Terre di Leone, dalla Valpolicella il tempo nei calici

Terre di Leone nel cuore della Valpolicella, Identità, territorio, intraprendenza sotto il segno della passione intrecciano un intenso legame con la voce della memoria. È il percorso del tempo, la danza dei gesti, il sussulto della sapienza che in un attimo eterno divengono cultura.

di Antonella Iozzo

Marano di Valpolicella (VR) – Ci sono luoghi la cui bellezza abbraccia lo sguardo e si congiunge con l’emozione. È una sensazione sospesa fra pace e armonia, fra le innumerevoli sfumature della luce e l’orografia del paesaggio. Ci troviamo nel cuore della Valpolicella, nella Valle di Marano fra le più ampie vallate di Negrar e di Fumane. Ed è qui che le forme della tradizione e il respiro della natura hanno affidato alle fibre del tempo la tessitura di un dipinto paesaggistico dove, un tempo coltivazioni di ciliegie, e ora più che mai vigneti si diramano fra fitti terrazzamenti con muri a secco, stradine e boschetti, generano l’anima del territorio.

In questo luogo paradisiaco della Valpolicella, Federico e Chiara hanno dato vita al loro sogno trasformando la realtà nella più autentica espressione del vino, con la Cantina Terre di Leone.

Identità, territorio, intraprendenza sotto il segno della passione intrecciano un intenso legame con la voce della memoria, quella del nonno Leone, essenza silenziosa che ritorna in ogni gesto, divenendo esperienza e coscienza che lastricano il presente. Si parte da qui, per produrre vini con una forte personalità, vini ambasciatori di questa zona della Valpolicella e soprattutto vini con un anima quella di Federico e Chiara.

Terre di leone, sette ettari nella zona della D.O.C. Classica a circa 400 metri di altitudine, come una partitura abilmente orchestrata. Una sequenza di filari con sistema di allevamento Guyot che seguono l’armonia della curva quasi a formare un anfiteatro naturale caratterizzato dai muretti a secco. Nella forma la sua identità vulcanica che il tempo ha depositato in strati di tufo basaltico, una caratteristica geologica che affianca la particolarità di falde acquifere in profondità che evitano di conseguenza l’irrigazione.

Fattori geologici, geografici e climatici che dialogano con la voce del cuore di Federico e Chiara, animata da estrema professionalità, rispetto per il territorio, etica e quel riverbero intenso quanto sottile con le radici del proprio esistere che si dispiegano con il ricordo del nonno Leone.

Dalla vigna alla cantina, dalla vendemmia, rigorosamente a mano, al fruttaio, un continuum di rigore e fedeltà ai saperi senza tempo che s’innestano alla moderna tecnologia per una vinificazione a gravità e il successivo affinamento che rispettano al massimo la materia prima.

Una vinificazione capace di garantire una lavorazione delle uve meno traumatica, preservando il carattere del territorio. Dopo la diraspatura gli acini vanno a riempire direttamente le vasche poste in posizione orizzontale e di conseguenza nei silos. Dopo i processi di fermentazione alcolica, macerazione e fermentazione malolattica, i vini sono trasferiti, grazie ad un sofisticato sistema di pompe, nella barricaia.

 

È il percorso del tempo, la danza dei gesti, il sussulto della sapienza che in un attimo eterno divengono cultura, espressione ed impressione di un fermento che ha cambiato il corso della vita in quella poesia liquida che fluttua dal calice e dona un senso al quotidiano, esistere fra lo spazio di un idea e i luoghi dell’autenticità.

Nascono così i vini Terre di Leone, da un intenso rapporto con il territorio, il passato e il costante feeling emozionale e professionale fra Federico e Chiara. Lungimirante alchimia che implode in dialoghi seduttivi lungo le rotte dell’essere vino prima di produrlo.

Un mettersi in gioco costantemente con consapevolezza e convenzione, un work in progress che passa dalla ricerca dentro di se allo sviluppo di una progettualità evolutiva mai fine a se stessa. Sintesi di una felicità intellettiva che si tinge di creatività nelle etichette della Linea “Il Re Pazzo”, ovvero le diverse declinazioni della Valpolicella nell’intuito vocato alla moderna tradizione di uno sguardo volto al passato: Valpolicella Classico, Valpolicella Ripasso Classico e Amarone della Valpolicella classico Docg.

La teatralità del reale sognato, che l’etichetta ripercorre come burattini stravinskiani che ritrovano se stessi in una musicalità carica di origine e sentimento, diventa con l’Amarone 2015 suite speziata e fruttata dalla leggerezza fresca e bevibile, quasi nuova e moderna. Leggiadra evoluzione di frutti rossi e finezza che rendono ogni giorno ricco di sfumature e joie de vivre nel segno di Valpolicella Classico 2018. Espressione pop, dinamica e scattante di un Valpolicella Ripasso Classico 2018 per sorsi che invitano a nuovi assaggi.

L’eleganza e la finezza per Terre di Leone è una signature, che rivela la forza dell’autenticità e il valore della tradizione in vini che si evolvono rilasciando una bellissima e complessa tessitura sonora coniugata alla passione di Federico e Chiara. Armonia che vibra in Dedicatum, un Rosso Veronese IGT 2015, prodotto con circa 14 uvaggi differenti. Setoso, brillante e seducente sia nei classici profumi di frutti rossi e spezie che al gusto dove, freschezza e acidità si incrociano con garbo.

 

Dalla Valpolicella con amore, Federico e Chiara conquistano il palato di ogni wine lover con il Valpolicella Classico Superiore 2016, un senza tempo dalla fine eleganza e semplicità che tramanda la preziosità di un passato che solca il presente come le rughe di nonno Leone il cui viso rimane scolpito per sempre nella loro memoria, testimone di un eredità che custodisce la forza del vivere quotidiano. L’essenza di una filosofia in simbiosi con la natura, Valpolicella Ripasso Classico Superiore 2015, qualità che accordano alla perfezione con il carattere di questo vino fermo e secco con un ‘ottima acidità che esalta i profumi.

Saper leggere fra le anse del tempo è una qualità necessaria per perseguirne il carattere nel valore della tradizione. È un incontro con l’altra faccia del sapere, la coscienza dell’esperienza quella tramandata da gesti e pensieri che si sfrangiano all’orizzonte del presente. Un’eredità carica di valore umano che Federico e Chiara hanno saputo cogliere e riportare nel calice con l’Amarone Classico Valpolicella 2011, complesso, corposo, un velluto sonoro che srotola note fruttate derivanti dal lungo appassimento. E come degustare un largo maestoso che ci avvolge completamente, mente e spirito viaggino all’unisono verso un ricordo che fermenta in memoria per poi, improvvisamente, ritrovare in quel finale persistente e speziato la cadenza della verità. Ancora più lirico, caldo e appagante l’Amarone Classico Valpolicella 2010 si lascia degustare lentamente, come un romanzo in sol gesto, come due vite che si completano e si ritrovano, quelle di Federico e Chiara. Complici e artefici di una realtà che vive il presente, volge lo sguardo al passato, conferendo un solido valore al futuro. È questione di virtuose sinergie, è il richiamo della terra che ritorna poesia e valore, etica e sentimento, tutto in un calice di vino Terre di Leone.

Terre di Leone
Via Valpolicella, 6/b, 37020 Località Porta
Marano di Valpolicella – VR
Telefono: 045 689 5040

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (25/06/2020)

 

 

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