Spumantitalia, Metodo Classico, identità, tendenza, innovazione

Spumantitalia, diverse interpretazioni, diversi punti di vista, su tutto la qualità, parte da qui il dialogo il confronto, la chiarezza.

di Antonella Iozzo

Garda (VR) – Spumantitalia, terza edizione del Festival Nazionale dedicato allo spumante italiano si è tenuta nei giorni scorsi sul Lago di Garda nella pittoresca cittadina di Garda (VR).

Tre giorni dedicati alla produzione spumantistica attraverso Talk Show, Master Class e incontri culturali tenutesi presso lo storico Palazzo Pincini Carlotti e degustazioni aperte ai wine lovers sul lungolago Europa con oltre 150 etichette per un viaggio da nord a sud tra le bollicine italiane.

Spumante italiano: storia, tradizione, identità, tendenza, innovazione ed evoluzione. Ma ne abbiamo la consapevolezza? Siamo consci di un patrimonio da custodire e tramandare? Viviamo lo spumante come una realtà che nasce da territori vocati e in altri casi che esprime le potenzialità di diversi terroir e vitigni? Lo consideriamo una scelta vincente per l’Azienda dal punto di vista economico? Oppure lo pensiamo come un nuovo percorso da sperimentare, una chiave di volta per nuove mercati? E ancora spumante italiano vs prosecco, due variazioni su tema o due interpretazioni?

Queste alcune delle tematiche che si sono affrontate nel corso della manifestazione con esperti del settore quali Riccardo Cotarella, Fabio Piccoli, Direttore Responsabile di Wine Meridian, giornalista esperto di comunicazione e marketing del settore agroalimentare, Mattia Vezzola Azienda Costaripa, Carlo Alberto Panont, Direttore del Consorzio Garda Doc, Lamberto Gancia rappresentante della quinta generazione della storica Famiglia e molte altre aziende.

Si apre un mondo e si scoprono territori ricchi di prodizione vitivinicola e le problematiche legate ai cambianti climatici, ma anche l’importanza dei consulenti, dei consulenti enologi e della ricerca, strada sempre poco battuta, ma fondamentale per generare sviluppo.

Poi, si entra nel calice e la più classica delle domande che sembra avere la stessa persistenza di un buon perlage, emerge: solo chardonnay e pinot nero? Si cambia registro ormai vitigni autoctoni come la Ribolla Gialla, il Durello e ancora, solo per citarne alcuni Riesling, Garganega, Verdicchio, Moscati, Brachetto, sono la regola.

Diverse interpretazioni, diversi punti di vista, su tutto la qualità, parte da qui il dialogo, il confronto, la chiarezza. Punto cardine per un presente dal quale nascono i valori per il futuro.

Degustazioni alla cieca, guidate, calici che indossano il rosè, bollicine che diventano rosè come il prosecco. La qualità subito affianca la polemica e viceversa, strategia di marketing, tendenza o tutela di una realtà che sembra già affermare la propria identità è questione di feeling con il mercato o qualità che farà storia, sarà il tempo a dirlo.

Garda diventa teatro dello Spumante Italiano, protagonista di una opera unica che brinda all’essere essenza di un concept produttivo che si evolve foriero delle sue tradizioni. Un passato che dona forma al presente step by step e ogni giorno edifica la propria cultura vitivinicola nascono così spumanti che racchiudono la passione e l’essenza del fare e dell’essere vino. E’ il caso dell’Azienda Travaglini di Gattinara e del suo Spumane Metodo Classico Dosaggio Zero Nebolè. Dalla punta dei grappoli di nebbiolo, vinificate in bianco, un vino spumante che riposa sui lieviti per minimo 46 mesi. Ricerca, cura nei dettagli, dedizione e il tempo ne evolva la poesia in versi di fine persistenza, mineralità e acidità. Perfetto equilibrio declinato in classicità e raffinatezza che rende ogni sorso freschezza vivace ed evocativa.

Divagazioni sul tema dello spumante che toccano le corde del prosecco con Bisol 1542 , Valdobbiadene Prosecco Superiore Millesimanto, fine perlage, fresco e sapido ideale per una conversazione sulla vie spumantistiche.

Lungimiranza e valore sono la base per una storia evolutiva che punta ad essere moderna presenza nel settore enoico e nello specifico tra le migliori produzioni di metodo Classico. Una progettualità strettamente legata al territorio, all’identità, alla tradizione e alla ricerca che Villa Sandi esprime al massimo livello, il suo Opere Trevigiane Metodo Classico Riserva 2014 ne è l’icona. Autenticità che Spumantitalia non poteva non riconoscere e omaggiare premiando la Famiglia Polegato vocata ai valori, alla qualità alla storicità nel suo divenire ispirazione del domani. Il premio è una Cover, un prezioso involucro by K-Over, creato per custodire questo prezioso nettare. Ricerca, creatività, e tecnica al servizio del vino, ritira il premio l’enologo di Villa Sandi, Stefano Gava.

Settore spumantistico in crescita e comunicazione di settore che ne amplifica gli effetti. Etica, onesta intellettuale e professionalità giornalistica sono i punti focali per un giornalismo che sia il collante, il trait d’union più obiettivo e lineare possibile fra chi legge e chi scrive. Qualità che flettono le coordinate della cultura, influendo sulle scelte e determinando l’andamento delle vendite. Un perlage che gravita intorno alle oscillazioni di gusto e di mercato. In quest’otica di etica e conoscenza il premio a Fabio Piccoli è un riconoscimento che brinda alla costante sano impegno.
Spumantitalia ci saluta lanciando nuove prospettive su cui riflettere e interrogarci per crescere sempre all’insegna della ricerca e della qualità, input per le nuove edizioni.

www.spumantitalia.it/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (07/07/2021)

 

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