Cibrèo Ristorante, all’interno dell’Helvetia & Bristol Firenze – Starhotels Collezione, al cuore delle emozioni, la tradizione evolutiva scopre il valore del tempo. Tutto il resto è gusto che racconta che si fa memoria e rinasce passione, la stessa con la quale Giulio Picchi giorno dopo giorno accoglie i suoi ospiti.
di Antonella Iozzo
Firenze – Quando due entità storiche dell’ospitalità italiana entrano in sinergia il risultato non può che essere un’inedita esperienza estetica e gastronomica rilanciata da un autentica passione per il l’italianità. Palcoscenico ideale, Firenze, protagonisti Helvetia & Bristol Firenze – Starhotels Collezione e Cibrèo Ristorante.
Due capisaldi fiorentini, ognuna con un carattere ben definito, entrambi vocati all’eccellenza Made in Italy uniti in un progetto che con dinamismo e appeal riaccende la fascinazione storica di luoghi unici e simbolici.
L’elegante Helvetia & Bristol Firenze – Starhotels Collezione, dopo un’importante ed impegnativa ristrutturazione riapre le sue porte sorprendendo i suoi ospiti che il look accattivante e seduttivo del Cibrèo Ristorante, sito nella nuovissima “ala Bristol” un tempo sede della prestigiosa Banca di Roma.
Cibrèo Ristorante fuori dai soliti schemi, dentro la tradizione che si evolve. Ma per capirne il concept è necessario un breve percorso a ritroso, un viaggio che ci conduce là, dove tutto ebbe inizio. Era il 1979, quando il giovane chef fiorentino Fabio Picchi apre il Ristorante e la Trattoria Cibrèo nel quartiere di Sant’Ambrogio a Firenze. Nella scelta del nome “Cibrèo”, l’essenza, l’entità, di un luogo che aveva come obiettivo, comunicare il piacere della buon cibo quello autentico, quello che profuma di ricordo, nello spirito della convivialità. “Cibrèo” infatti è uno dei piatti della tradizione fiorentina che nel linguaggio popolare di altri tempi significava “un insieme di cose buone”.
I tempi cambiano, le tendenze dettano nuove abitudini ma le dinamiche del gusto seguono la vie en rose della miglior qualità condivisa, quella che crea piatti fedeli alla stagionalità e con un cuore. Un cuore capace di veicolare passione e desiderio di esplorare il futuro volgendo sempre lo sguardo al passato, preziosa eredità che nutre l’anima di chi con i suoi gesti regala emozioni gastronomiche e gusto per la vita. Per oltre 40 anni Fabio Picchi ha gestito la sua attività che nel corso del tempo si è arricchita di altre location gastronomiche “Cibrèo Caffè” (2 sedi), “Ciblèo” e “Teatro del Sale”.
E quando il vissuto di Fabio Picchi incontra il presente con il figlio Giulio, il battito dell’entusiasmo e della dedizione genera le forme di una nuova tradizione gastronomica, fedele al suo background, vocata a nuovi impulsi creativi, nasce il Cibrèo Ristorante all’interno dello splendido l’Helvetia & Bristol Firenze – Starhotels Collezione.
Cibrèo Ristorante, la modernità si reinventa, cambia pelle e indossa un look attraente e seduttivo firmato dall’ architetto Massimo Adario. Ambience eclettica, calda e accogliente che inarca sin da subito le aspettative, dirottandole verso quel mood cosmopolita che dal cuore di Firenze conduce verso culture lontane. Basta alzare lo sguardo e ritrovare maestosi lampadari in legno realizzati in Libano. L’organicità della materia, le forme, che sembrano comporre una danza araba per poi scomporla in un arabesque, disegnano la volumetria della sala. La cui spazialità è abilmente orchestrata da comode sedute, avvolgenti poltroncine e divanetti in rosso corallo, sul quale la luce cadenza la sua allure.
Elegante fascinazione che accoglie il Cocktail Bar, con il suo bancone in marmo giallo di Siena. Le sue linee nette, geometriche incastonano una vasta gamma di distillati e liquori e accendono l’immaginazione. È l’altro lato della convivialità, easy e glam, quasi una visione immersiva che celebra la bellezza nelle sue diverse sfumature con cocktail internazionali e classici.
Il menu del nuovissimo Cibrèo Ristorante si apre alle diverse declinazioni di passione e tradizione contemporanea. È un orizzonte di fragranze e profumi che scopre l’Italia gastronomica. È il vissuto di Giulio Picchi, elaborato, reinterpretato, mitigato dalla sua spiccata curiosità intellettiva e dalla sua passione per la buona cucina. Nato e cresciuto in una famiglia dove la cucina è cuore, sentimento, affetto, ha fatto sua questa importante e preziosa eredità custodendola e tramandandola con una vision moderna e in costante movimento ma senza mai tradire le origine e il valore intrinseco di una storia di Famiglia.
A tradurre in puro gusto il brillante input di Giulio Picchi, l’Executive Chef Oscar Severini che, ha lavorato per anni a fianco di Fabio Picchi. Now, le coordinate del sapore incrociano idee e intuizioni che rilanciano l’autenticità con un menu a due voci “L’Italia in un Boccone” e “L’Italia da Gustare”. La prima melodia è taste sharing, un invito a scoprire piatti della penisola italiana nella piacevolezza dello stare insieme. Una festa per gli occhi e per l’anima che attraverso le papille gustative acquista nuova dimensione: armonia. La musicalità della seconda proposta, invece è un menu la carte, un inno al gusto con piatti che hanno come protagonisti le eccellenze del nostro territorio. Un tributo alla materia prima che riconduce all’origine e alla stagionalità.
Sharing and more che apre le danze con il “Croissant di nostra produzione con baccalà mantecato al latte biologico del Mugello”, fragranza e morbidezza conquistano al primo boccone. È un interludio che evoca un piatto pitico veneto nella qualità di prodotti sapientemente amalgamati. La Toscana invece rilancia con il “Paté di fegatini di pollo con pan-brioche tostato e agrumi zuccherati”. Il paté è fine sensualità che avvolge e non stravolge l’eleganza che non ti aspetti. Esperienza e competenza nella scelta e nella preparazione di una tipicità locale a sua volta rilanciata dal mordente degli agrumi.
Artigianalità che si fa gusto e sapori che evocano ricordi con una “Crespella di ricotta e spinaci sporcata di pomodoro” presentata come un dipinto astratto, quasi un dialogo di epoche o di stili uniti dalla qualità. Decisamente più vocata al passato la “Crespella di Ricotta con Il Ragù di Carni Bianche”, ma in entrambe la leggerezza è una costante. Passeggiare per l’Italia, scoprendo i souvenir gastronomici reinterpretati rispettandone i canoni, è un delizioso viaggio. Tappa dopo tappa giuggiamo alle gustosissime e tenerissime “Costine d’agnello alla griglia”, per poi approdare in Piemonte con il “Filetto di Fassona piemontese” accompagnata dalla salsa verde leggermente rivisitata. Succulenta carne cotta alla perfezione che si scioglie in bocca, librando consistenza e passione. Se da sole queste due materi prime dominano la scena con le “Patate al forno con asiago fuso” la completano. La patata acquista nuova entità con una presentazione che evidenza la tecnica di cottura a forno. I tagli longitudinali, disegnano una conchiglia, basta scostarli lievemente per poi versare l’asiago fuso ed è puro godimento organolettico.
Anche la carta vini esprime l’italianità nel calice e per la Toscana parla il Capezzana Carmignano Villa Di Capezzana 2017. Rosso rubino intenso, dai tannini morbidi e dalla buona acidità. Finale persistente che richiama l’assaggio.
Cibrèo Ristorante, ogni momento scopre nuove variazioni sul tema fino al dessert con il “Cibrèolage – pasta sfoglia croccante, crema pasticcera, panna e scaglie di cioccolato”. Un dessert da comporre stratificando i diversi ingredienti in base ai nostri gusti. L’interazione si fa divertente creazione da consumare con … discrezione. Ma è con “L’ABETONE – meringhette, castagne e panna” che la vera creatività entra in scena. Quasi una composizione ridimenzionale con le meringhette che vogliono imitare il tradizionale Mont Blanc. Al loro interno la profondità della castagna scalda il cuore e rilascia suggestioni che gratificano ogni papilla gustativa.
Cibrèo Ristorante, al cuore delle emozioni, la tradizione evolutiva scopre il valore del tempo. Tutto il resto è gusto che racconta che si fa memoria e rinasce passione, la stessa con la quale Giulio Picchi giorno dopo giorno accoglie i suoi ospiti regalandogli la gioia del gusto, il piacere di condividere.
Cibrèo Ristorante
Helvetia & Bristol Firenze – Starhotels Collezione
Via dei Vecchietti, 5 – 50123 Firenze
Tel +39 055 2665651
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di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(06/12/2021)
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