Turchia, turismo e cultura. La nuova visione strategica di Kurtulmus

Il Ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia  On. Prof. Dr. Numan Kurtulmuş delinea la sua visione strategica Il dialogo interculturale di idee e di valori alla base dell’incremento del turismo globale è la chiave per migliorare la comprensione tra i popoli.

Redazione

Turchia – Il nuovo Ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia, On. Prof. Dr. Numan Kurtulmuş, ha annunciato oggi la sua visione strategica per incrementare viaggi e turismo, alla base del miglioramento delle relazioni tra Paesi e culture.

Dal momento che il turismo in Turchia ha iniziato una fase di ripresa nel 2017, il Ministro Kurtulmuş ha fissato un traguardo di 50 milioni di visitatori internazionali in Turchia entro il 2023. Mentre questo obiettivo dovrebbe generare un impatto economico di 50 miliardi di dollari, il Ministro Kurtulmuş ha dichiarato che il risultato più importante di un incremento turistico consiste nella creazione di una base per una comunità globale più solida, grazie ad una migliore condivisione di idee e di valori fra culture.

“I recenti sviluppi hanno causato delle campagne che hanno colpito l’immagine della Turchia, ed è per questo che noi vediamo le nostre ricchezze culturali e turistiche come una chiave per correggere le percezioni sbagliate create per danneggiare la reputazione internazionale del nostro Paese e suscitare una rabbia ingiustificata contro la Turchia. Crediamo fermamente che gli sforzi culturali e turistici possano sciogliere i conflitti politici e ristabilire la pace. La cultura e il turismo legano le persone e sono quindi potenti strumenti per trasformare le crisi in progetti di pace.”

Il Ministro Kurtulmuş ha anche disapprovato i futili sforzi per far apparire la Turchia come una destinazione non sicura e ha sottolineato: “La Turchia utilizza ogni mezzo per garantire la sicurezza dei turisti nazionali e stranieri nelle strutture turistiche di Istanbul, Antalya, Konya, Van e molte altre città. Le famose destinazioni della Turchia sono sicure come Berlino, Parigi e Roma.”

“Pochi Paesi hanno una così ampia varietà di attrattive turistiche e culturali come la Turchia, tra le quali – e forse più di ogni altra – la sua posizione ideale e geografica di un ponte tra Oriente e Occidente che abbraccia i visitatori di tutto il mondo” ha dichiarato il Ministro.

“Consideriamo questa forza come vitale per la nostra visione di unificazione delle comunità e investiremo fortemente in partenariati pubblici e privati volti a garantire lo sviluppo di prodotti turistici che porteranno ad una diversificazione dei nostri mercati e del nostro pubblico.”

Quest’anno la Turchia ha già fatto progressi verso i propri obiettivi: ha registrato un aumento del 14,05% nei primi sei mesi del 2017 e nel solo mese di giugno di quest’anno un incremento del 43% rispetto a giugno 2016.

I beni del patrimonio turistico del Paese sono anche stati riconosciuti nel 2017 dal Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’Unesco che ha aggiunto l’antica città di Afrodisia nella Lista del Patrimonio Mondiale del 2017, mentre il New York Times ha nominato l’Isola di Bozcaada, nel Mar Egeo, come uno dei “52 Luoghi Top da Visitare” quest’anno.

“La Turchia è una delle destinazioni più diversificate del mondo, con una ricchezza di storia, archeologia, gastronomia e geografia, che va dal Mar Mediterraneo al Mar Nero, unite all’arte e alla cultura che si è diffusa per secoli, così come è anche all’avanguardia nell’innovazione tecnologica” ha detto il Ministro Kurtulmuş.

“Invito i viaggiatori provenienti da tutto il mondo a scoprire le bellezze del nostro Paese, che sia il nuovo sito di Afrodisia, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, oppure l’isola di Bozcaada, che il New York Times ha definito come “un modo più lento per vedere la Turchia”. Con così tante diverse caratteristiche, unite alla lunga tradizione dell’ospitalità della Turchia che deriva da millenni di civiltà che hanno fatto di questa terra la loro casa, abbiamo tutto il potenziale per arricchire la nostra comunità globale attraverso la diplomazia della cultura”.

Per ulteriori informazioni visitate: www.hometurkey.com

 

 Redazione
(24/08/2017)

 

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