Torre di Terzolan, se l’Alta Val Squaranto è l’origine, la lungimiranza vocata di Roberta Previdi è la storia in movimento sulle ali della dinamicità. Versi di ospitalità e sorsi di liquida essenza. Semplicemente il valore del tempo.
di Antonella Iozzo
Trezzolano (VR) – Quando la storia incontra il presente, s’intrecciano virtuosi dialoghi fra vissuto e memoria, evocazione e nuova visione. E’ come se la mente si aprisse verso prospettive inattese che volgendo lo sguardo al passato tessono la bellezza del quotidiano trasformandolo in un attimo senza tempo.
E’ un camminare a passo felpato nel vissuto, è come leggere un romanzo dei secoli scorsi e trattenerne il sentiment, il valore celato fra parole che ne flettono la profondità e la verità. E’ un vedere con nuovi occhi l’estetica di una dimora che dispiega la sua quiete musicale in frammenti di bellezza che solo un attento e meticoloso restauro può risvegliare.
Ciò accade a Villa di Torre di Terzolan a Trezzolano, nell’Alta Val Squaranto, zona della Valpolicella a pochi chilometri da Verona. Un’antichissima dimora risalente al 1300 quando per I Della Scala, una delle signorie più potenti d’ Italia, l’adibirono a loro tenuta di caccia.
Famiglie di regnanti, di potere e di discendenze che segnano i secoli fin quando un giovanissimo cardinale, Niccolò Ridolfi, fiorentino e di nobili origini, diede nuova linfa a Villa di Torre di Terzolan. La dimora lentamente acquistò una fascinazione tinta dalle inclinazioni dei tempi, ma al cardinale Ridolfi si deve anche l’inizio di una tradizione che continua ancora oggi, la produzione di vino e olio.
Cambiano i tempi ma non la fascinazione del paesaggio che rende Villa di Torre di Terzolan un luogo unico immerso in un territorio incontaminato, dove la natura pulsa la sua bellezza e lascia che l’Iride colga quella particolare situazione che genera stupore e pace interiore. Pennellate monettiane che seducono l’intuito e l’intelletto di Roberta Previdi che negli anni 90’ inizia il suo paso doble con questa location straordinaria creando un continuum emozionale e progettuale che ridefinisce l’orizzonte dell’ospitalità e della produzione di vino e olio.
Villa di Torre di Terzolan, creatività, radici nel passato, artigianalità
Creatività, radici nel passato, artigianalità che crea una nuova dimensione dell’ospitare, quasi un paesaggio sentimentale, dove gli ospiti si muovano come attori di una sceneggiatura in momento fra le anse del tempo. Feeling di vissuto e futuro che si aprono all’arte con il colore che accentua le zone living della dimora in perfetta armonia con un design che crea soluzione di continuità fra pezzi antiquari e oggetti vintage, fra lampade e plafoniere degli anni 70’ e piccole opere d’arte che con-vibrano di cultura internazionale.
Dal portico alla sala da pranzo fino a giungere alla grande cucina dove sembra di percepire profumi e sapori della tradizione fra erbe armoniche e memoria. Nell’intera dimora è come se si respirasse uno stato di grazia grazie ad ‘interpretazione contemporaneo dello stile classico senza tempo.
Al piano superiore 4 suite curato in ogni minimo dettaglio da Roberta Previdi una persona che sente l’anima di questo luogo e se ne prede cura amabilmente, rispettandone il carattere e l’imprinting secolare. Comfort, funzionalità, estetica, tutto crea armonia, tutto amplifica l’impatto sensoriale, tutto è intreccio di memoria e suggestione che crea un racconto per sensazioni ed immagini capace di trasudare bellezza ed eleganza, soffici tessuti, arredi di epoche diverse che danzano il presente, marmi e specchi, ogni piccolo dettaglio è pensato, ideato e realizzato per soddisfare anche gli ospiti più esigenti. Poi, basta accostarsi alle finestre e percepire il suono infinito della natura, la sua vibrante essenza che risuona da un parco con alberi secolari unici, il verde incontaminato del prato, il lussureggiante bosco che cela un romantico laghetto con ninfee.
Un paradisiaco idillio che giunge fino all’incontro con i vigneti, grazie anche alla filosofia biologica di Roberta Previdi che nel 2015 fonda la sua Azienda producendo circa 13.000 bottiglie.
Torre di Terzolan, passione e ragione, tradizione ed evoluzione
Alta Val Squaranto, a 350 metri sul livello del mare, un luogo unico grazie anche alla conformazione stratificata dei terreni: rocce carboniche, ricchezza minerale dovuta alla presenza di sedimenti e una tessitura argillosa. Caratteristiche fondamentali di tre ettari suddivisi in quattro vigneti La Mezzaluna, La Pala, Il Binte e Il Brolo, coltivati esclusivamente in agricoltura biologica e circondati da un’aria ricca di biodiversità, dai quali nasce quella preziosa essenza che è il vino più nobile della Valpolicella.
Roberta Previdi è passione e ragione, tradizione ed evoluzione, determinazione e sensibilità culturale ed emozionale. Tratti salienti di unna forte personalità che si riflette immancabilmente nei suoi vini. Entrare in Cantina, insieme a Roberta, ascoltare il suo racconto intarsiato di emozioni e dedizione, è come entrare nella storia: archi, pietra e quella rarefazione particolare che può rilasciare solo un luogo dove parla il silenzio. La Cantina, curatissima, come il resto della dimora, è il fulcro, il cuore pulsante dell’arte enoica di Torre di Terzolan, tra testimoni del tempo come attrezzi e antichi torchi, i grappoli selezionati a mano e posati in piccoli plateaux riposeranno fino al raggiungimento dell’appassimento ottimale, poi le attendono le anfore per l’affinamento, l’acciaio e il riposo per bottiglie che custodiscono l’anima del luogo e della sua proprietaria.
Tre vini, tre espressioni di autenticità, ad iniziare dal Valpolicella DOC Biologico: Uve Corvina, Corvinone e Rondinella e un affinamento in anfore e poi acciaio, ci regalano una piacevole freschezza al palato, delicati profumi di frutta rossa e una morbidezza che dialoga armoniosamente con le note sapide e persistenti. Segue il Valpolicella DOC Superiore: fermentazione e macerazione a bassa temperatura, malolattica in piccole vasche di acciaio, 15 mesi in barrique francesi e anfore. Un processo meticoloso per un rosso rubino dalla raffinata intensità, quasi una setosa espressività che acquista sfumature speziate prima di cedere il passo ad un finale lungo e sapido.
E sul podio ecco l’Amarone della Valpolicella DOCG. Appassimento naturale delle uve nel fruttaio storico, lunga fermentazione a bassa temperatura, 36 mesi in barriques francesi nuove. È l’Amarone che non ti aspetti, profondamente seducente, autenticamente incline alla leggerezza musicale di un istante sospeso nell’emozione. Un assaggio che si rivela luminoso e morbido, che trionfa in pulizia formale ed essenzialità minimal. Un volo planare che porta in sé lo spirito del tempo grazie ai tannini e l’equilibrio della morbidezza in un ritorno di ciliegia che si tinge di garbo.
Torre di Terzolan anche nelle etichette il simbolo e il simbolico della sua identità, infatti il logo riporta, in forma stilizzata, il blasone d’ingresso alla Villa, ovvero la figura taurina con il carro, che esprime la forza e il potere nobiliare, ma anche la prosperità dell’uomo nelle fatiche dell’agricoltura.
Torre di Terzolan, ispirazione natura incantata filtrata calore e vini dalla personalità decisa. Se l’Alta Val Squaranto è l’origine, la lungimiranza vocata di Roberta Previdi è la storia in movimento sulle ali della dinamicità. E dove tutto è natura e rispetto per la natura, Villa Torre di Terzolan rinasce poesia in versi di ospitalità e in sorsi di liquida essenza. Semplicemente il valore del tempo.
Torre di Terzolan
Via Trezzolano 4,
37141 Trezzolano – Verona – ITALIA,
tel.+39045988044 – mob.+393240018421
https://www.torrediterzolan.it/
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(28/04/2025)
PHOTO : Courtesy by Torre di Terzolan
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