Caterina Mastella Allegrini. La Grola nel cuore

Focus la Grola 2013 Limited Edition. Caterina Mastella Allegrini. La Grola è un vino a cui teniamo molto, per la sua storia, per il legame con la nostra famiglia, per il ricordo di mio nonno Giovanni. Allegrini trae la sua forza dalla famiglia, riuscire a trasmettere le emozioni che proviamo è forse la cosa che più ci traina nel nostro lavoro.

di Antonella Iozzo

 

Caterina-Mastella-AllegriniCaterina Mastella Allegrini, memoria futura di una storia di famiglia che trasuda il sentimento e la vocazione per l’arte del vino. Oltre lo stile, l’intelligenza, il sentimento e una sensibilità estetica fuori dal comune. Profilo di una giovane donna dinamica e dedita alla tradizione evolutiva del valore Allegrini: qualità, identità, cultura. Al cuore della passione, l’etica con la quale segue progetti che sfociano in dialoghi fra il prestigio dei vini e l’Arte.
Dal 2010 La Grola si caratterizza per le etichette d’artista. Quest’anno dopo maestri contemporanei, Wassily Kandinsky, un progetto ambizioso…
La Grola è un vino a cui teniamo molto, per la sua storia, per il legame con la nostra famiglia, per il ricordo di mio nonno Giovanni. È come se fosse parte del suo testamento e la nostra eredità più preziosa. Il progetto degli artisti per la Grola inizia proprio per valorizzare al meglio questo vino, per enfatizzarne la sua importanza, per renderlo unico ogni anno. Gli anni precedenti abbiamo scelto artisti a noi contemporanei, che avevano la possibilità, lasciandosi ispirare, di visitare il nostro vigneto, di degustare questo vino meraviglioso. Il quadro di Milo Manara, l’opera di Arthur Duff, il dipinto di Athos Faccincani sono il frutto concreto di un dialogo costante tra gli artisti scelti e la mia famiglia, tra le loro opere e il nostro vino. Grazie ad un Protocollo d’Intesa, firmato nel 2014, tra Allegrini e l’Emitage, si è presentata la possibilità di scegliere un quadro di Kandinsky per la Limited Edition 2013 e noi non potevamo che accoglierla.

Caterina Mastella Allegrini, cosa ha determinato la scelta di Composition VI?
Per descrivere Composition VI, Kandinsky usa queste parole «Ho tanto lavorato su questo punto fino a dar forma a ciò che dapprincipio desideravo in modo confuso e più tardi ho sentito come un’esigenza imperiosa sempre più chiara nel mio intimo». Dopo averle lette, abbiamo capito che un fil rouge legava il lavoro di Kandinsky e la dedizione di mio nonno Giovanni. In entrambi i casi regna un groviglio di emozioni: la visione del futuro che si realizzerà, il timore di non finire l’impresa, la scossa interiore capace di trasformare in un solo attimo il disordine in bellezza. Leggerle è stato come se tutto conquistasse il suo giusto spazio.

Etichetta d’artista 2013, il tocco personale di Caterina Mastella Allegrini nella realizzazione dell’opera?
La Limited Edition de La Grola è un progetto che seguo dall’inizio alla fine, ovviamente non da sola, ma confrontandomi costantemente con la mia famiglia. Quest’anno abbiamo lavorato molto su ogni dettaglio del packaging della bottiglia, sui testi che avrebbero descritto il progetto, sulla serata in Villa. Per tutto il nostro Vinitaly, volevamo che la Limited Edition risultasse la protagonista indiscussa. La soddisfazione che ho provato quando le persone ammiravano il quadro sull’etichetta è qualcosa di inspiegabile, ma è soprattutto la miglior ricompensa per il lavoro fatto.

Per Kandinsky la sfera emotiva è sempre stata fondamentale. Il feeling emozionale per Allegrini che ruolo gioca?
Allegrini trae la sua forza dalla famiglia, riuscire a trasmettere le emozioni che proviamo noi alle persone che ci vengono a visitare o che decidono di comprare i nostri vini è forse la cosa che più ci traina nel nostro lavoro. Il vino stesso deve essere carico di un’emozione e mi piace pensare che chi apra una nostra bottiglia senta il lavoro che è stato fatto, il groviglio di emozioni provate, la gioia nel vedere il prodotto finale realizzato.

È l’arte ad incontrare il vino o viceversa?
Credo che entrambe le risposte potrebbero essere corrette, ma ritengo che in realtà i loro percorsi si incrocino, basti pensare a quante opere d’arte ritraggono simboli e momenti legati al vino e quanto invece adesso il vino, oltre il fatto che potrebbe essere considerato un’opera d’arte lui stesso, si voglia sempre più legare all’arte. Un altro motivo per cui questo connubio risulta vincente è dovuto al fatto che arte e vino sono entrambi frutto del sapere dell’uomo ed entrambi in grado di suscitare forti emozioni.
I colori di Kandinsky, i profumi de La Grola dal punto di vista di Caterina Mastella Allegrini
I colori che Kandinsky utilizza in Composition VI rispecchiano alla perfezione l’intensità e la ricchezza dei profumi della Grola. In entrambi i casi i colori e i profumi sono molteplici, ma quel che emerge sopra tutto è il perfetto equilibrio, non risalta mai un colore sull’altro e non c’è mai un netto profumo predominante. Tutto si armonizza senza alcuna stonatura.

L’arte, il vino, Allegrini. Dove ci condurrà la settima generazione?
Nel rapporto che Allegrini ha instaurato con il mondo dell’arte, mi sento particolarmente coinvolta, anche considerando quale è stata la mia formazione. Credo davvero che il percorso fatto sia stato non solo corretto, ma abbia rappresentato un punto di svolta per la nostra azienda. A questo proposito, adesso come nel futuro ritengo che questo legame sia e sarà indissolubile e da parte mia spero quindi non solo di consolidarlo ma di dargli sempre maggior risalto.

ALLEGRINI
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di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (27/04/2016)

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