La Veranda del Color, biografia di un sogno culinario

La Veranda del Color, ristorante stellato, naturale inclinazione di un sogno culinario nelle doti innate dello chef Fabio Cordella. Un’autentica passione a rendere la creatività, la ricerca e la tradizione, arte del gusto. Sublime essenza di un concept che renderà l’esperienza sensoriale pura emozione, luminosa espressione del diletto del vivere.

di Antonella Iozzo

Bardolino (VR) – La Veranda del Color biografia di un sogno culinario che inizia al ColorHotel di Bardolino. Nella sua anima calda e avvolgente l’energia del colore ci conduce verso esperienze multisensoriali in sintonia con il diletto del vivere.

Poesia, magia, incanto e meraviglia prerogative del sogno che il ristorante stellato La Veranda del Color modula in armonia culinaria per una nuova bellezza del gusto firmato dallo chef Fabio Cordella. Il suo straordinario senso creativo unito all’abilità tecnica, è sempre al servizio della materia prima, protagonista indiscussa dei piatti. Cifra stilistica nitida, leggera, pura, fortemente identificativa tesa fra tradizione e modernità, libertà e razionalità, una sorta di fresca vitalità in costante movimento evolutivo. Dinamiche in stretta correlazione con la sua personalità vocata all’umiltà, all’impegno, alla passione.

La Veranda del Color, una stella Michelin, lo stile differente dell’unicità si lascia vivere, respirare con il suo design moderno che unisce ricerca e creatività. Un ambiente eclettico nel quale convivono l’audacia del contemporaneo con i tavoli in fibra vulcanica, originali e iconici e la cura per i dettagli. Arte e artigianalità si fondono in arredi e oggetti di design originali, unici, creati per indirizzare i sensi verso una percezione di livello superiore. Il risultato è un ambiente iconicamente distintivo, nato dalla sinergia di talenti e dall’unione di intenti, la direzione del ColorHotel, il team di designer e architetti, lo chef e il suo staff.

 

Lo chef Fabio Cordella, attraverso una ricerca per la perfezione e la consapevolezza dell’alta qualità, propone emozioni culinaria tailor-made con menu degustazione che diventano performance di tradizione evolutiva, territorio, stagionalità, tendenze. Una visione gastronomica che suggella potere creativo, piacere e inspirazione per capolavori da gustare con i sensi.

Sei menu degustazioni Terra, Acqua, Natura, Aria del Garda, Alba, Orizzonte: un viaggio di 8 portate con lo Chef Cordella. Sei percorsi degustativi per esplorare la territorialità, divagare sull’interpretazione a base di pesce, assaporare l’essenza vegana, respirare la tipicità del Garda, confluire verso il menu senza glutine e scoprire oasi gourmet inattesi e affascinanti proposti dall’audace talento dello chef Cordella.

Esperienza che inizia con l’aperitivo a bordo piscina. Accarezzate dalle sfumature del crepuscolo, la melodia del dolce naufragar danza accompagnata da un cocktail segnature il Dodo Sour, a base di vodka, zenzero e mandarino, fresca leggerezza che sottolinea i canapè dello chef. Fine art dell’equilibrio con delicati gioielli di gusto dalla croccante filigrana di polenta con wasabi e pastinaca, alla sensualità del gorgonzola, fichi e verve agrumata. È un susseguirsi di sollecitazioni gastronomiche che continuano all’interno. Prima emozione, il tavolo. Un capolavoro di arte che unisce espressionismo cromatico in un astrattismo tattile che amplifica l’impatto sensoriale, l’iride ne è rapito, estasiato e lo Spumante Metodo Classico Pas Dosé Riserva “Amedeo” di Ca’ Rugate, elegante espressione di Durello, ne celebra la vibrante bellezza.

Mise en place sorprendentemente iconica, distillata in luxury essence di grazia e arte: vetro di Murano punteggiato di simboliche valenze espressive nella radiosità e nella profondità comunicativa del colore. Bicchieri e piatti divengono opere d’arte che esaltano la creatività culinaria magnificandone l’istante. Ecco allora che l’entreè dello chef Cordella risplende di nuova luce, pathos ascensionale che raggiunge l’apice con la sua particolare versione del Bloody Mary, polvere di oliva e finta oliva, pura verve ghiacciata che esplode al palato. Il tempo e lo spazio s’incontrano come la tradizione e la modernità nel pensiero dello chef trasformando sapori e gesti antichi in moderne evocazioni: solo così la dolcezza delle fave con la vaporosità del pecorino e il pane di segale con assaggio di guanciale innervano il vissuto.

 

Esclusivo, ricercato, delicato è la quintessenza del. Puro sapore “Ricciola, Agrumi, Canocchie, Lampascioni e Dashi”, un lirismo di sottili combinazioni che esaltandosi a vicenda si completano nella raffinatezza del brodo dashi che fa da collante. Nel calice il Veneto Bianco IGT “From Black to White”, della cantina Zýme con sfumature agrumate e delicatamente fresche che completano il piatto. Sul versante opposto il richiamo del pesce corrisponde ad uno “Scampo con gazpacho di ciliegia e gelato alla lattuga” lo scampo, avvolto nella sensualità decisa, quanto sobriamente elegante, della ciliegia, nella sua liquida essenza, fa poi soavemente planare le papille gustative nel gelato di lattuga.

Quando una piatto può divenire sofisticata allure e custode di simbolica valenza espressiva? Quando scoprite il “Foie gras con sbrisolona, zucca, caffè e frutti di bosco”. Ecco allora che il foie gras soavemente bilanciato rinasce poesia, incontra la semplicità e si eleva in una complessità stratificata. Sottili fragranze che rilanciano il parterre di sbrisolona e caffè per poi danzare la suadenza della crema di zucca. Un viaggio esperienziale completato dal Château Gravas Sauternes evocativo, minerale, mai stucchevole.

 

Modernità informale sulla classicità per una” Lingua di Vitello, Spuma al Topinambur, Salsa Périgueux e Crumble all’Aglio Nero” giocata sui contrasti e la cura dei dettagli. Nel calice il Doi Raps di Russolo morbido ed avvolgente, un Venezia Giulia Bianco dalla buona persistenza.

A La Veranda del Color si vive un’esperienza unica magnificata dal senso dell’accoglienza e dalla professionalità del servizio di sala. Cordiale, preparato, mai invadente, affianca la degustazione con estremo garbo. Lo stesso che pervade la professionalità della sommelier Marta, la scelta dei vini è sempre oculata, una continua corrispondenza fra piatto e calice. Un itinerario esplorativo nel mondo del vino che mette in risalto la passione e la costante ricerca nell’esprimere sempre il carattere unico e lo spirito della location.

Armonia di sapori, sapori e consistenza contraddistinguono lo “Spaghetto alle Cime di Rapa, Ricci di Mare, Bergamotto e Bottarga di Muggine”. Liberta creativa e memoria evocativa in continui rimandi perfettamente bilanciati per un piatto intenso moderno e fedele ai prodotti, che fa sognare.

Un trionfo di natura, un tripudio di leggerezza, eclettica interpretazione del vegano che rivela ricerca, inventiva e stratificazione: “Tagliatelle alla Farina di Fave, Pesto ai Pistacchi, Salsa di Peperone Giallo e Pioppini”. L’ottima consistenza delle tagliatelle, la ricchezza del pesto, l’intensità dolce e decisa del peperone, ogni elemento ha il suo perché, le papille gustative ringraziano. Il Custoza Superiore DOC “Campo del Selese”, Albino Piona ne rilancia il gusto con morbidezza.

Piatti come preziosi scrigni custodi di sogni, capaci di ridefinire le rotte del gusto. E quando l’arte entra in scena la creatività dello chef Cordella rivela tecnica, passione, vita vissuta. Una fusione che parla nel “Risotto allo zenzerito (formaggio tris di latte di mucca, pecora, capra affinato con zenzero, lime e pepe rosso), riduzione di cipolla rossa, anguilla affumicata laccata al miele e ‘nduja, gelato al fieno”.

 

Portata eccellente, eccellente cottura, perfetta interazione fra gli elementi che pone l’accento sulla ricerca e sulla tecnica dello chef Cordella. Feeling fra razionalità, conoscenza e talento che il piatto in vetro artigianale siciliano amplifica nella forma visiva. Pura arte vibrante l’intimo sentire della creazione nella sua essenza gourmet, non solo anticipazione gustativa ma viaggio dell’iride nell’animo dello chef.

Una cucina consapevole con vari livelli d’intensità che trasmette autenticità e mediterraneità come nel “Fagottello di Parmigiana, Crema di Scamorza Affumicata, Pomodorino Datterino e Basilico”. La semplicità e la freschezza degli ingredienti rivela equilibrio aromatico e cura per i dettagli.

Si cambia registro con la “Pancia di Maialino da Latte, Carote, Ananas e Cardoncello”, aspirazione poetica e al tempo stesso espressiva. Le diverse consistenze mettono in luce un piatto strutturato e complesso, ma anche sonoro, grazie ad una croccantezza che ci trasporta nelle fibre del sapore. Nel calice il rosso vellutato, luminoso e avvolgente del Maremma Toscana Sangiovese DOC “Carandelle”, Podere San Cristoforo, per un racconto in un sol gesto, le forme della bellezza.

Una sinfonia nella forza dell’ingrediente attraverso la quale lo chef esprime la sua vivacità intellettuale e la sua eclettica vena creativa. Un viaggio nel periplo delle sensazioni culinarie che approda sullo “Scorfano Laccato al Salmoriglio, Scapece di Zucchine, Capperi, Olive e Bouillabaisse, anche qui la presentazione è pura simmetria, eleganza e colore che crea anticipazione gustativa. Un piatto estremante raffinato che porta l’essenza mediterranea su un altro livello.

 

Seduzioni di stile culinario che raggiungono le dolci vette del dessert. “Sorbetto allo shiso verde, lime, limone e piselli“, riscrive le potenzialità dello shiso tra modernità e avanguardia in un mordente,  che trilla di vitalità.

Onirici desideri che travolgono le papille e tutto il resto scompare, ciò che rimane è una fresca elegia nella fragranze del “Lampone, Rapa Rossa, Ribes Rosso e Pepe Sichuan”, proiezione onirica di un gusto dalle forme morbide ma nette che si sviluppa in verticale, mentre la cura del piatto si trasforma in eleganza esplosiva.

 

Con la “Nocciola, Caffè e Mandorla”, l’audacia diventa pura felicità per il palato. Disarmante e intensa profondità che sembra accarezzare l’alba di un tempo sospeso in un gioco di sapori decisi e consistenze diverse capci di regalarci l’ebrezza della profondità. Anima soul di un dessert che incontra il Passito IGT “Ferré” Feudi del Pisciotto, aromatico, avvolgente e dalla lunga persistenza.

La Veranda del Color naturale inclinazione di un sogno culinario nelle doti innate dello chef Fabio Cordella. Un’autentica passione a rendere la creatività, la ricerca e la tradizione, arte del gusto. Sublime essenza di un concept che renderà l’esperienza sensoriale pura emozione, luminosa espressione del diletto del vivere.

ColorHotel
via S. Cristina, 5 – 37011 Bardolino (VR)
T +39 045 6210857  F +39 045 6212697
https://www.colorhotel.it/it

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (20/07/2021)

 

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