Metodo Classico haute conture. Ca’del Bosco

Metodo Classico haute conture. Ca’del Bosco. Dalla vigna al calice, dalle idee all’arte del perlage. Innovazione tecnologia, passione, rispetto per l’ambiente, conoscenza coniugata a memoria.

di Antonella Iozzo

Azienda Ca'del Bosco-Erbusco
Azienda Ca’del Bosco-Erbusco

Erbusco (BS) – Metodo Classico haute conture.  Ca’del Bosco. Opere su misure create con la più scrupolosa cura per i dettagli, grande sensibilità, passione e valore umano. Ca’ del Bosco uno stile impareggiabile, un interprete dell’arte del vino.

La Franciacorta, territorio in provincia di Brescia compreso tra il fiume Oglio, emissario del Lago d’Iseo, ad ovest, dallo stesso lago a nord, dal fiume Mella ad est e dal monte Orfano a sud, è un luogo dalla lunga tradizione vitivinicola che il tempo, la sapienza e la lungimiranza dei suoi contadini hanno saputo elevare ad un livello di qualità eccellente riconosciuta in tutto il mondo.

Franciacorta un romanzo in un sol gesto: il vino, che nasce dalla sua terra contraddistinguendo un territorio e viceversa. Un solo nome ed è come se da un accordo armonico nascesse un’interna melodia, carica di significati profondi, di unicità e identità.

Solo Chardonnay, Pinot bianco e Pinot nero, per un perlage superlativo che disegna l’evoluzione della Franciacorta, solo un intreccio di evocazione e intuito di ricerca e wine sentiment diventano Ca’ del Bosco, massima espressione d’eccellenza.

Azienda Ca'del Bosco-Erbusco

Coltivare le radici del proprio futuro con una intraprendenza dinamica capace di andare oltre l’orizzonte. Audace mente votata al successo di Maurizio Zanella, anima, cuore e intuito di Ca’ del Bosco. Erano gli inizi degli anni 70 quando un giovanissimo Zanella, dopo un viaggio in Champagne, trasforma la casa di vacanza ad Erbusco, in un bosco di castagni, acquistata dalla mamma, la signora Annamaria Clementi, in una moderna cantina, dove la parola chiave è qualità.

180 ettari di superficie vitata, siti in otto comuni della Franciacorta, (Erbusco, Adro, Cazzago S.M, Iseo, Paderno, Passirano, Provaglio d’Iseo, Cortefranca), costituiscono un ventaglio variegatissimo per condizioni climatiche e geologiche. Da ogni vigneto caratteristiche diverse formano un corollario dalle sfumature infinite. È una tavolozza paesaggistica e insieme organolettica in un continuum di Chardonnay, Pinot nero e Pinot bianco. Ma anche di Sauvignon bianco e Riesling Renano per i vini bianchi fermi e, tra le varietà rosse, per il DOC  la famiglia dei Cabernet (sauvignon e franc), il Carménère, il Merlot, la Barbera e il Nebbiolo, oltre a vecchie varietà bresciane come la Sebina e la Brugnera.

Ca-del-Bosco_Maurizio-Zanella-by-La-SpadaCa’ del Bosco, l’equilibrio della bellezza fattasi vino.
Metodo Classico haute conture. Erbusco, è qui che ha sede la cantina Ca’ del Bosco, un’estensione di arte e natura, dove lo spazio prende forma e l’armonia trionfa in vigneti geometricamente disposti in ordine sequenziale. È qui che la filosofia Ca’ del Bosco scolpisce la passione e traccia le prospettive per una innovazione che rispetta la tradizione e svetta verso l’eccellenza, grazie a soluzioni tecnologiche che rafforzano il gesto dell’uomo e il valore del terroir.

Dalla vigna al calice, dalle idee all’arte del perlage. Innovazione tecnologia, passione, rispetto per l’ambiente, conoscenza coniugata a memoria. Maurizio Zanella, attuale Presidente di Ca’ del Bosco, intraprende un percorso enologico in funzione delle potenzialità del territorio e dei metodi innovativi che lo valorizzano. Dalla progettualità della vigna alle scelte dei vitigni fino ai sistemi di impianto, ogni cosa è concepita seguendo regole precise dettate da studi, competenze e professionalità. Obiettivo finale, la suprema perfezione, l’equilibrio della bellezza fattasi vino.

Primi anni, prime uscite e nel 1976 la triade composta dal Brut, il Dosage Zéro e il Rosé, sul mercato tra il 1978 e il 1979.

I continui viaggi di Zanella in Francia implodono in una maturità enologica e in una passione che seduce la ragione fendendola in istinto creativo, in lucida alchimia di ingegno e sentimento che rilasci i suoi frutti più preziosi. Nobiltà di spirito e carattere che, lentamente, si trasformano in vino dalla personalità inconfondibile. Zanella ha appena 18 anni, quando decide che è tempo per una nuova cantina a 11 metri di profondità. La visione francese diventa realtà in Franciacorta, un trasporto emozionale e razionale dalla lunga vita.

Azienda Ca'del Bosco-Erbusco Cancello di entrata dello scultore Giò Pomodoro

Ca’ del Bosco sotto la buona stella dell’arte
Ca’ del Bosco sotto la buona stella dell’arte. Arte come creazione e perfezione, come armonia e assoluto, come natura e immenso, verità che s’incontrano nel gesto dell’uomo e divengono espressioni sublimi, capolavori fortemente evocativi di un pensiero testo fra le corde dell’anima, nasce l’arte del vino Ca’ del Bosco. E se arte chiama arte la pulsione culturale di Zanella risponde aprendo le porte alla scultura. Materia sonora vive il parco che circonda la Cantina, entra in sintonia con essa e rilascia lo spirito del luogo. Iniziando dall’ingresso principale con il “Cancello Solare” di Arnaldo Pomodoro. Il sole indispensabile alla vita e alla vite diventa icona e simbolo del mondo intorno a noi.  Avanzando nel parco la bellezza solitaria è scolpita in marmo bianco di Carrara “Eroi di Luce” di Igor Mitoraj. Un sogno nella teatralità della mente, un ricordo che ci guarda. Gesti d’autore per una galleria contemporanea in linea con le suggestioni, da RABARAMA con “Codice Genetico” a Stefano Bombardieri con “Il peso del tempo sospeso”, un rinoceronte a grandezza naturale sospeso al soffitto in un fiero gioco iperrealista. Onda d’urto per le sensazioni sul borderline della riflessione. Opera posta all’entrata dell’area vinificazione della cantina.

Ca-del-Bosco_CrackingArtGioca con la superficie acquatica e i suoi riflessi, la scultura “Elogio dell’ombra” di Bruno Romeda nel piccolo lago di Ca’ del Bosco. Ogni dimora che si rispetti ha il suo guardiano e Ca’ del Bosco ha i suoi “Blue Guardians”, 2010,  ideati da Cracking Art, tanti lupacchiotti guardiani, in posizione attenta ma benevola.  Rigore e geometrica, elevazione spirituale nella lucentezza dell’acciaio con “Gravity e Untitled Column” di RADO KIROV. Tutte le forme del tempo e dello spazio che si concludono, la forma perfetta dell’uovo è “Egg Concept” di Spirito Costa. Arte povera per l’uso di materiale riciclato, ossia il guscio d’uovo che esprime arte concettuale. Al cuore dell’Arte, al cuore della Cantina con la raffinata mostra fotografica “11 fotografie e un vino”. 11 fotografie di altrettanti fotografi di fama internazionale ritraggono Ca’ del Bosco, il vino, le persone che vi lavorano. Bonetti, Fontana, Gester, Gibson, Hosoe, Jodice, Klein, McCullin, Newton, Scianna e Springs, rigorosamente in bianco nero e davanti l’obiettivo l’istante racconta, diventa protagonista del flusso vitale, è battito ed emozione, è dedizione ed energia nel ventre della natura. Il tocco dell’artista, la lente della verità, la luce che coglie il brivido del tempo, ora storia sotto i nostri occhi. Una mostra che è anche uno splendido volume, da sfogliare con cura. L’occhio indaga, la mente interroga, la sfera sensitiva approda nel calice per un’esperienza totale di arte e wine art.

Azienda Ca'del Bosco-Erbusco

Metodo Classico haute conture revolution and evolution
L’orizzonte mentale di Zanella apre nuove dinamiche produttive, dalla Francia con amore revolution and evolution, sintesi di un concept che crea scompiglio ma genera l’ascesa per una produzione che non teme confronti sul podio della qualità. L’innalzamento delle fittezze dei ceppi per ettaro, l’impiego di diversi sistemi di allevamento e il diradamento dei grappoli, sono solo alcuni dei metodi adottati provenienti da un nuovo concept. Infatti, nei vigneti di Ca’ del Bosco le piante vengono coltivate con una fittezza di 10.000 unità per ettaro, la vicinanza aumenta la competitività delle viti, le quali devono spingere più a fondo le radici per trarre il necessario nutrimento. Il limite di resa per ettaro in Franciacorta è di 100 quintali per ettaro, ma in Ca’ del Bosco la resa media è di soli 80 quintali per ettaro, seguendo la linea che privilegia la qualità a scapito della quantità.

Metodo Classico haute conture. Sperimentazione, innovazione e tradizione con il tempo s’innestano in una simbiosi concettuale- produttiva che amplifica le coordinate dell’eccellenza nel futuro di Ca’ del Bosco. In questo percorso Zanella è seguito dall’enologo Stefano Capelli e grazie a lui sono stati messi a punto sistemi innovativi di lavorazione e sono state costruite attrezzature con brevetto esclusivo. Una novità assoluta è rappresentata dal lavaggio delle uve, unica Cantina a praticarlo in Franciacorta, e una delle poche al mondo. Dal 2008 un moderno impianto permette di eliminare moltissime sostanze più o meno nocive, anche di origine naturale, presenti sull’acino, quindi di ridurre notevolmente l’uso dei solfiti. Tre vasche, tre passaggi, lavaggio con acqua, acqua e acido citrico, risciacquo e successiva asciugatura. Un trattamento beauty per l’uva che si lascia cullare come in una vasca idromassaggio.

La Cantina Ca’ del Bosco diventa l’epicentro di una tecnologia al servizio dell’uva. Sette anni per completarla, il risultato è una scansione sinuosa di modernità e avanguardia perfettamente inserita nel contesto paesaggistico, un’onda che ricorda i colori del bosco, quasi un abbraccio sui vigneti, che plana la sua essenza nel parco, un’immensa distese verde dove opere d’arte creano feeling emozionale e sentimento estetico, interazioni di arti sul fil rouge di un’evocazione che parla all’anima e nasce dall’anima.

Metodo Classico haute conture. Culto della bellezza e della tradizione in un lirico canto che si eleva dalla natura e incontra il gesto dell’uomo, protagonista l’uva che viene accolta, classificata, a seconda del vigneto di provenienza, e sistemata in celle di raffreddamento in attesa della pigiatura. Ogni fase della lavorazione è arte e tecnologia, è ricerca e studio attento, mirato al risultato finale. Non è un caso se le presse sono state progettate su specifiche Ca’ del Bosco e se le leggi della fisica sono alla base di quasi tutti i processi. Il mosto, infatti, passa nei tini di fermentazione per caduta, solo, quindi, grazie all’utilizzo della gravità naturale, proprio per non stressare il mosto e il vino.

Ca-del-Bosco-Esternocantina_FlavioBonettiMetodo Classico haute conture. La fascinazione della fisica
Mai la fisica è stata così coinvolgente, così fortemente legata all’essenza di una tradizione fatta di uomini e di gesti. Acciaio lucido, composizioni d’ingegno che scorrono lunghi tubi come un’opera del pittore “tubista” Lèger  . Ma è poesia nella forma del moderno ecco allora che dinanzi a noi due elevatori dalla capacità di 10.000 litri l’uno, trasportano il vino dal livello più basso a quello più alto della cantina, ben quattro piani. Efficienza e suggestione s’incontrano in un gioco di luci che illuminano l’acciaio in una argenta nuance di razionalità emotiva. La musicalità dei colori rilascia cadenze di arte enoica durante l’intero percorso. Ad ogni colore corrisponde una fase di produzione e la fascinazione del viaggio raggiunge sublimi evocazioni di luxury plus interattivi.

La profondità della Cantina coincide con la profondità della suggestione e sfiora l’empasse emotiva tra le barrique, ordinatamente disposte, dove uno speciale sistema di nebulizzazione di vapore acqueo permette di tenere costante il livello di umidità necessario al corretto affinamento, la sala degustazione, uno scrigno, a cupola, dall’atmosfera quasi sacrale. È come se il rito sacro e profano del vino qui con-vibrano di verità e antichità. Poi, la luce bianca che irradia le pareti con il terreno della Franciacorta a vista, per un’escursione nel ventre della terra, nella sua cadenza morenica.

Il mondo materico dei sensi e la vite silente della vite proseguono verso nuovi orizzonti e la fase dell’imbottigliamento diventa proscenio del mondo con le sue vetrate rivolte verso l’esterno, verso il verde rigoglioso della natura, anello di congiunzione tra l’emisfero Ca’ del Bosco e il nostro.

Ca-del-Bosco-Brut-byLuongoMetodo classico haute conture supremi desideri come capolavori esclusivi
“Metodo Ca’ del Bosco”, ovvero uno stile, una linea guida, una continuità oltre il tempo per supremi desideri che diventano capolavori esclusivi tesi fra tradizione ed innovazione o, meglio, sintesi di una tradizione evolutiva che sappia interagire con le dinamiche dei tempi senza mai tradire la qualità.

Dal passato la ricchezza del presente, dalla vigna il valore della natura che diventa rispetto ambientale, dall’intelligenza dell’uomo l’evoluzione di un concept che diventa filosofia, Metodo Ca’ del Bosco. Dalla vendemmia all’imbottigliamento step by step, la cura per ogni piccolo dettaglio è la regola. Intuizioni, passione, dedizione, plus di una tecnologia con un cuore.

E il gesto dell’uomo diventa rito con la fase del remuage, effettuato a mano, per i formati diversi dalla classica bottiglia da 750 ml. Altro miracolo della tecnologia Ca’ del Bosco è l’imbottigliamento in assenza di ossigeno grazie ad una speciale macchina tappatrice, brevettata nel 2005 dall’enologo Stefano Capelli e dal progettista Piero Bielli. Il vino raggiunge la riempitrice per gravità, entra nella bottiglia attraverso uno speciale rubinetto che riempie la bottiglia partendo dal fondo. Semplice ed efficace.

Metodo Classico haute conture. I Franciacorta, sette etichette, sette espressioni di una grande storia d’amore nel fascino discreto dell’eleganza. Cuvée Prestige e la sua declinazione Rosè, cult della tradizione. Un simbolo che racchiude la magia della creazione. Vini sapientemente assemblati per creare un perlage vibrante, unico, quella persistenza che ridefinisce i canoni della degustazione.

Vintage Collection Brut, fin dal 1976,  Ca’ del Bosco produce il Brut, soltanto nelle vendemmie di qualità. Carattere ed espressione del territorio che dopo quattro anni di permanenza a contatto con i lieviti, si librano in una fragranza e in racconto organolettico intenso e persistenze.

Ca-del-Bosco-byLuongoVintage Collection Dosage Zéro, senza alcuna aggiunta di “liqueur d’expédition”, ma è la Cuvée a determinare le sue sfumature, quasi un dipinto di Monet, ad ogni assaggio un’emozione e il Vintage Collection Dosage Zéro Noir. Anima pinot nero, regale, pura, altera e raffinata ma cordiale. Una sinfonia proveniente dalla Tenuta Belvedere, circondata da boschi, nel Comune di Iseo, a 466 metri di altitudine, anche qui nessuna “liqueur d’expédition”, solo tensione emotiva. Vintage Collection Satèn, il lato femminile di un perlage che seduce con naturalezza e raffinatezza. Bubbles and charme.

Metodo Classico haute conture. Quando l’arte tocca l’inafferrabile e il sublime deborda, l’assoluto nasce Cuvée Annamaria Clementi, dedicato alla fondatrice dell’azienda e madre di Maurizio Zanella, sette anni di paziente affinamento per una sinfonia che vince in maestosità. Profonda complessità, altera persistenza e preludi danzanti, l’effluvio di un velluto sonoro che srotola la sua suadenza. Cuvée Annamaria Clementi Rosé, lo spirito di un vino che decanta l’arte di saper riconoscere il momento. Istanti di eterna e lenta evoluzione delle uve del Pinot nero in una rapsodia dal raffinato perlage un capolavoro di artigianalità e splendore.Metodo Classico haute conture. Ca’ del Bosco.

Ca’ del Bosco
Via Albano Zanella, 13 25030 Erbusco (BS)
Tel. +39 030 7766111 Fax. +39 030 7268425
http://www.cadelbosco.com/it/

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (08/05/2016)

 

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