I cinesi bevono sempre più vino cinese. I consumatori cinesi stanno bevendo meno vini importati, preferendo vino di produzione nazionale. Quali sono le ragioni di questo cambiamento?
di Emanuele Fiorio
A differenza del passato in cui il mercato del vino cinese è stato dominato da vini importati, i dati relativi agli acquisti in corrispondenza del Capodanno cinese mostrano che i vini nazionali cinesi stanno prendendo il sopravvento grazie anche all’influenza del “Guochao” – letteralmente “onda nazionale” – caratterizzato da una sorta di sentimento nazionalista che si concretizza in una predilezione per brand e prodotti locali in linea con la cultura tradizionale.
Ning Sang Lawati e Natalie Wang di Vino Joy News, hanno intervistato i referenti di Legacy Peak – azienda vinicola di Ningxia a conduzione familiare – che da dicembre 2021 a gennaio 2022 hanno registrato vendite in aumento del 118% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La performance dell’e-commerce è stata impressionante, un’impennata dell’838%.
Wang Fang fondatore di Kanaan Winery, azienda vinicola leader in Ningxia, ha venduto circa 20.000 bottiglie di vino prima del Capodanno cinese, il che rappresenta un aumento del 40%.
Fang ha notato una crescita nell’e-commerce, nella vendita diretta e nei mercati di esportazione.
Xige Estate, la più grande azienda vinicola di Ningxia, avrebbe raggiunto 200 milioni di RMB (32 milioni di dollari) di vendite nel 2021, raddoppiando il suo fatturato rispetto all’anno precedente. La cantina ha venduto con successo tutte le 1,2 milioni di bottiglie della sua annata inaugurale (2017).
Il fenomeno “Guochao”
In passato i consumatori cinesi si rivolgevano ai fine wine importati per regalarli o goderne personalmente, ora una serie di fattori stanno gradualmente modificando le loro preferenze.
La preferenza dei giovani consumatori verso il bere moderato e l’ascesa della “she economy” in Cina, stanno spingendo la crescita del vino nazionale di alta gamma e a basso contenuto alcolico, in alternativa alle forti bevande tradizionali come baijiu o huangjiu.
L’altra tendenza che sta contribuendo alla crescita del vino nazionale è il “Guochao”, a cui abbiamo accennato in precedenza.
Secondo il report di Guolian Securities relativo alle strategie d’investimento, grazie alla crescita economica della Cina, i prodotti nazionali stanno riscontrando un apprezzamento ed un riconoscimento sempre maggiori da parte dei consumatori cinesi, causando la rapida crescita dei brand nazionali.
Secondo un report pubblicato l’anno scorso congiuntamente da Baidu e dal Research Institute of People, i principali estimatori dei brand nazionali sono i Millennials nati tra il 1980 e il 1995 e la Gen-Z nata nel periodo 1995-2010.
A differenza della vecchia generazione che è più legata ai marchi occidentali, questi giovani sono cresciuti partecipando alla crescita economica e alla ricchezza della Cina ed hanno maggiore fiducia nella loro identità nazionale e nella cultura tradizionale. Per attrarre i giovani, i brand nazionali stanno migliorando la ricerca, la qualità del prodotto e le strategie di marketing.
Il fenomeno “Guochao” sta emergendo in vari settori, il vino non fa eccezione e le aziende vinicole cinesi che hanno incorporato elementi culturali e filosofici cinesi nel packaging, nel design e nella produzione del vino, hanno goduto di una migliore accoglienza tra i consumatori.
Riconoscimento internazionale del vino cinese
La popolarità del vino cinese è dovuta al suo crescente riconoscimento internazionale.
A gennaio Wine Advocate ha pubblicato la classifica dei 10 migliori vini cinesi ed ha assegnato per la prima volta un punteggio di 95 punti ad un vino cinese.
Edward Ragg MW che ha recensito i vini cinesi, ha sottolineato che i produttori hanno mostrato una maggiore comprensione dei vitigni nel corso del tempo (Cabernet Franc e Merlot), invece di proporre blend stucchevoli a base di Cabernet Sauvignon.
La maggiore consapevolezza e capacità di innovare dei viticoltori cinesi, attraverso tecniche di produzione non comuni e standardizzate, ha anche favorito la qualità del vino cinese e creato vini interessanti da esplorare.
Alcuni piccoli produttori di vino come Ian Dai si sono concentrati sulla scoperta dei migliori terroir invece di cercare il profitto a tutti i costi. Alcuni hanno sperimentato vari metodi come lo spumante metodo classico di Grace Vineyard, o il Canticle To The Land di Yves Roduit, maturato in tradizionali vasi di argilla dello Yunnan.
Altre cantine come Domaine des Aromes e Silver Heights si sono allontanate dal convenzionale, abbracciando la vinificazione biodinamica e naturale.
Il critico americano James Suckling ha curato le classifiche dei Top 10 e Top 100 vini cinesi ed ha recentemente assegnato i suoi primi 98 punti ad un vino cinese, Ao Yun 2018.
I brand di vino nazionali stanno gradualmente conquistando il cuore dei consumatori cinesi, promuovere fine wine importati in Cina potrebbe essere più impegnativo rispetto al passato.
( https://www.winemeridian.com )
di Emanuele Fiorio
(02/03/2022)
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