Jancis Robinson, il vino? Tradition on the web

A VinoVip Cortina il futuro del vino segna e disegna il percorso di un marketing che interagisce con il consumatore comunicandogli la sua storia
di Antonella Iozzo

Cortina-Jancis-Robinson-byLuongoCortina D’Ampezzo – A VinoVip Cortina 2013, la biennale del vino organizzata da Civiltà del Bere, incontri tra produttori ed esperti del settore presentano l’eccellenza e divengono protagonisti di un’interessante talk-show ”L’innovazione nel vino dalla vigna al marketing” keynote Speaker: Jancis Robinson, tra i più autorevoli commentatori del settore. Scrittrice di vino e critico britannico, cura inoltre una rubrica settimanale per il Financial Times, moderatore Alessandro Torcoli direttore di Civiltà del Bere.
Il vino: tradizione, poesia della terra e cultura tra innovazione, dinamismo economico, marketing e comunicazione. Una realtà scandita dalla passione e dal desiderio di spingere i confini del mercato sempre più lontano grazie all’azione coesa e competitiva di produttori, imprenditori, esperti del settore, buyer internazionali.
Ricerca, sperimentazione, sostenibilità ambientale sono divenuti nel tempo stimoli e contemporaneamente nuovi modi di fare e soprattutto di essere azienda vitivinicola.
I produttori presenti nel Salone delle Feste del Miramonti Majestic, da Le Colture alle Cantine Ferrari, da Pio Cesare e a Villa Sandi, dall’Azienda Collavini a quella dei Masi Agricola a tantissimi altri hanno rappresentato lo scenario nazionale del mondo del vino che, se dal lato qualitativo punta sempre più in alto, presenta non poche defaiance, come rilevava Vizzari sulla comunicazione, sul marketing, sull’information technology . Il futuro del vino passa anche attraverso internet, e-commerce, social media, indispensabili per conoscere il mercato internazionale, come quello asiatico e approcciarlo, non è un caso, infatti che la nostra presenza all’estero è fortemente significativa solo negli Stati Uniti, è la stessa Robinson, per esempio a rivelarci che siamo praticamente quasi assenti nel Regno Unito. Si è fatto molto, moltissimo, Vinitaly, main sponsor di VinoVip, in testa.
Vinitaly è più di un sistema di servizi per i produttori, è una piattaforma mondiale per il business e la promozione del vino, è una realtà dinamica in continuo movimento che crea il tessuto ideale per impiantare le radici di una storia fatta di uomini e scienza e che domani darà la sua migliore espressione: un vino che racconti la sua essenza, ma non basta.
In ogni azienda ci dovrebbero essere figure professionali i cosiddetti “responsabili della comunicazione e PR” che non si dovrebbero limitare a veicolare semplice informazione ma piuttosto comunicare di vino sfruttando anche le potenzialità del web.
Il futuro prossimo del vino segna e disegna, di conseguenza, il percorso di un marketing che interagisce con il consumatore comunicandogli la sua storia. Dalla terra all’innovazione, quindi una naturale estensione dell’investimento dinamico e sicuro dal volto umano, perché non dobbiamo dimenticarci che la vigna, i vigneti e quindi il vino sono espressione di quell’autentico sentimento che lega le generazioni, che mantiene vivo e pulsante il feeling fra antiche saperi e nuove prospettive.
Emerge con forza dal talk-show l’importanza delle persone e di come la continua capacità di coniugare professionalità, innovazione e sviluppo si fondi sulle loro idee e sui valori culturali. È un continuo equilibrio fra tradizione e innovazione, tra i forti legami con il territorio e la forza crescente nel dialogare con il mondo sapendo, appunto coniugare il vissuto alla ricerca, le competenze alla qualità.
Produttori, agronomi, enologi, sommelier, giornalisti, legati da tralci di esperienza coniugata al futuro e di valori radicati nel ricco passato ascoltano con attenzione Jancis Robinson il suo intervento è uno sguardo in toto sull’universo vino, è una sintesi che tocca i vari aspetti che dalla vigna al marketing ne costituiscono il percorso
Il vino abbiamo detto è cultura, convivialità compatibile con un sano stile di vita, oggi più che mai tende a essere associato alla gastronomia, alla storia, ai prodotti locali di qualità e ad ambienti sociali qualificati e l’altro volto dell’evoluzione, è una partitura armonizzata da assaporare sorso dopo sorso, consapevoli che ogni momento di vita a contatto con la vite dalla vendemmia, all’imbottigliamento è un angolo di cielo che rivela la nostra storia e contemporaneamente richiede nuove soluzioni in linea con i tempi. Sono semplici idee ma che rilanciano il mondo del vino con maggiore professionalità come etichette sempre più ricche d’informazioni per il consumatore, tappi a vite molto utilizzanti in Australia, Regno Unito, Svizzera, Alto Adige. Idee quindi che divengono concrete espressioni di tradizione innovativa, piattaforma capace di creare composizioni che migliorano, incrementano ogni aspetto della produzione con maggiore professionalità e internazionalità.
Il vino conquista i tempi, le mode, le culture è diviene, nelle sue varie declinazioni cool, di tendenza, the pop star delle fashion week. Fresco, vivace, aromatico, leggermente fruttato, con soavi aromi floreali e ovviamente rosè, il cult del momento perfetto per le nuove generazioni, ideale per sorvolare le vette del mercato. Ma è una stella che si spegne velocemente, la cui briosità si esaurisce velocemente non permettendo un investimento a lungo termine, ottimo motivo per non abbandonare il vino che migliora con il tempo, il vino che nell’invecchiamento rilascia la sua suprema natura , magari da saggiare nelle anteprime.
I protagonisti del mondo del vino hanno aperto le danze tra l’energia di nuove idee e la saggezza di un vino … antico, segni di “Civiltà del bere” da degustare con carattere domani.

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (17/07/2013)

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