Alois Lageder. Vini come memorable portraits

Alois Lageder, l’assoluto, il vino, l’uomo e l’universo, la tradizione e la modernità, non antitesi ma sintesi di un processo che sviluppa un modo di coltivare bene il proprio futuro attraverso un’agricoltura biologico-dinamica.

di Antonella Iozzo

Lageder-magreMagrè (BZ) – Alois Lageder, l’essenza della qualità. Amore per la tradizione, rispetto per la natura, spirito olistico e sostenibile punti essenziali della filosofia che anima la Tenuta. Dal 1823 il presente come ponte tra il passato e il futuro. Oggi, giunta alla quinta e sesta generazione con Alois Lageder e Alois Clemens Lageder, l’eccellenza nasce e si sviluppa nella perfetta fusione tra ricerca, innovazione e tradizione in un’unicità che rende la sua massima espressione, ovvero il vino, un’opera d’arte, un capolavoro d’ineguagliabile valore.

Da più di 150 anni, da quando Johann Lageder avviò la propria attività a Bolzano, ogni gesto con-vibra di armonia con la natura. È un concept capace di orchestrare i principi olistici in una partitura cadenzata dal tempo e dal ritmo delle stagioni che ci conducono verso una coltivazione biologico-dinamica. Solo così possiamo conoscere il carattere di ogni vigneto ed elevarle al massimo livello.

Alois Lageder 200 anni di storia
Lageder-Nuova-costruzione_NeubauSi sa che l’Alto Adige è una terra estremamente variegata per altitudine, microclima, esposizione, diversi terroir per vitigni dalla forte personalità. La Tenuta Lageder interagisce con questo paesaggio ispirandosi ai cicli e alle forze della natura, una sinergia vettoriale che si trasforma in energia produttiva, consapevole e sostenibile, un sistema integrato di antichi saperi e saperi innovativi che planano la voce della natura dalla messa a dimora delle piante al momento della vendemmia. Nella tradizione Lageder ad ogni terroir corrisponde un vitigno specifico, una realtà che se sapientemente studiata e sviluppata rilascia vini dalle sfumature uniche, tanto che Alois II si specializzò in due vini locali, il Lagrein, prodotto nella conca di Bolzano, e il Santa Maddalena a Nord di Bolzano. Ma fu Alois Lageder III che guardò oltre e nel 1934, quando comprò la tenuta di Löwengang a Magrè, ai confini meridionali dell’Alto Adige, iniziò a produrre dei rossi corposi, come il Cabernet e il Merlot. La storia con il suo incedere cambiò il destino della famiglia e alla morte prematura di Alois furono le donne di famiglia a prendere le redini Christiane Rössler, vedova del defunto, e le sorelle Wendelgard e Magdalena.  

Lageder-Torre-di-vinificazioneWendelgard, la figlia maggiore che nel 1969 sposò l’enologo Luis von Dellemann, con esperienza in Austria e Svizzera, che assunse la responsabilità della cantina. Era tempo di bianchi e di sfuso, un percorso che ebbe il suo punto di svolta quando Alois Lageder IV subentrò nell’impresa, a soli 24 anni e dopo studi in economia ed enologia. Lungimirante, intraprendente, dinamico e positivo seppe con lucidità e passione, imporre la sua linea guida. Il suo credo? Il territorio, la qualità, le potenzialità di bianchi che potevano implodere per la loro vera natura, tenta i primi esperimenti di affinamento in barrique e nasce il Löwengang Chardonnay, un nuovo stile, un nuovo modo di concepire i vini bianchi altoatesini. 

Nel 1991 acquista la tenuta Hirschprunn, 30 ettari di vigneti e un palazzo rinascimentale nel cuore di Magrè, visitarla è come entrare nelle anse del tempo. Il passato ci viene incontro, il silenzio comunica dedizione, semplicità, ritmi lenti della natura che scandiva il senso della quotidianità.

E sempre a Magrè, nel 1995 Alois Lageder costruisce la nuova cantina, all’interno della storica tenuta Löwengang, in una perfetta fusion architettonica.  Oggi insieme al figlio Alois Clemens Lageder, il percorso intrapreso da più di 200 anni è una linea svettante nel cielo che segue le dinamiche del cosmo per un’eccellenza evolutiva che in ogni calice deborda il sentimento della vita. Movimenti oscillanti capaci di ricondurci a quella musicalità silente lo spirito del luogo, l’anima del produttore.

Alois Lageder, l’uomo e la natura
Lageder-Mucche_vigneti_BiodynamieCirca 50 ettari di vigneti di proprietà a Magrè, Cortaccia, Termeno e nella zona del lago di Caldaro coltivati con metodi biologico-dinamici, che si basano sulla teoria antroposofica di Rudolf Steiner – caposcuola della biodinamica, controllati e certificati da Demeter sono il sunto, l’emblema di una performance tra uomo e natura che si trasforma in filosofia di vita che ritorna alla vita. Basta poter visitare almeno uno dei vigneti della Tenuta per capire l’essenza di ciò, e quello nei pressi del lago di Caldaro credo sia tra i più eloquenti. Un anfiteatro naturale che si affaccia sul lago, terrazzamenti come quinte di palcoscenico scandiscono le alture e i filari per esempio di Schiava o di Cabernet Sauvignon rilasciano la quiete musicale di un continuum fra l’uomo e la natura. È qui che, anno per anno, con la pausa vegetativa invernale e la successiva potatura, riprende il ciclo naturale della vita, uno dei segni tangibili di questo approccio è la pacifica convivenza con le mucche che placidamente tra un filare e l’altro trascorrono le loro giornate allo stato brado, non solo concimano ma nutrendosi mantengono pulito il terreno, quindi una gestione corretta dell’humus che migliora lo stato di salute e la fertilità del suolo, stabilizzando il terreno e rendendo superflua l’irrigazione artificiale. Nessuna scoperta rivoluzionaria, ma un ritorno al passato, alle antiche tradizioni modulate con la conoscenza di oggi.

È agricoltura biologico-dinamica che significa, fra l’altro, nessun tipo di fitofarmaci, erbicidi o fertilizzanti chimici o di sintesi, aumento delle capacità di resistenza della vite aumentando le sue difesi naturali, le viti sviluppano così, radici più profonde, e le sostanze nutritive del sottosuolo conferiscono alle uve una mineralità molto più intensa. Armonia ed equilibrio sono le parole chiari di un modo di lavorare e di vivere in perfetta sintonia con l’intero ecosistema. E se ciò richiede più impegno, più tempo e lavoro manuale, il risultato finale non sono solo vini eleganti, ben strutturati, sapidi e armonici ma un’estensione qualitativa del flusso vitale.

Oltre ai vigneti di proprietà l´azienda collabora con viticoltori di fiducia che provengono da diverse zone dell´Alto Adige. Sensibilizzarli sull’importanza di un’agricoltura sostenibile è uno degli obiettivi primari dell’Azienda che già sta dando grandi risultati e soddisfazione dei 120 ettari totali già 30 ettari sono coltivati con metodo biologico-dinamico o in parte biologico.

L’uomo e l’universo, la tradizione e la modernità, non antitesi ma sintesi di un processo che sviluppa un modo di coltivare bene il proprio futuro. La Tenuta ha fatto proprio questo dialogo virtuoso e attraverso un’agricoltura biologico-dinamica e tecniche delicate in una cantina all’avanguardia, in legno e vetro, capace di utilizzare energie alternative riducendo di conseguenza il più possibile l’emissione di anidride carbonica, inoltre la lavorazione delicata delle uve è resa possibile grazie ad una torre di vinificazione ultramoderna e computerizzata alta 17 metri, un sistema gravitazionale dove la natura e la tecnologia si fondono in un connubio proficuo. Nella nuova Cantina è come se la natura entrasse in scena e la modernità ne seguisse la melodia. Curve armoniche che si completano nella disposizione circolare dei fermentatori, intorno al punto in cui le uve fuoriescono dalla torre, e se le distanze si accorciano la qualità del mosto rimane inalterata.

L’assoluto, il vino, Alois Lageder
Lageder-Vineria-ParadeisDegustare i vini Alois Lageder è un’esperienza che rivela ai sensi la bellezza autentica dei valori che da sempre hanno contraddistinto il mondo Alois Lageder. Tre linee di vini: I Classici, un corollario di emozioni, Le Selezioni Terroir, dai migliori vigneti e dai migliori appezzamenti la voce solista del vitigno, I Masi, i grandi Cru provenienti dai vigenti di proprietà il must Lageder. Tre livelli qualitativi, tre grandi espressività del territorio e delle persone che lo vivono e lo interpretano.

Un viaggio che inizia nella Vineria Paradeis, nella piazza di Magrè. Ambienti moderni abitati dal passato è questa l’impressione che si ha una volta varcata la soglia. Fra arredi di design moderni e opere d’arte, il vino Alois Lageder e le specialità gastronomiche tipiche che rispecchiano la concezione biologica. Relax e buon gusto d’inverno davanti al caminetto, nella bella stagione nel giardino interno, un oasi di pace e serenità tra profumi di arance e limoni, gelsomino e melograno.

Colore predominante il bianco sul quale il contrappunto delle sensazioni crea armonie in movimento sul fil rouge dell’Arte con la freschezza vivace del Pinot Bianco Haberle 2014, per proseguire con lo Chardonnay Gaun 2014, un saggio color oro di eleganza raffinata. Tutto scivola con grazia e il Pinot Grigio Porer 2014, rotondo, pieno, intenso, rilancia il carattere fine dei Lageder. Sorprendere è questione di stile e il Moscato Giallo Vogelmaier 2014 è un elegia aromatica e vibrante lontana dalla dolcezza frequente dei moscati, ideale per aperitivi trend dalle note preziose. Exotic touch con il Gewürztraminer AM SAND, vendemmia tardiva che seduce rimandandoci ai vitigni autoctoni dell’Alto Adige.

La qualità è un crescendo e il blend Casòn Viognier-Pinot Grigio-Chardonnay 2013, al naso complesso e ricco e dalla spiccata acidità invita a nuovi assaggi ma ad attenderci è lo Chardonnay Löwengang nelle annate 2012 e 2007. La classe che fa la differenza, il tempo che partorisce l’esclusività, il segno distintivo di un grande vino, conoscerlo significa entrare nel cuore pulsante di una mente proiettata nel domani che rinasce dalla memoria.

Riflessi rossi declinati in raffinatezza con il Pinot Nero Krafuss 2011, linearità, morbidezza, signorilità. Piccola frutta rossa, ciliegia, spezie e tannini vellutati, original style senza confronti. Forza, eleganza e morbidezza anche per l’imperante Lagrein Lindenburg 2011.

Grandi interpretazioni capaci di evolversi nel tempo, che trasudano passione e carattere è il caso del Cabernet Sauvignon Cor Römigberg nelle annate 2010 e 2000. Un decennio come intermezzo per sinfonie modulate in eccezionale qualità e spiccata personalità. Profumo complesso, pieno, fruttato poi speziato e floreale con sentori di legno, ascoltarlo con i sensi è meraviglia in divenire.

Arte chiama Arte
Lageder-CantinaAlla Tenuta Alois Lageder Arte chiama Arte e progetti artistici prendono vita grazie alla fervida mente di Alois Lageder, da sempre sensibile all’estetica, alla bellezza come valore universale, all’Arte in tutte le sue forme, non dimentichiamoci, infatti, che Alois Lageder per 10 anni, fino all’inizio del 2010, è stato presidente del Museo di arte contemporanea di Bolzano, di cui ha sostenuto in prima persona la costruzione della nuova sede, inaugurata nel 2008.

Un fil rouge quello con l’Arte che continua in attività e progetti forieri di una sensibilità culturale non comune.

Sulla scia di una materica emozione che esprima in Arte la filosofia aziendale, quindi il rapporto con la natura e l’approccio olistico, sono stati invitati diversi artisti a ideare delle etichette icona. Ne sono stati selezionati cinque per cinque etichette riservate ai vini in purezza della linea Alois Lageder, ognuna delle quali esprime un aspetto fondamentale del concept della Tenuta: la luce, la terra, la vite, l’uomo e naturalmente il vino. Linee, forme, impressioni ed espressioni nell’astrazione concreta di un idea che ci conduce nell’ode liquida della bottiglia.

Rarefazione che diventa musicale con VIN-o-TON, un progetto che mira a dare spazio a giovani e promettenti autori di musica classica contemporanea. Ogni anno, a un compositore viene commissionata un’opera nuova, da eseguire in prima assoluta nella Tenuta.

Creare, concepire, ideare un’inafferrabile che si nutre del nostro spirito veicolandolo in istanti eterni di cellule sonore è come percepire la pulsione vibrante della vita nelle variazioni su tema dei sentimenti ed estenderlo sulle palpebre dell’universo. Un processo che inizia per ogni giovane compositore, vivendo la Tenuta, respirandola, traendo da essa l’ispirazione che diventa tensione creativa in accordi, in note, in armonia ed è Musica.

Alois Lageder
Grafengasse 9, 39040 Magre’ sulla strada del vino BZ
Telefono:0471 809500
http://www.aloislageder.eu/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (08/01/2016)

 

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