Leon’s Place Hotel, una favola nel fascino romano, tutta da vivere

Il Leon’s Place Hotel trasforma i sogni in realtà, una sensazione impalpabile, quasi una seconda pelle del tempo che rivela il suo magico incanto, percepirla è un ‘esperienza, viverla un avventura meravigliosa. Welcome to Leon’s Place Boutique Hotel Roma.

di Antonella Iozzo

Roma – Sognare è una prerogativa del reale, o forse è il contrario? Scoprirlo può trasformarsi in un viaggio tra desideri e immaginifico, tra illusioni ed evocazioni, tra fantasie e correlazioni con il possibile. Ma evitiamo d’inoltrarci in elucubrazioni mentali e viviamo il presente di un soggiorno che inizia come una fiaba in un luogo dallo straordinario fascino il Leon’s Place Boutique Hotel di Roma, perla d’ospitalità by Planetaria Hotels.

Sito in una posizione strategica, poco distante da Porta Pia, dall’ambasciata inglese e dalla stazione Termini, il Leon’s Place Hotel conquista al primo sguardo. Varcata la soglia ci si trova immersi nello spettacolo della meraviglia, luce, colori e design si trasformano in puro linguaggio del sogno.

La bellezza diventa visione, l’armonia essenza di una eleganza impalpabile e romantica, è la suggestione di una dimensione altra che rende l’ambiente teatro del sogno. Leon’s Place Hotel quasi tavolozza d’artista che si arricchisce del soft touch delle lampade Catellani & Smith e di curve avvolgenti come il tavolo della reception, un invito a lasciarsi avvolgere dalla sua allure magica. Sul lato opposto il desiderio flette liriche alchimie che spaziano in sorsi di poesia liquida, con l’angolo Tinello impreziosito dal tavolo Mexique di Cassina e sedie la Leggera di Cassina.

 

Leon’s Placee Hotel. Quante sfumature può avere un’emozione?
Quante sfumature può avere un’emozione? Infinite, ma quelle rilasciate dal Leon’s Placee Hotel sono innumerevoli, con-vibrano tra stupore ed ammirazione, tra sgomento e tensione emotiva, è un continuo alternarsi di vibrazioni sensoriali che trasformano la piacevolezza del soggiorno in esperienza dei sensi, in viaggio onirico oltre il reale accessibile.

Si avanza come in una favola da mille e una notte e si scoprono sedute e scorci che sembrano prelevate dalle tele di Magritte o da una metafisica trasfigurazione capace di celebrare lo spazio, l’ambiente, abitato semplicemente dalla nostra immaginazione. Ecco allora che le nostre fantasie improvvisamente si ritrovano adagiate sulle comode sedute: la Bocca e il Capitello di Gufram, fino a giungere alle maschere che celano o forse rivelano impossibili pensieri sul borderline del sentimento.

Persi, con il naso all’insù navighiamo a vista tra le nuvole di un soffitto senza fine che rivela risvolti fiabeschi con gli animali stilizzati. E si procede a passo felpato fino al bar con il suo tavolo comune (capriccio di Edra) e le lampade Cloud di Belux. Solo così la convivialità può trasformarsi in brillante teatralità o atmosfera sognante, a ciascuno la sua interpretazione. Tutto il resto è piacere sensoriale, fluidità percettiva che rende l’aperitivo o il dopo cena rarity moment.

 

Leon’s Placee Hotel. Il sogno, Roma e la sua fascinazione
Il sogno, Roma e la sua fascinazione. È questo che il Leon’s Placee Hotel regala ai suoi ospiti, è questo il concpet di Planetaria Project, ovvero di Sofia Gioia Vedani, e di Elisabetta Monzio Compagnoni, project manager e di Francesca Fezzi, art direction. Una visione immersiva che scopre l’universo che ci circonda ponendolo sotto una luce diversa, quella dell’incanto e della meraviglia.

Pezzi unici che danno vita ad una volumetria cadenzata da simmetria e raffinatezza. Una successione di forme che si riflettono trasformando l’ambiente in un palcoscenico della fantasia. Ecco allora che la scala dorata che porta al piano -1 diventa dinamica confluenza emozionale, porta d’accesso a una bellezza ideale che viaggia in parallelo con l’estetica e il sentimento. Sottile trama dorata di un atrio che si apre al simbolismo di presenze scultoree.

 

Al piano -1, troviamo anche la sala colazioni, quasi un giardino d’inverno che rimanda agli affreschi della villa di Livia, conservati al Museo Nazionale Romano. Relax e gusto echeggiano come la quiete musicale di un luogo bucolico dove il ricco buffet e la cordialità del personale sublimano in pennellate cordialità e ospitalità.

La stessa che ritroviamo al piano superiore nel Ristorante. Una sinfonia di arte e mirabilia, sono oggetti e arredi, come i con i tavoli Mexique di Cassina e le sedie La Leggera di Gio Ponti, che seducono il tatto e amplificano l’impatto sensoriale. È un continuum di pezzi artistici meravigliosamente cadenzati con un equilibrio perfetto. Una potente valenza decorativa è data, poi, dalle carte da parati e dai lampadari Perch light di Moooi. Sono poetici e delicati uccelli che da un’altalena irradiano il loro splendore interagendo magicamente con la fantasia esotica e geograficamente immaginaria di un luogo che è per sua natura una continua sorpresa.

 

Al Leon’s Place Hotel tutto è possibile, perfino camminare sulle nuvole
Al Leon’s Place Hotel tutto è possibile, perfino camminare sulle nuvole… non un modo di dire ma una dimensione possibile basta visitare il piccolo cortile esterno. Un giardino capovolto, il cielo diventa velluto sonoro che si srotola sotto i nostri piedi e la vegetazione danza nell’aria come nastri di luce che svettano in leggerezza, si apre un mondo tra archi sovrapposti che rimandano all’architettura romana in una delicata nuance rosa, carezzevole romantic touch per una favola che ferma l’attimo.

Al Leon’s Place Hotel si sogna, si vive il desiderio, e si …dorme meravigliosamente bene. Ed il risveglio è una poesia che dispensa versi di quiete musicale, comfort e relax. 56 Camere e Suite tra classico e contemporaneo, curate nei minimi dettagli nell’eleganza del grigio in sintonia con colori pastello per una raffinata elegia che tocca mente e cuore.
In uno spazio filtrato da una radente illuminazione e dalla luce naturale, gli arredi orchestrano un cotesto armonioso, nota dominate gli ampi specchi che amplificano la spazialità dialogando con il mood imperante dell’ambiente. È come se la loro importante cornice in nero, che ridefinisce anche la TV, fosse il varco perfetto per una prospettiva simmetrica capace di nutrire l’immaginazione dell’ospite.

 

Dettagli curati anche nella stanza da bagno dotati di tutti i comfort e amenities rendono la permanenza deliziosamente appagante. Arredi e design sono sempre ispirati dal sogno, dall’evocazione di un ricordo romano rimodulato con stile e tocco moderno per conferire carattere e personalità, ma senza mai dimenticare che il protagonista di questa favola sulle ali del sogno è e rimane l’ospite.

Il Leon’s Place Hotel trasforma i sogni in realtà, una sensazione impalpabile, quasi una seconda pelle del tempo che rivela il suo magico incanto, percepirla è un ‘esperienza, viverla un avventura meravigliosa. Welcome to Leon’s Place Hotel Roma.

Leon’s Place Hotel
Via XX Settembre 90/94
00187 Roma
Tel.: +39 06 89 0871
https://www.leonsplacehotel.it/en/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (24/02/2022)

 

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