Pietra Piana Restaurant tradizione ed evoluzione, un nuovo inizio

Pietra Piana Restaurant al Piccolo Sant’ Andrea Luxury Suite Hotel & SPA di Praiano, sulla Costiera Amalfitana, chef Pietro Rossi. È la location ideale per vivere un’esperienza culinaria che porta l’essenza della tradizione sul borderline della innovazione, rinasce il gusto senza tempo.

di Antonella Iozzo

Praiano (SA) – Quando il vissuto racconta attraverso sapori, profumi, aromi, nasce una cucina autentica, vera e sincera. Entrano in scena memoria, emozioni, tradizione, trasformati in quel respiro di poesia i cui versi sublimano la cucina di un tempo ora elevata a ricordo evolutivo teso fra sapienza e creatività, tecnica e talento.
E’ il sapore dell’ispirazione a contatto con la cultura culinaria delle nonne, della tipicità locale ma che apre le sue porte agli influssi esterni. È il concept dello chef Pietro Rossi, Pietra Piana Restaurant, al Piccolo Sant’ Andrea Luxury Suite Hotel & SPA di Praiano, sulla Costiera Amalfitana.
Sogno, meraviglia, stupore, bellezza. Aggettivi che normalmente descrivono una location unica, una dimensione lontana dai soliti schemi, ma in questo caso esprimono le sensazioni scaturite dai piatti dello chef Rossi.
Immerso in un paesaggio naturale straordinario a strapiombo sul mare il Pietra Piana Restaurant ci offre un’esperienza gastronomica ricca di gusto e sentiment, elegante e innovativa. Una terrazza accarezzata dal tramonto con vista sulla Costiera Amalfitana, una sala informale e iconici terrazzini con tavoli da due per un effetto romantic touch senza ugnali. Palcoscenico ideale e naturale per l’espressività culinaria dello chef Rossi che guarda al territorio e proietta il suo estro in un fine dining moderno e alternativo.
Innovazione che dialoga con radici culinarie dello chef e viceversa con l’amuse bouche: una piccola classica montanara anticipa la finta oliva da gustare in un sol boccone ed un’esplosione di freschezza liquida che trilla al palato esattamente come la svettante provola di Agerola che fa esultare ogni singola papilla gustativa, d’obbligo un Ginger Spritz da cucchiaio che richiama la pralina croccante di salmone e panna acida.
Luce sulla tradizione che svela i suoi preziosi segreti ed entra in cena con la “Parmigiana di zucchine”. Una presentazione che non ti aspetti, quasi un dipinto astratto che ricorda Mondrian. Il verde predomina e crea anticipazione gustativa con le sue diverse consistenze e texture ad iniziare dal carpaccio di parmigiana di zucchine, dalle baby zucchine fino all’ emulsione di basilico e poi la freschezza del gel di mozzarella, e l’esplosione di sapore della crocchetta di zucchina che ritorna con due croccante praline ai fiori di zucchine presentate in un cono che ricorda il classico couppo napoletano, come per dire la semplicità e la ricercatezza in una suggestiva performance da chef !
La classicità reinventa sé stessa con l’”Antipasto della Costiera”, ogni assaggio un esulto di freschezza che gratifica il palato. Eccellente materia prima: Seppie e calamari lessi, polipo scottato, frutti di mare, gambero grigliato. Un tripudio in delicato equilibrio rilanciato dalla misticanza di campo e dalla salsa citronette.

Pietra Piana Restaurant, un’esperienza mediterranea che grazie a piatti iconici della tradizione mediterranea che rinnovano e consolidano un’offerta unica, capace di  coinvolgere non solo il gusto ma anche la vista. Ouverture ai “Vermicelli ai 5 Pomodori”. Piatto must dello chef Pietro Rossi che omaggia la tradizione innestando le diverse tipicità dei pomodori con una danza di gesti e tecniche equilibrate dalle diverse cotture per diverse variazioni sul tema del pomodoro. Ed ecco che lo Spaghettone di Gragnano, incontra il pomodoro ramato, pomodoro Sorrento a crudo, quasi una nuvola sulla quale è adagiato lo spaghettone amalgamano con l’acqua di pomodoro, e ancora, pomodorini datterini rossi confit, pomodori verdi e pomodorini tigrati profumati alle erbe mediterranee. Mai il pomodoro è stato così protagonista in una favola dipinta da maestria e talento, quello dello chef Pietro Rossi.
Quando l’arte entra in cucina e scopre la cura per il dettaglio, la lungimiranza creativa ma soprattutto una brigata coesa e animata dallo stessa mission: regala emozioni ad ogni ospite, ogni creazione risveglia la quintessenza del gusto.
Vita vissuta, passione, di vision creativa un mix unico il risultato sono piatti come i “Raviolini di pasta cotta ripieni con astice profumato al mandarino e salsa di erbe amare”. La morbidezza della pasta cotta mantecata al burro di crostacei avvolge il palato e lascia che il suo ripieno si srotoli con poesia, mentre i medaglioni d’astice profumati al mandarino, donano verve al piatto.
Cucina italiana e creatività ponderata e misurata, in costante rimando con la tradizione per un “Fusillone con ragù di seppia e olio al cipollotto fresco”, cotto alla perfezione dove la dolcezza delle seppie gioca un ruolo fondamentale mantenendo equilibrio con il ragù in cui la seppia scompare e rimane l’intensità decisa del pomodoro.
Moderna celebrazione del gusto con la “Cernia in olio cottura” che ricorda un sea bass morbidissimo che si scioglie in bocca, adagiato su pesto di lattuga di mare che ne rilanciano la delicatezza mentre la croccantezza e data dalla salicornia soffiata.
Lo staff di sala al Pietra Piana Restaurant si muove con scioltezza, avvicinando sempre l’ospite con un certo garbo e cercando di anticipare i suoi desideri. Gesti che amplificano l’atmosfera magica di una location sospesa tra le innumerevoli nuance del cielo e del mare.
Chef Pietro Rossi, aspirazione poetica e allo stesso tempo affermazione delle sue radici campane. Una personalità che si ritrova nella limpidezza, nella leggerezza e nella fantasia mitigata dalla saggezza, quella capace di dare forma al gusto con piatti come la “Bistecca di cavolo alla griglia con emulsione alla barbabietola e quinoa”. Una presentazione scenografica che gioca con il colore vivace dato dalla barbabietola e un sapore pieno e intenso, scioglievole e tenero.
Altro piatto dalle prerogative easy e fan la “Piadina di pesce azzurro” da intingere nella voluttuosa maionese aromatizzata alla barbabietola, ideale per un lunch gratificato, perfetto per una dinner alternativa. Esperienza culinaria che sfiora curve sonore più incisive con la “Ventresca di Tonno alla Marinara”, ottima cottura a bassa temperatura del tonno, ma salsa troppo incisiva.
Lo chef Pietro Rossi propone composizioni rese uniche dall’equilibrio e dal contrasto dei suoi ingredienti, quasi sempre del territorio. Ingredienti di stagione che sapientemente trattati raccontano una tradizione evolutiva senza mai tradirne l’origine e sempre rispettando la materia prima.

Filosofia che si declina tra innovazione e memoria anche nei dessert ad iniziare dal pre dessert che gioca con una presentazione che inganna l’occhio. Il tutto ricorda un uovo fritto ma in realtà è delicata spuma di yogurt che abbraccia il finto tuorlo ovvero passion fruit per un vibrante assaggio di creatività che resetta il palato. Poi, si passa dall’iconico “Babà con crema pasticciera”, fino al ritorno in auge del “Liuk al Limone” riproposto in una version fashion giocata tra gelato di limone e liquirizia, fino alla “Delizia di Cocco”. Qui il genio figurativo si fa gusto, e il dualismo cromatico, tavolozza esotica con una mousse di cocco ricoperta al cioccolato fondente e scaglie di cocco fresco che ricorda in tutto e per tutto due piccole noci di cocco, il gel di mango e la salsa al frutto della passione sono solari sinergie che bilanciano il piatto.
Pietra Piana Restaurant elegante ed evocativo, nel plus di una vista che ammalia e seduce. È la location ideale per vivere un’esperienza culinaria che porta l’essenza della tradizione sul borderline della innovazione, rinasce il gusto senza tempo.

Pietra Piana Restaurant
Piccolo Sant’Andrea, Luxury Suite Hotel & SPA
Via Campo 15 – 84010 Praiano (Sa)
T +39 089 813087
https://www.hotelpiccolosantandrea.com

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (03/05/2025)

Photo: Courtesy by Piccolo Sant’Andrea, Luxury Suite Hotel & SPA and Michele Luongo

 

 

Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1