Gusella, la fotografia in and out of reality

Enrico Gusella uno più acuti studiosi della fotografia ma, anche, curatore, critico e storico del medium, è l’autore del libro “Sulla fotografia e oltre”  (Allemandi & C. 2014) sarà presentato a Padova alla Libreria Feltrinelli (via San Francesco, 7) giovedì 12 marzo alle ore 18,15. Nell’occasione, oltre all’autore padovano, interverranno la critica letteraria Bruna Mozzi, la giornalista Antonella Prigioni, e Renato Stella, docente di Comunicazioni di massa all’Università di Padova.
Redazione

 

Enrico-Gusella-sulla-footgrafia-e-oltreGusella in questo suo suggestivo volume esplora la vita e l’opera di alcuni tra i fotografi che più hanno contribuito a rendere interessante e compiuta l’arte fotografica nel nostro tempo.

Attento interprete dell’opera degli artisti selezionati, l’autore padovano scandaglia nella sua analisi discipline e generi a cui questi creativi sono legati, fornendoci una panoramica approfondita sia della loro poetica che del loro modo di intendere il mezzo fotografico. L’intento è quello di delineare una sorta di geografia della narrazione fotografica e approfondire le visioni più interessanti di quegli interpreti del reale che hanno scelto di mettere in campo visioni proprie e singolari pur servendosi di un medium mimetico e appartenente all’epoca della riproducibilità tecnica come la fotografia.

L’ampia analisi di Gusella si articola in otto capitoli, ognuno dei quali ricomprende una serie di saggi dedicati a fotografi di fama internazionale. Il volume si apre con un’intervista a Mimmo Jodice e al suo modo speciale dell’autore di percepire la sua città natale, Napoli. Prosegue con una prima grande sezione denominata “Paesaggi”, che tra i tanti comprende testi dedicati a grandi fotografi italiani quali Gabriele Basilico, Elio Ciol, Franco Fontana, Giovanni Chiaramonte, Vittorio Storaro, Guido Guidi, Ugo Mulas, Luca Campigotto, Olivo Barbieri, Francesco Jodice. E nella pattuglia dei fotografi padovani indagati da Gusella, toccante e profondo è il testo sull’opera di Luccia Danesin: “Soglie, la fotografia come narrazione degli affetti”, in cui l’autore esplora acutamente l’aspetto affettivo, della rimembranza e dell’eleborazione del lutto attraverso la ripresa di putti, angeli scrostati , sculture funerarie nel Camposanto di Padova, che Luccia Danesin realizzò oltre un decennio fa. Del fotoreporter Enrico  Bossan, è invece “Injera. La salute possibile”,  un reportage fotografico promosso dal CUAMM – Medici per l’Africa, e che fu presentato nel Chiostro Luca  Belludi, interno alla Bssilica del Santo, quale testimonianza della vita e della società etiope ma anche della realtà sanitaria di un luogo. E del fotografo di origine toscana, ma padovano d’adozione,  Giovanni Umicini, è  l’ampia e vasta rappresentazione della città del Santo e  dei suoi diversi protagonisti, con le persone e le piazze, i luoghi più noti e suggestivi, ovvero con le realtà che la rendono quotidianamente viva.

Ma altri ancora sono i fotografi oggetto delle ricerche di Gusella, i quali a loro volta  investono  straordinari luoghi : come Parigi in Robert Doisneau, la Yosemite Valley in Ansel Adams, lo svizzero cantore dei paesaggi alpini come Albert Steiner,  “Roma-Pompei” di Gianni Berengo Gardin e Aurelio Amendola, o ancora  Walter Niedermayr, “Tra presenza e assenza”. Il percorso prosegue con il capitolo dedicato al “Reportage”. Qui, tra gli altri, sono i luoghi e le storie di Gianni Berengo Gardin, Enrico Bossan, Davide Ferrario, l’Agenzia VII, Gordon Parks, Raffaello Bassotto.  La terza sezione è dedicata al tema dei “Corpi”, dove sono presenti fotografi del calibro di Helmut Newton, Nan Goldin, Cindy Sherman, Stanley Kubrick, Spencer Tunick e David LaChapelle. A seguire la sezione “Astrazioni”, che approfondisce la poetica di grandi artisti quali Man Ray, Franco Vaccari, Mario Schifano, Leo Matiz, e di grandi testimoni della contemporaneità quali Thomas Ruff, Roni Horn, Douglas  Gordon.

A conclusione dell’ampio excursus due capitoli affrontano le ricerche specifiche sul rapporto testo-immagine in relazione all’opera poetica di Diego Valeri, e il tema del collezionismo attraverso la Fondazione di Venezia con il famoso Archivio Italo Zannier, la Fondazione Fotografia Modena, la collezione Fabio Castelli  e  quella del collezionista veneziano Mario Trevisan.

Manuela De Leonardis (Exibart) ha scritto: “Sulla fotografia e oltre è un attraversamento, o meglio un percorso narrativo tra immagini e parole che delineano una mappatura della fotografia del Novecento e del primo decennio del nuovo millennio con uno sguardo al passato (Nadar) e uno slancio al presente, soprattutto italiano”.

Dal canto suo, Michele Smargiassi (Repubblica.it) afferma che il volume è “un mosaico di saggi brevi, autori tendenze mostre collezioni occasioni eventi; mappa di un percorso di lungo passo sulla scena della fotografia italiana e transitata in Italia. Una fotografia della fotografia, in un album di “istantanee”  professionali”.

Gigi Bortoli (Alto Adige) sottolinea che “Gusella fornisce una panoramica approfondita sia della poetica dei diversi fotografi”, che del loro modo di intendere il mezzo fotografico.

Nicoletta Martelletto (Il Giornale di Vicenza) ricorda che nell’analisi di Gusella è presente “una  visione contemporanea che affonda le radici nella tradizione della foto di fine Ottocento, e spazia da Nadar a Roni Horn, intersecando spesso la fotografia con altre espressioni artistiche e più spesso ancora con la poesia”.

Anita Loriana Ronchi (Il Giornale di Brescia)  sottolinea in una recente intervista a Gusella un passaggio chiave dell’analisi fotografica. Infatti, parafrasando il linguista russo Roman Jakobson che  nei “Saggi di linguistica generale” poneva il seguente quesito, ovvero “Che cosa fa di un messaggio verbale un’opera d’arte”, allo stesso modo Gusella pone il problema su “Che cosa fa di un testo visivo un’importante fotografia”.

Il volume è pubblicato da Allemandi Editore, e fa parte della Collana “I Testimoni dell’Arte” che annovera storici e critici di fama internazionale come Angela Vettese, Tom Wolfe, Louisa Buck, Judith Greer, Giorgio Guglielmino e Alessandra Ruffino.

Redazione
(06/03/2015)

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