Un Mondo Di-Vino in Vaticano

Città del vaticano – Il mondo del vino  è in udienza mercoledì 21 si ritroverà in Vaticano per l’udienza di Papa Francesco. Sommelier, produttori, enologi, viticoltori e tutti i rappresentanti della bevanda più amata andranno dal Papa.
Redazione

vino-in-vaticano“L’iniziativa è nata – spiega Franco Ricci presidente della Fondazione Italiana Sommelier e ideatore dell’evento – proprio perché avevo sentito più volte il Papa parlare del vino, non solo legandolo alla simbologia cristiana ma anche al suo aspetto edonistico. Ero seduto sul divano e l’ho sentito dire riferendosi ad una cosa positiva: ‘come un buon vino’. Perché allora non incontrarlo? Sono stati in 180 all’udienza. Gli assaggiatori della bevanda hanno donato a Papa Francesco un ‘tastevin’, la piccola ciotola d’argento usata per la degustazione dei vini, simbolo dei sommelier, che domani per l’occasione indosseranno la loro divisa tipica.

All’udienza cinquanta produttori di prestigio come Angelo Gaja, Nicolò Incisa della Rocchetta, Antinori ma anche volti nuovi per il vino, in veste di “vigneron”, come Bruno Vespa; previsti enologi di fama come Riccardo Cotarella (presidente Assoenologi), il mondo dell’università e dei viticoltori. All’udienza anche la stampa di settore; Vinitaly, con il dg Giovanni Mantovani che afferma << «Un mondo in continua evoluzione, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo, ha necessità di esplorare nuovi canali di dialogo tra i popoli o riscoprire quelli della tradizione. Uno dei gesti più antichi come condividere insieme la tavola permette, da sempre, di scoprire l’altro e apprezzarne le differenze, proprio attraverso quella cultura enogastronomica unica e inimitabile di ogni Paese. Ecco allora che anche i prodotti e le tipicità locali si rendono viatico di confronto e arricchimento, un concreto strumento di pace. Le diversità uniscono attraverso il racconto della nostra terra e un bicchiere del suo vino. Diventano, anzi, motivo di dialogo, come dimostra da 50 anni Vinitaly che ogni anno riunisce a Verona un convivio di uomini da 130 nazioni e da tutti i continenti che coltivano la vite e ne commerciano i suoi frutti>>  e ancora rappresentanti di Gambero Rosso e Slow Food.

D’altronde il vino è un elemento importante per la religione cristiana. Il primo miracolo di Gesù è proprio la trasformazione dell’acqua in vino alle nozze di Cana. Ma il vino, insieme al pane, nel cattolicesimo è simbolo stesso del sangue di Cristo e della sua presenza nella Chiesa mediante l’Eucarestia.

Molte le parabole legate alla vigna e indimenticabile è il saluto di Benedetto XVI, appena eletto Papa, che si definì “un umile servitore nella vigna del Signore”. Ma anche per la religione ebraica il vino è una bevanda che santifica e che porta letizia. Per questo nell’antico Testamento, da Zaccaria a Michea, la vite è considerata “albero messianico”.
Diverso invece il discorso per l’Islam dove il vino è bandito. 

Redazione
(21/01/2015)

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