile francese, ad una persistenza densa e decisa, è un esempio di quanto il produttore possa incidere o meglio incedere con la sua filosofia.
È la volta dei rossi, e i nostri conduttori conquistano la platea con una dialettica accattivante, è come imparare nuovi concept divertendosi ed ecco allora che il rosso entra in scena: il Valpolicella Classico Bertani, il Solitaire Feiler Artinger e il Refosco Rodaro. Entusiasmante consapevolezza che plana nel rosso austriaco, intenso, strutturato e morbido in perfetta armonia con i rossi di casa nostra. La parabola delle struttura si fa sempre più importante fino a giungere al Villa Gresti Tenuta San Leonardo, al Pignolo di Collavini e al Rabenkropf Blaufrankisch Wohlmuth. Velluti sonori scivolano nei calici, il nostro palato avverte ricchezza, potenza, speziatura, richiami di gran classe poi, l’indecisione fa un passo avanti, richiama a sè la conoscenza che cavalca le papille gustative e in bilico fra ciò che appare sinfonia vicinissima a noi tanto da non avere dubbi, lancia la sua sentenza e il sorriso dei nostri conduttori rilancia con conferme che accendono la passione.
Dulcis sin fundo i passiti:Meroi, Gini, Wohlmuth. Un crescendo di satin con variazioni giocate sulle muffe nobili. Ambra che ammalia, ambra che flette il desiderio di scoprire la provenienza di tanta raffinata seduzione.
Willi Klinger e Othmar Kiem interazioni di competenza, armoniche assonanze di stili per Piacevoli Incontri. L’Italia e l’Austria due territori vocati dalle diverse sfaccettature, due espressioni che esprimono l’eccellenza coltivando il proprio stile individuale attraverso i gesti dei produttori, il valore della tradizione, l’essenza dell’autenticità. Calici di cultura che s’integrano vicendevolmente in una partitura che risuona come un inno all’arte del vino e all’arte di saperlo viverlo.
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(26/10/2015)
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