Bilbao, audacia vibrante meravigliosamente vitale

Bilbao, un mosaico di emozioni, una felice combinazione di contrasti nella bellezza svettante, armonica e dinamica di una cultura evolutiva, intraprendente e lungimirante.  Una pulsazione che sa ridefinire il proprio futuro e volgere lo sguardo al suo passato. È l’arte di andare oltre, di essere entità e visione.

di Antonella Iozzo

Bilbao – Armonici contrasti sotto il cielo di Bilbao. Capitale dei Paesi Baschi, sorge sulle rive del fiume Nervión che sfocia nella Baia di Biscaglia, è una straordinaria destinazione che conquista al primo sguardo. Moderna, contemporanea, vitale, culturale, storica. Mille sfumature di un fermento dinamico che si evolve rapidamente, una trasformazione iniziata nel 1997 con la costruzione del Guggenheim Museum. Punto di partenza di un’architettura sempre più innovativa che ha attratto prestigiosi architetti artefici di straordinarie strutture.

Bilbao tradizione e modernità lungo il suo suggestivo litorale circondato da verdeggianti colline. Viverlo regala una sensazione di bellezza sospesa, passeggiate lungo il fiume che rivelano edifici moderni e costruzioni del suo passato.

È sorprendente come Bilbao con-vibra di impulsi differiti, di melodie che affondano lo sguardo al passato e di prospettive protese verso il domani. Ed ecco che la fascinazione della Città Vecchia il Casco Viejo dialoga con la tradizione industriale e forme moderne, tutto attraverso uno stile di vita spagnolo meravigliosamente vibrante. Avanguardia ed essenza tradizionale come nastri di luce che svettano nell’aria rivelano incantevoli vie dove numerosi Bar sfoggiano la loro migliore espressione i pintxos, assaggio di autentica gastronomia, l’altro volto di Bilbao.

Ma dove iniziare l’esplorazione di questa favolosa città? Magari dal Museo Guggenheim costruito lungo le acque del fiume Nerviòn e su quelle di un laghetto artificiale in un’ex area industriale. È la costruzione di Bilbao, è la diversità architettonica che ha fatto scalpore, alle forme geometriche note, alla purezza, l’architetto canadese Frank Gehry ha preferito linee e volumi inconsueti, carichi di fantasia, di visionaria lucida follia creativa e ha scelto materiali come il titanio, la lamiera ondulata, le lastre di pietra calcarea, estratta a Granada, e le lastre di doppio cristallo termico.
La sua sagoma ricorda una nave, ma vista dell’alto invece, assume le sembianze di un fiore. Figura che si vede all’interno del grande atrio del museo, appena alziamo lo sguardo. Ma prima ancora di entrare l’iride è rapita da PuPpy l’immensa scultura floreale di Jeff Koons composta da 38.000 mila piante. Il cucciolo gigante di West Highland White Terrier,  veglia sull’ingresso del Museo,  e secondo Koons dovrebbe creare ottimismo e infondere, secondo le sue stesse parole, “fiducia e sicurezza” , in effetti, PuPpy riempie gli spettatori di stupore e persino di gioia.
E se arte chiama arte, quella culinaria Museo Guggenheim raggiunge l’apice dell’Alta cucina con il Restaurant Nerua, una stella Michelin, dello chef Josean Alija. La semplicità e l’essenzialità come chiave di volta di una filosofia che punta sulla stagionalità, sulla territorialità sul rispetto per la materia prima che madre Natura ci regala.
Esperienza a 360 gradi che si completa pernottando a The Artist – Grand Hotel of Art sito proprio difronte a PuPpy. Qui il lusso e il comfort sono l’arte di viverli.

Svettanti, carismatiche, innovative sono le forme di Bilbao
Svettanti, carismatiche, innovative sono le forme architettoniche di Bilbao più protese verso il futuro come  Palazzo Euskalduna, il Palazzo dei Congressi e della Musica progettato da Federico Soriano e Dolores Palacio considerato come una delle costruzioni contemporanee più importanti realizzati dagli architetti spagnoli.
Propensione verticale per le Isozaki Towers dell’architetto  giapponese  Arata Isozaki che sorgono nel parco dell’ ex Magazzino doganale di Bilbao. Sono due torri gemelle alte 83 metri con 23 piani, e cinque edifici tra 6 e 8 piani. L’architetto ha voluto progettare una porta della città per il 21 ° secolo per collegare la zona Ensanche e il fiume. Suggestiva inoltre la grande scalinata, che ricrea la scalinata romana di Bilbao.

Bilbao dove gli architetti internazionali hanno dato vita alle loro opere contemporanee più audaci come l’architetto argentino Cesar Pelli che ha progettato la Torre Iberdrola, sede della compagnia energetica Iberdrola. La Torre è il grattacielo più alto della città, da subito punto di riferimento finanziario e commerciale di Bilbao, e si distingue per il modo in cui combina vetro, travertino e metallo.

Idee che prendono vita come quella di una barca a vela sulla ría di Bilbao. Questa è l’immagine proiettata dallo Zubizuri Bridge, il ponte bianco in lingua basca, progettato dall’architetto spagnolo Calatrava linee svettanti che s’intersecano fra loro nell’ordine sparso dell’armonia per una struttura bianca che collega le rive del viale di Uribitarte e del Campo Volantín.

Altro mirabile ponte e il Ponte La Salve, costruito nel 1970 per fornire un accesso alla città attraversando il fiume Nerviòn. È divenuto molto noto nel 1997, quando è stato inaugurato il Museo Guggenheim costruito fondendo letteralmente la sua struttura con il ponte. Nell 2006, è stato aggiunto un portico rosso disegnato dall’artista francese Daniel Burenche che ha ripreso la struttura curvilinea del museo.

E come non citare il Pedro Arrupe Bridge, uno dei ponti più luoghi più belli di Bilbao. Una passerella sopra la foce di Bilbao, dedicato al sacerdote Pedro Arrupe, costruito in acciaio con l’interno in legno, crea un piacevole contrasto visivo.

Bilbao, danza di arte e cultura
Bilbao, arte e cultura danzano e creano nuove prospettive dalle quale costruire giorno dopo giorno il nostro futuro. Premessa del moderno centro d’arte contemporanea e per il tempo libero, Azkuna Zentroa riprogettato dall’architetto francese Philippe Starck sulla base di un edificio modernista che ospitava un magazzino di vini. Sono tre edifici sostenuti da 43 pilastri progettati dallo scenografo italiano Lorenzo Baraldi e distribuite nella hall d’ingresso. Ogni colonna ha uno stile diverso per esprimere l’infinità culturale della storia dell’umanità e l’importanza che l’arte ha nelle nostre vite. Tre edifici per un totale 43.000 metri quadrati di spazio pubblico che si suddividono in un auditorium, sale espositive, spazi polivalenti, cinema, un centro sportivo, ristoranti, una mediateca con oltre 60.000 titoli su supporti diversi.

In pieno centro per una pausa più easy e fan c’è La Gran Vía Don Diego López de Haro, via dello shopping e cuore finanziario, è la strada più cool di Bilbao. È qui che hanno sede le banche BBVA, BBK e Caja Laboral, i grandi magazzini El Corte Inglés, il Governo Regionale di Bizkaia e l’edificio Sota. Il suo progetto fu presentato nel 1876 dall’architetto Achúcarro e dagli ingegneri Alzola e Hoffmeyer. Larga 50 metri e lunga 1,5 chilometri congiunge Plaza Circular a Plaza del Sagrado Corazón, passando per Plaza de Federico Moyúa, simbolo del quartiere Ensanche di Bilbao.
La Gran Vía è perfetta per dedicarsi allo shopping tra brand internazionali e i migliori negozi con una lunga tradizione a Bilbao. Lifestyle e gusto per la vita passano da La Gran Via tra tentazioni location di tendenza e hotel cinque stelle come il Radisson Collection Hotel, Gran Vía dove arte e design si combinano.

Tra i palazzi dal look decisamente contemporaneo spicca l’Osakidetza l’edificio del quartier generale del Ministero della Sanità Basca di Bilbao progettato dall’architetto Juan Coll-Barreu. Un bellissimo prisma di vetro e acciaio che flette e orchestra la luce naturale con tagli spaziali davvero unici. È una facciata poliedrica che, come dicevamo, consente alla luce di penetrare all’interno, trasformando lo spazio.
Ma la sua attrattiva è amplificata da un aspetto sorprendente: gli elementi piegati del vetro della facciata creano vedute multiple della città e mutano il loro aspetto in funzione dell’angolo di visualizzazione, dell’ora del giorno e della stagione, d è come se lo spirito della città mostrasse la sua essenza dinamica, il suo mood unico e diverso, alternativo e sempre aperto verso nuovi orizzonti.

Bilbao. A ciascuno la sua attitudine culinaria
Ma Bilbao è anche una città ricca di storia e tradizioni e vederla indossare la sua silhouette elegante e venata di nuance della tradizione è un’emozione. Il suo centro storico infatti risale a più di 700 anni fa. Passeggiare dolcemente fra le cosiddette “Siete Calles” e scoprire edifici unici come la Cattedrale di Santiago in stile gotico o l’Arriaga il Teatro più elegante di Bilbao ispirato all’Opera di Parigi, e ancora una miriade di negozi e caffetterie che vanno dal più caratteristico al più moderno.
Ma quando si giunge a Plaza Nueva, l’iride sorride, il cuore rilancia le sue sensazioni e ogni senso declama il suo entusiasmo. Una geometrica spazialità dona vita ad un complesso monumentale neoclassico profilato da portici sotto i quali gli esercizi commerciali si alternano a pub, ristoranti e caffetterie, è non poteva essere altrimenti uno dei centri nevralgici della vita sociale cittadina.

Bilbao è vita, arte, cultura e gastronomia è, infatti, uno dei luoghi al mondo con più stelle Michelin per persona. Plaza Nueva e le aree limitrofe sono piene di bar gettonatissimi in cui servono i famosi pinxtos: piccoli assaggi di piatti tipici, uno più gustoso dell’altro, ma anche vivaci taverne, ristoranti familiari e ristoranti stellati come lungo il fiume il Ristorante Mina.

A ciascuno la sua attitudine culinaria fino d’arrivare al Mercato della Ribera, costruito nel 1929 e decorato in uno stile Art Decò che mescola vetrate, motivi floreali e altri elementi ornamentali. Con i suoi 10.000 metri quadrati di estensione, è il più grande mercato coperto di tutta l’Europa. È   un luogo straordinario che offre un eccellente offerta di pesce e frutti di mare e dove vengono preparate al momento una selezione di pintxos e di vino Txakoli da gustare a ritmo di musica.

Ma non dobbiamo dimenticare le tentazioni dolci con le prelibatezze tradizionali di Bilbao come Carolina, che deve il suo nome alla figlia del pasticcere basco che la inventò. Fa sorridere gli occhi con la sua spirale di meringa montata all’italiana, caratterizzata da due piccole “strisce” laterali di cioccolato fondente e tuorlo d’uovo su una base di pasta frolla o sfoglia. Golosi anche il Bollo De Mantequilla morbido panino al latte spolverizzato da un sottile strato di zucchero bianco, ripieno di crema al burro e il Pastel De Arroz, sfoglia morbidamente ripiena. Tra le tante pasticcerie storiche dove assaggiarli ricordiamo l’elegante Pasteleria Don Manuel.

Le diverse anime di Bilbao
Bilbao audacia vibrante, battito moderno, tradizione vitale, le sue diverse anime s’intersecano in un ventaglio emozionale per scenografiche espressioni di bellezza. E il lato verde della città è una propensione di parchi, come quello di Doña Casilda de Iturrizar, meglio conosciuto da tutti come Parco Doña Casilda, è un’oasi ricca di giardini, laghetti, monumenti e musei.

Il nome del parco è legato a una delle donne più importanti e amate della storia della città, Doña Casilda de Iturrizar Urquijo, di umili origini che sposò Tomás José Epalza, importante banchiere della città. Alla sua morte, Casilda diventa amministratrice dell’intero patrimonio e decise di fare ingenti donazioni a Bilbao, e una di queste è, appunto, il parco che porta il suo nome.

Nel classico stile inglese il parco ospita più di 1.500 specie botaniche, tra cui spiccano quasi 500 esemplari di alberi esotici provenienti dai cinque continenti, come l’albero dell’amore e un ippocastano centenario. Oltre allo stagno in cui sfociano diversi ruscelli che possiamo attraversare grazie ai suoi piccoli ponti è la pergola ad essere considerata l’immagine emblematica del Parco Doña Casilda. Circondata da una fontana cibernetica che anticamente offriva uno spettacolo di acqua, luce e suono, opera di Pedro de Ispizua.

Passeggiando nel parco si possono ammirare le opere d’arte di artisti famosi come Eduardo Chillida, l’effigie di Casilda de Iturrizar y Urquijo e il Monumento al Clown Tonetti, costruito in omaggio ai bambini di Bilbao. Inoltre è possibile accedere al Museo delle Belle Arti, costruito negli anni ’40 all’interno del parco.

Bilbao incanta e seduce in tutte le sue molteplici espressioni, è una visione magnifica di vitalità, di dinamismo, di essere vita e bellezza. Ed è semplicemente meravigliosa essenza poetica poter ammirare la “ria” ovvero l’estuario di Bilbao, la foce che forma il sistema dei fiumi Nervión e Ibaizábal, e i loro ultimi affluenti, quando raggiungono il Mar Cantabrico, nel Golfo di Biscaglia. Possiamo trovare tantissimi sportivi praticare paddle surf o canottaggio o a bordo di un’imbarcazione che conduce fino al celebre Ponte sospeso di Portugalete. È il ponte trasportatore più antico del mondo ancora oggi perfettamente funzionante tanto da essere attraversato ogni anno da quasi sei milioni di viaggiatori. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è stato inaugurato nel 1893 ed è opera dell’architetto Alberto de Palacio.

Bilbao, un mosaico di emozioni, una felice combinazione di contrasti nella bellezza svettante, armonica e dinamica di una cultura evolutiva, intraprendente e lungimirante.  Una pulsazione che sa ridefinire il proprio futuro e volgere lo sguardo al suo passato, alle sue tradizioni. È l’arte di andare oltre, di essere entità e visione.

Bilbao Turismo
PLAZA CIRCULAR, 1  48001 Bilbao
+34 944 795 760, Whatsapp +34 608 20 38 99
https://www.bilbaoturismo.net

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (06/05/2024)

 

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