Le idee che nutrono l’Expo 2015

Primo Expo tematico: “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, primo Expo con un proprio protocollo, la Carta di Milano. Expo 2015, non una passerella, una semplice esposizione, ma una performance del pensiero evolutivo al servizio del pianeta.

di Antonella Iozzo

expo-delle-idee-2015Milano – Hangar Bicocca di Milano scenografico palcoscenico per L’Expo delle idee, l’evento promosso dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, lo scorso 7 febbraio. Idee in movimento, idee che prendono forma e stimolano la mente per un Expo 2015 capace di nutrire il futuro.

Primo Expo tematico: “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, primo Expo con un proprio documento la Carta di Milano, concepita su modello del protocollo di Tokyo, il trattato internazionale sul riscaldamento globale firmato nel 1997 da più di 180 paesi del mondo.

Oltre 500 esperti per 42 tavoli di lavoro coordinati dal professor Salvatore Veca e suddivisi in 4 aree tematiche: le dimensioni dello sviluppo tra equità e sostenibilità; cultura del cibo, energia per vivere insieme; agricoltura, alimenti e salute per un futuro sostenibile; la città umana, futuri possibili tra smart e slow city, con l’obiettivo, appunto di  definire la Carta di Milano,  protocollo sulla sicurezza alimentare che vedrà protagonisti cittadini, Istituzioni, imprese, associazioni, mondo accademico e le organizzazioni internazionali.  “Un vero e proprio atto d’impegno sulla nutrizione e il diritto al cibo”, secondo il ministro Martina, che insieme al sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, al presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni hanno dato il via alla grande kermesse.

Focus sulla Carta di Milano nel primo pomeriggio in una affollata conferenza stampa con il ministro Martina,  Salvatore Veca e Massimiliano Tarantino, direttore di Laboratorio Expo, nato dall’iniziativa di Expo spa e Fondazione Feltrinelli, durante la quale lo stesso ministro Martina, ha annunciato che la prima versione della Carta di Milano sarà presentata il 28 aprile a Milano e ad ottobre consegnata al segretario generale dell’Onu Ban ki-Moon, collegando il semestre di Expo all’appuntamento degli Obiettivi del millennio. “Oggi iniziamo a raccogliere contributi, le idee e le proposte”, ha spiegato “che poi faranno parte della Carta di Milano. Normalmente i contributi vengono scritti dai governi, i 42 tavoli di lavoro sono, invece, un nuovo modo di nutrire le idee e renderle linfa del pianeta.

Il professor Salvatore Veca, responsabile scientifico di Laboratorio Expo, ha tratto ispirazione dal principio che ha guidato Picard per l’Exposition universelle del 1900 a Parigi: Picard voleva un’esposizione non solo di prodotti, come era allora, ma di idee e del pensiero. È sono proprio le idee e il pensiero che oggi disegnano la planimetria della Carta di Milano. Idee che formano materia pulsante, pensiero che si veste di luce e di realtà costruttiva e creativa, essere per nutrire il pineta nella sua verità più piena e profonda. Se il cibo è cultura la cultura del cibo e l’essenza primaria per capire, comprendere, interagire, comunicare, essere consapevole del valore di ogni singola identità.

conferenza-cartamilanoLa Carta sarà divisa in tre sezioni, come spiega Massimiliano Tarantino, “Un preambolo emozionale perché vogliamo che l’adesione di tutti sia consapevole, una parte di articoli dedicati ai diritti e agli impegni che ciascuno si deve prendere, per dare seguito, ad esempio al diritto al cibo come diritto fondamentale di tutti i cittadini, e una terza di ‘apparati’ che sarà una biblioteca completa sui temi della sostenibilità”. Estremamente soddisfatto Paolo Barilla, vicepresidente della Fondazione Barilla che ha sottolineato l’impegno della Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition. Anni di esperienza per il Protocollo di Milano, su cui si lavora dal 2013, e che oggi diventa la Carta di Milano.

Tanti gli eventi, tantissimi i protagonisti che nelle varie conferenze stampe srotolano programmi, progetti, idee che nel tempo sono divenuti tasselli di un puzzle sempre più esteso l’Expo 2015, non una passerella, un’esposizione, ma una performance del pensiero evolutivo al servizio del pianeta.

Molto interessante il patto dei sindaci per una alimentazione sostenibile nelle metropoli, lanciato dal sindaco di Milano: Urban Food Policy Pact, idea nata a Johannesburg con l’intento di unire le grandi città del mondo in un progetto che limiti gli sprechi alimentari, che educhi ad alimentazione sana e dia la possibilità di nutrire anche chi soffre. Un progetto significativo e duraturo, che non esaurirà il suo impegno nell’arco dei sei mesi dell’expo ma che amplificherà le sue potenzialità nel tempo.

Collaborare e vitale per nutrire la fucina di Expo 2015, e la Regione Lombardia con il presidente Roberto Maroni ne è uno dei migliori testimonial come è stato sottolineato dallo stesso Maroni “L’Expo è una grande sfida, ma siamo riusciti e riusciamo a lavorare assieme, tutte le istituzioni, non avviene spesso in Italia”. Opere essenziali che determinano la qualità dei servizi, che amplificano la ricettività, che dimostrano come la Lombardia sappia nutrire il futuro come recita il suo slogan “Lombardy feeding the future, now”.

Superlativo l’ecosistema Digitale E015, un ambiente in cui aziende, enti, associazioni mettono a diposizione informazioni agli utenti. Un incontro tra domanda e offerta che stimola entrambi le parti e crea le coordinate per un viaggio nel futuro partendo dal presente. Essere oggi artefici del proprio domani è nelle dinamiche della regione Lombardia. Ricerca, innovazione, programma start-up, cultura con ben 10 siti Unesco sui 50 presenti in Italia. L’Expo è un viaggio che inizia dando spazio, vita e valore alle idee.

Nel corso della giornata uno dei momenti clou è stato il videomessaggio di Papa Francesco. Spreco e iniquità sembrano essere le parole chiavi di un intervento che pone l’accento sul valore della persona e sul suo diritto al cibo. Troppo spesso ci si dimentica di coloro che lottano solo per la sopravvivenza quotidiana. L’altra faccia dell’abbondanza è non poter nutrire il diritto alla vita, non è un caso, infatti, se cita San Giovanni Paolo II che condannò il “paradosso dell’abbondanza”,  secondo il quale “c’è cibo per tutti, ma non tutti possono mangiare, mentre lo spreco, lo scarto, il consumo eccessivo e l’uso di alimenti per altri fini sono davanti ai nostri occhi”. Un invito rivolto a tutti per riportare la dignità all’orizzonte dei nostri pensieri e della nostre azioni.

La lunga giornata all’Hangar Bicocca si conclude con l’intervento del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che si concede una visita al Centro di ricerca & sviluppo di Pirelli insieme ad Alberto Pirelli, vicepresidente del gruppo, Maurizio Boiocchi, direttore generale Tecnology, e Gregorio Borgo, direttore generale Operations. Fiducioso, propositivo, certo di un successo a lungo termine per l’Italia.  Expo come una grandissima opportunità che firma la nostra identità nel panorama internazionale. “L’Italia” dice  “è leader nel settore alimentare ma anche nel campo dell’innovazione, della tecnologia e dei macchinari. Sono sicuro che il 2015 per il nostro Paese è un anno felix’”.

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (08/02/2015)

 

 

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