Augurio Ristorante Trento. Unico, innovativo, diverso

Augurio Ristorante, unico, innovativo, diverso. La ricerca, la creatività, la tradizione, nel segno di una nuova era evolutiva. Eclettiche tentazioni nel segno di un‘ispirazione che filtra il carattere del territorio e riaccende gli orizzonti per nuove destinazioni gourmet che si aprono al piacere della scoperta senza limiti.

di Antonella Iozzo

Trento – Augurio Ristorante, la joie de vivre, a tavola. Atmosfera cordiale, ambiente elegante, attenzione ai dettagli, autentica passione per la qualità. Caratteristiche indispensabili per assaporare tutto il piacere della scoperta attraverso un’esperienza multisensoriale firmata da Luca, Mattia e Samuele, rispettivamente maitre di sala e sommelier, chef e sous chef, la nuova declinazione della cucina gourmet by Augurio. Una nuova felicità culinaria, un nuovo concept.

Nel centro storico di Trento una location che pulsa di storia e respira nel battito di un look moderno e dinamico quello dell’Augurio Ristorante. Le sue origini sono custoditi come preziosi segreti tre le mura e le volte in pietra. Mura secolari che custodiscono un interno meravigliosamente invitante: due sale, su due livelli e cucina a vista. E se la prima sala offre lo spettacolo work in progress dell’arte culinaria grazie alla cucina a vista, la seconda sala, al piano inferiore, è uno scrigno che trasuda vissuto dal quale filtra un universo a parte, fatto d’intimità e classe nel segno discreto della sintesi.

Pochi ma essenziali elementi per un design lineare che sposa estetica e funzionalità, territorio, vissuto e presente: legno di larice trentino per i tavoli, tonalità calde in bordeaux per le sedute, luminosità calibrata con tagli di luce che suggellano la sua naturale allure e una mise en place semplice ma raffinata che non trascura l’aspetto green per il tovagliato e punta sulle forme iconiche e geometriche, giocate tra linearità e armonie in curva per le ceramiche. Una scelta di carattere in armonia con gli oggetti di design creati da artigiani locali.

Tre fratelli, un’unica vision, trasformare l’idea stessa di esperienza culinaria in un format unico e diverso definito dall’accoglienza. Autenticità della materia e nuovi orizzonti creativi che ne amplificano le potenzialità e ne valorizzane l’essenza, per momenti fuori dal comune. Un viaggio nella fascinazione del cibo esaltata da una calda e gradevole convivialità.

Quattro menu degustazione e un menu a la carte come percorsi di scoperta che risvegliano la curiosità, stimolano i sensi, accendono l’immaginazione. In ogni menu troviamo l’autentico spirito di un viaggio tra le fibre di una biografia di un pensiero culinario, quello di ogni singolo fratello.

Luca, intenso, profondo, materico. È la potenza dell’ingrediente a parlare nella sua più sottile veemenza plasmata in voluttà culinaria.

Mattia, una mediterranea energia creativa fluttua tra mare e terra e riscopre tessendo un’ode alla freschezza della materia prima.

Samuele, lungo le rotte dei sapori l’ispirazione scopre la creatività e viceversa, questione di feeling. E poi Eleonora, un omaggio alla mamma, nella leggerezza di una passeggiata nell’orto per un sogno vegetariano nella gioia dell’ospitalità.

La quintessenza di Augurio Ristorante? L’innata passione per la cucina unita a ricerca, studio e consapevolezza per un racconto cesellato di ospitalità e charme gourmet, ovvero piacere più autentico della buona tavola nella sua più alta declinazione.

In sala è una performance di garbo e calda accoglienza, professionalità mai ostentata e sorriso, semplicemente vocazione per il servizio che Emma e Stefano srotolano con naturalezza aprendo le porte ad una fiaba enogastronomica senza fine.

I sensi ne sono rapiti ad iniziare dal tatto grazie a materiali come il larice dei tavoli, il tovagliato e perfino il menu che rilasciano una piacevolezza sensazione, una sottile melodia che stilla il dolce suono dello star bene. Poi, l’iride è subito attratta dalla cucina a vista, un palcoscenico dove chef, sous chef e brigata si muovano nel rispetto di un unico concept: rispetto della materia prima, attenzione al dettaglio, tecnica e dedizione. Una mission che si traduce in un’orchestrazione sapientemente modulata in geti sicuri e da uno spirito di condivisone che culmina nell’opera finale, il piatto.

Intanto viene servito il “Benvenuto” una poesia dove ogni assaggio è un tripudio di libertà creativa che trilla di limpida energia nella cup di carbone vegetale che accoglie una lirica di funghi porcini e tartufo nero per poi planare nel french toast con carna salada, foie gras e maionese di rafano, per una territorialità che incrocia i sapori internazionali fino all’aringa su cialda croccante che trilla al palato. ouverture per il menu di Luca

Dove i songi culinari vivono e il reale scopre il piacere di gustarli, una fascinazione che inizia con il “Dashi ai funghi”, servito in stile giapponese. Una teiera versa la calda e appagante liquida essenza, profumatissima, nell’apposita tazzina che e un delizioso nettare olio aromatizzato al limone che si dissolve in purezza.

È l’inizio di un viaggio ideato da Luca e che continua con il “Pane al Fieno, ricotta e miele”. Tutto rigorosamente prodotto dalla cucina Augurio. Farina primitiva e siero di ricotta, ricotta morbidissima, una nuvola che si scioglie in bocca e poi la dolcezza del miele di castagno. Una portata che firma due valori importanti l’amore per il territorio e l’importanza della ricerca. Nel calice il Trento Doc Oro Rosso Cembra Cantina Di Montagna, fresco e strutturato con piacevoli note minerali.

Valori che incontrano l’estetica e il sentiment di Mattia con una creazione del suo menu, dove forma e materia sequenziano il flusso creativo. Tutto al servizio dell’ingrediente, sempre protagonista “Gambero rosso di Mazara del Vallo e Carruba”, ovvero arte che apre un nuovo registro della creazione culinaria. Una pastella indossa il nero di seppia e rimanda ai rosoni gotici, la crema di carruba tesse la sua seduzione celata da un velo di polvere di carapace del gambero sul quale è adagiato l’assoluto, il Gambero rosso di Mazara del Vallo. L’assaggio è una danza di sensazioni che fermano l’istante.

Rivoluzioni che celebrano l’alta cucina a Trento, invertendo le rotte del gusto e creando nuove prospettive, un viaggio nel viaggio dei sapori che cambia anche il modo di presentare il pane. Non solo accompagnamento del pasto ma protagonista che richiama storia, origini ed evoluzione come la focaccia di farina primitiva accompagnata da una candela con olio d’oliva del Garda e verbena odorosa. Una scenografica presentazione che suggella il tratto distintivo di Augurio Ristorante, far vivere a ciascun ospite un’esperienza memorabile esaltando al massimo l’essenza di prodotti locali con estro creativo e sapienza. Ecco allora che la fiammella della candela, lentamente, scioglie la purezza della cera d’api librando un  profumo avvolgente e delicato, il gusto voluttuoso e morbido dell’olio e l’incontro con la focaccia evoca il piacere della scoperta fra passato e presente.

Identità e creatività per orizzonti senza confini, semplicemente un modo d’essere, “Surimi di Astice e animella di vitello con riduzione al mandarino”. La presentazione amplifica la possibilità di esplorare nuovi dialoghi, si perché il classico spiedino rivela il suo lato glamour se servito in un piatto spolverato con polvere di carapace di astice, e se il bastoncino è un sunto di aromi che ne esaltano la corposità e la morbidezza, la profondità assume una texture decisamente loquace, pura estasi che coinvolge non solo ogni papilla gustativa ma ogni senso.

Tre fratelli, tre identità ben definite, ciascuna delle quali ha contribuito a definire la nuova entità di Augurio Ristornate, ciascuno firma un menu d’autore come un proprio invito ad immergersi in un’esperienza, unica, scoprendo attraverso sapori e fragranze l’universo che ci circonda. E come entrare nel cuore visionario di Luca, Samuele e Mattia che adesso ci sorprende con un “Pâté di Foie Gras, Merlino, pan brioche e neve all’olio di nocciola”. Un gioiello che irradia luce e splendore. Mai un Pâté di Foie Gras ha raggiungo una lucentezza così preziosa da infondere fascino e meraviglia. Una morbidezza voluttuosa avvolta da una laccatura data da un film lucido prodotto con il Merlino il vino liquoroso di Pojer e Sandri, quasi uno specchio che rimanda all’intensità del cielo notturno dove brilla un soft touch in oro. L’assaggio rivela la profondità della creazione: diverse consistenze dalla cremosità del Pâté al croccante del pan brioche fino alla dolce vaporosità della neve. Un piatto complesso dove ogni elemento ha il suo perché. In abbinamento Pinot Grigio Ramato ‘Colle Ara’ di Albino Armani, equilibrato ed al tempo stesso complesso, e dal lungo finale.

Il cibo è cultura, conoscenza di usanze e tradizione, di popoli e luoghi lontani. È una continua esplorazione che attraverso istinto all’evoluzione culinaria, alla contaminazione, sempre partendo dal rispetto per la materia prima e il territorio, di chef lungimiranti e dinamici si traduce in un assaggio esperienziale di realtà contemporanee viste attraverso la ricerca storico-culinaria.

Un progetto che Augurio Ristorante rilancia innovando le coordinate del gusto, e il territorio rinasce sotto una nuova luce. Tipicità, prodotti locali, identità, diventano ispirazione e celebrano il sapore della semplicità, come le “Tagliatelle al sedano rapa, il suo ristretto e pino mugo” un delizioso intreccio di emozioni articolate in una combinazione di diverse variazioni di sedano rapa nel lirico abbraccio del pino mugo. Seduzione che continua con i “Bottoni ripieno di castagne, burro di kojj, Foie Gras e Merlino”. La complessità diventa opulenza di sapori antichi e nuove auree calde e avvolgenti come il foir gas. Una consacrazione di sapori decisi nella grazia semplice e complessa del burro e del Merlino ed ecco che il territorio ritorna portando con sé tutto la poesia del suo essere. Sorsi di Asprinio di Aversa Dop, I Borboni accompagnano l’assaggio.

Proiezioni gourmet che rimangono fedeli al concept ricerca e qualità della materia prima, innovazione e tradizione, territorio e capacità di guardare oltre. Si perché volgere lo sguardo rivolto alle origini per conferire un solido valore al futuro. Sintesi che il “Tonno del Mediterraneo, crauti e ravanelli fermentati” porta al massimo livello. Le fibre del tonno dalla tenera consistenza è esaltano nella sua purezza dalla laccatura con il fondo di lepre mentre i crauti e i ravanelli tessono la sua estrema raffinatezza. La presentazione elegante e minimale è un’opera d’arte: il piatto diventa una tela bianca, i bordi radiosi la cornice e al centro, il soggetto: il Tonno.

Il “Piccione, barbabietola e salsa all’amaboshi e rosa canina” suggella l’infinita passione dei fratelli Augurio, trasformando l’intuizione in gusto. Estro e memoria si fondono, la purezza parla di una nuova visione gastronomica e il piccione rimpiattato al tavolo libra la sua elegia. Taglio perfetto, ottima cottura, tenera consistenza. È un mondo nuovo che profuma di classicità e consapevolezza gastronomica. È una creazione che sublima la purezza dei sapori, la salsa a base di prugna convive con le barbabietole disidratate e poi reidratate stillando l’anima liquida del piccione. È arte, semplicemente arte culinaria che svela una forte sensibilità e un legame con tecnica, studio e fantasia. Il Marzemino Ziresi della Cantina Salizzoni, è un rosso fortemente espressivo ed equilibrato, morbido e avvolgente,  capace d’intrecciare una corrispondenza di piacevoli sensazioni tra il calice e il piccione.

Da Augurio Ristorante si assaggiano portate che sfoggiano un naturale equilibrio e un’esplosione di sapori che trovano nuova forma espressiva. Creazioni come scenari materici, sfondi di paesaggi gastronomici che coniugano maestria e ricercatezza dal Benvenuto al dessert “Garda Lemon Tart, all’olio d’oliva bio 46° parallelo, molche e pepe di Timut”, se si ha il tavolo con vista cucina si pre-assaggia ogni piatto con l’iride che naviga tra le molteplici sfumature di gesti che si susseguono nella danza di sguardi tra la brigata. Un continuo rimando di empatia che diventa azione scenica tra pentole e i fornelli. Ed ecco il dessert, precisione, delicatezza, scenografico effetto di sifone, azoto liquido, manualità. La tartelletta esulta nella verve profumatissima del limone e dell’olio mentre le molche offrono un tono leggermente amarognolo che incontra l’aroma intenso e la nota agrumata del pepe di Timut. Una freschezza vivace, elegante, che non cede alla dolcezza, anzi ne estrae il carattere con una luminosità iconica e alternativa che il bianco della meringa che svetta in superfice riscrive le convenzioni del dessert come alternativa glam, attitude chic.

Emozioni fashion nel mood imperante del vivere senza confini fino alla piccola pasticceria, caramelle gelee al bergamotto, cioccolatini alle mandorle, ravioli al lampone con ripieno alla vaniglia. Eclettiche tentazioni nel segno di un‘ispirazione che filtra il carattere del territorio e riaccende gli orizzonti per nuove destinazioni gourmet che si aprono al piacere della scoperta senza limiti. La ricerca, la creatività la tradizione, nel segno di una nuova era evolutiva, Augurio Ristorante, unico, innovativo, diverso.

Augurio Ristorante
Via Dietro le Mura B 16 – 38122 Trento
Tel. 0461-090443
https://www.augurioristorante.it/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (02/12/2023)

 

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