Stefano Agazzi vs il futuro del vino Made in Italy

Stefano Agazzi, Villa Oppi racchiude un gruppo di 15 aziende vitivinicole che lavorano per noi, con i nostri marchi, Villa Oppi e Tonino Lamborghini, preso in licenza, per creare una linea di prodotti rappresentativi del Made in Italy. Qualità e capacità ad adattarsi all’esigenze del mercato sono fondamentali.
di Antonella Iozzo

Stefano-Agazzi-byluongo Stefano Agazzi, il carattere delle idee, il sentimento delle origini, l’attitudine internazionale. La sua è passione, mai spenta, coniugata all’esperienza manageriale, linee guida attraverso le quali riscrive la storia contemporanea di Villa Oppi, espressione del vino Made in Italy nel mondo. Wine expert dinamico, wine attitude intraprendente, wine vision lungimirante, just the top italian wine.

Stefano Agazzi, da manager per una azienda multinazionale a presidente e wine expert di Villa Oppi …
Si, il richiamo delle origini, della terra, ha iniziato a divenire sempre più pulsante fino a quando decisi di seguirne il battito trasformandolo in espressione produttiva, insieme a Emanuela Cabrini, persona che stimo molto, con un passato politico di grande rilievo e che come me ha avvertito questo forte sentimento. Le esperienze avute in altri settori si sono rivelate un aiuto fondamentale per dare ampio sviluppo ad un settore primario come l’agricoltura. Da qui la realizzazione del progetto: un gruppo di 15 aziende vitivinicole che lavorano per noi, con i nostri marchi, Villa Oppi e Tonino Lamborghini, preso in licenza, per creare una linea di prodotti rappresentativi del Made in Italy.

Una realtà coesa con occhi puntati al futuro e un passato storico, mi riferisco a Villa Oppi…
Si, Villa Oppi la potremmo considerare il più antico autogrill della storia italiana, ossia “La Posta” per tutti i viaggiatori della vicina Via Emilia, grande via di comunicazione tra Piacenza e Parma, da sempre arteria al servizio del commercio. Luogo strategico, le cui sorti le dobbiamo agli accordi diplomatici di Napoleone. All’inizio dell’800 gran parte del Nord Italia è sotto dominazione francese, Napoleone, si sposa, non certo per amore ma per strategie politiche, in secondo nozze con Maria Luigia d’Austria, e le regala le provincie di Parma e Piacenza. Maria Luigia vive a Parma ma durante i suoi viaggi spesso fa “ la posta” a Villa Oppi, ne subisce il fascino e da li a poco diviene la sua residenza privata. Villa Oppi, era a tutti gli effetti un’azienda agricola, la coltivazione dell’uva era già esistente, ma con Maria Luigia acquista maggiore spessore e soprattutto carattere francese, infatti, nel 1820 è stato fatto il primo taglio bordolose, come testimoniato da un documento storico. Numerosi vicissitudine portarono dopo più di centocinquanta anni al suo diroccamento e successivo recupero. Nel 1950 sono stati espiantati i vigneti per favorire le zone DOC di collina e solo in un passato recente, grazie al nostro progetto è tornata a nuova vita.

Oggi Villa Oppi rappresenta nel mondo, grazie a queste 15 aziende, l’Italia vitivinicola. In che modo sono state selezionate le Aziende?
Innanzitutto in base alla qualità del prodotto. Il nostro interesse è orientato al miglior vino d’ogni Azienda. Una qualità che deve viaggiare in parallelo con la capacità e la volontà del proprietario di esplorare un mercato nuovo adattandosi alle esigenze che questo implica.

Come nasce l’idea “Lamborghini”?
Lavoriamo principalmente all’estero e avere un marchio di grande richiamo come questo ci avvantaggia. Da questa premessa nasce una collaborazione con la sua divisione di prodotti alimentari quale appunto l’Officina gastronomica, quindi, la creazione di prodotti in esclusiva, unici e particolare che rappresentano l’eccellenza l’italiana, come per esempio un Brachetto secco che abbiamo soltanto noi in Italia.

Vini unici con un look unico. Quanto conta l’immagine, l’etichetta per un vino?
Dipende dal canale dove si lavora: nella grande distribuzione è importante al 50%, perché gioca sull’impatto visivo, al ristorante conta moltissimo, anche se spesso non la si vede, perché è il sommelier a proporre, nella regalista, invece, gioca un ruolo di primo piano, per ovvi motivi. La linea Tonino Lamborghini comprende i vini a marchio “Sangue di Miura” e “Palazzo del Vignola” by Tonino Lamborghini con un etichetta importante, studiata dall’ufficio design di Lamborghini e realizzata da un azienda di ceramiche artistiche. “Sangue di Miura” ha un storia intrecciata alla passione e alla dedizione: Ferruccio Lamborghini, quando si ritirò dagli affari comperò un azienda vitivinicola a Perugia ,oggi gestita dalla figlia, e volle dedicare il primo vino alla sua macchina preferita la storica Miura. Tonino ha voluto fare un omaggio al padre, riprendendo la tradizione e proponendo “Sangue di Miura”per una delle due linee.

E la linea “Palazzo del Vignola” quale preziosa storia cela?
Sempre legami alla propria storia. Palazzo del Vignola, è un gioiello architettonico del ‘500 immerso a Funo di Argelato, in provincia di Bologna, dimora storica dove ancora oggi ci sono alcuni uffici della Tonino Lamborghini Spa.

Eleganza e classe anche per le etichette Villa Oppi?
Naturalmente. Sono etichette in alluminio ricavate dal lattine riciclate e forgiate in piccole opere d’arte.

Il suo pensiero a fine giornata?
Cosa devo fare domani

Domani, nuove idee, nuove sfide …
Il domani partorirà i frutti del presente, è un’evoluzione complessa ma anche semplice di tutto ciò che il vino racchiude, sentimento, marketing, convivialità e fatica.

VILLA OPPI
Ss. Emilia 2524, Alseno,
29010 Piacenza (Italy)
Tel +39 335 5646108http://www.villaoppi.it

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (19/10/2014)

 

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